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Risultati della ricerca: 51

Una Città 69 / 1998
TESTAMENTO BIOLOGICO
Intervista a Maurizio Mori di Gianni Saporetti
Intervista a Maurizio Mori.

Una Città 67 / 1998
LA SOGLIA MINIMA
Intervista a Marcello Orzalesi di Marco Bellini
La mortalità infantile dipende, paradossalmente, dalle nuove possibilità di sopravvivenza dei nati molto prematuri e sotto peso. Il gravissimo problema etico del fatto che la soglia di sopravvivenza del bambino supera ormai di una settimana il periodo massimo indicato dalla legge per definire l’aborto. L’assurdità di una terapia intensiva, sempre e comunque aggressiva. Le prime incubatrici, fenomeno da baraccone. Intervista a Marcello Orzalesi.

Una Città 64 / 1998
L’IMMAGINE ROTTA
Intervista a Giampietro Rupolo di Barbara Bertoncin, Gianni Saporetti
I risvolti psicologici dei trapianti. Il senso di onnipotenza del primo periodo e la disillusione per la perdurante dipendenza sanitaria. Il trapiantato considerato invalido sul lavoro. Un organo che può diventare persecutorio. Il senso di colpa verso il donatore morto. L’angoscia del rianimatore che deve avanzare la richiesta ai familiari. Intervista a Giampietro Rupolo.

Una Città 61 / 1997
LA RESPONSABILITA’ DI UNA RISPOSTA
Intervista a Davide Mazzon, Paola Bernardi di Gianni Saporetti
La difficile relazione fra medici, infermieri e familiari in un reparto come quello di terapia intensiva dove il paziente è spesso una persona che all’improvviso si trova in gravissimo pericolo di vita. L’importanza di concepire la morte come un processo che, a un certo punto, diventa irreversibile. Il rischio è ancora quello dell’accanimento terapeutico, non quello, assai immaginario, del "distacco della spina". Intervista a Paola Bernardi e Davide Mazzon.

Una Città 48 / 1996
L’UMANA COMPETENZA
Intervista a Padre Lucio Pinkus di Marco Bellini
La medicina può affrontare, pur con grande difficoltà, il dolore, ma non la sofferenza, il modo con cui ognuno affronta il suo dolore. Il problema decisivo della relazione con gli altri. La grande solitudine che spinge a cercare terapie, e relazioni, alternative. Il dolore è male e non può avere nessuna carica redentiva. Anche nelle condizioni estreme della croce la vita ha sempre una possibilità. Intervista a padre Lucio Pinkus.

Una Città 47 / 1996
IL TABU’ CHE NON C’E’
Intervista a Franco Travaglini di Gianni Saporetti
Alla base della sperimentazione animale c’è un presupposto etico-culturale, non scientifico. Quello che dice che si può fare agli animali ciò che non si può fare all’uomo. La sperimentazione animale è divenuta uno schermo alla pigrizia della ricerca, un alibi alla commercializzazione di prodotti nocivi per l’uomo. La sempre maggiore difficoltà di usare un modello animale per le malattie moderne. La spinta alla ricerca di pratiche alternative deve venire dalla società prima che dalla scienza. Intervista a Franco Travaglini.

Una Città 45 / 1995
LO SFONDO DELL’OMBRA
Intervista a Giulio Giorello di Franco Melandri
La ragione serva e non signora delle passioni, la luce che non può fare a meno dell’ombra. La zona del crepuscolo in cui si muove Dylan Dog, non è l’irrazionale, ma la ricerca di altre possibilità e la messa in discussione degli stereotipi. Il mostro che diventa "creatura", il progressista che è anche cacciatore di streghe. Il solare Tex Willer che è non contro, ma davanti alla legge. Intervista a Giulio Giorello.

Una Città 44 / 1995
IL PIANETA DEL DOLORE
Intervista a William Raffaeli di Gianni Saporetti
La terapia del dolore, dispersa fra anestesia e le altre discipline, non ha uno statuto che le permetta di crescere, nella ricerca e sul territorio. La piaga sociale di dolori che rovinano la vita e la cui cura, a basso impatto tecnologico, rischia di non interessare. La scoperta delle morfine endogene. Fra accanimento terapeutico e eutanasia la terza via della dignità. Ridurre la disabilità sarà la battaglia del futuro. Intervista a William Raffaeli.

Una Città 43 / 1995
GLI ADDII PROLUNGATI
Intervista a Salvatore Natoli di Franco Melandri, Gianni Saporetti
Al morente la terapia del dolore prolunga il tempo di passaggio fra la vita e la morte. La necessità di una risposta non medicale che riguardi il senso di sé e di comunità, il rapporto con l’altro basato sul reciproco interesse che l’altro viva. Il senso del danno nell’epoca di una tecnica che non va demonizzata né mitizzata. Intervista a Salvatore Natoli.

Una Città 40 / 1995
NEL TEMPO RIMASTO
Intervista a Luigi Saita di Marco Bellini
Dalla terapia del dolore alle cure palliative, da queste all’attenzione alle problematiche psicologiche e spirituali del paziente senza speranza: è il tragitto di quei medici che si sono rifiutati di considerare normale il morire fra atroci sofferenze. In venti anni la malattia inguaribile non è più considerata incurabile. L’uso della morfina per via orale può risolvere la maggior parte dei problemi. Vincere il dolore offre una possibilità di poter vivere dignitosamente e normalmente anche la propria agonia. La complessità del dolore fisico: quello insopportabile di una madre dipendeva dalla preoccupazione di lasciare un figlio senza futuro. Le difficoltà che incontra un medico di fronte alla richiesta di dialogo sulle domande ultime da parte di pazienti che non si rassegnano. Intervista a Luigi Saita.