Tutte le interviste

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Risultati della ricerca: 56

Una Città 90 / 2000
DANTE E DYLAN DOG
Intervista a Guido Armellini di Gianni Saporetti
L’insegnamento della letteratura, oggi ridotto a scimmiottamento di saperi accademici, storicista o strutturalista poco importa, rischia di far odiare la lettura ai ragazzi, mentre potrebbe diventare uno spazio decisivo, da un punto di vista formativo, per l’elaborazione dell’immaginario e dell’esperienza estetica dei giovani, oggi presentissima nella loro vita quotidiana. Intervista a Guido Armellini.

Una Città 88 / 2000
BENI DI TUTTI
Intervista a Francesco Papafava di Gianni Saporetti
La salvaguardia dei monasteri ortodossi del Kosovo, di inestimabile valore artistico, e storico, oggi garantita dalla forza internazionale, così come di tutti gli altri beni architettonici, anche quelli mussulmani spesso distrutti, potrebbe diventare fattore di disgelo fra le due comunità. L’importanza di un’assunzione di responsabilità internazionale per il restauro. Intervista a Francesco Papafava.

Una Città 84 / 2000
IMMAGINA DEGLI UOMINI LEGATI...
Intervista a Pier Cesare Bori di Gianni Saporetti
L’idea strana di andare in carcere a leggere testi di Platone, Averroè, Tolstoj e altri a detenuti nordafricani e a italiani condannati a lunghe pene detentive. Il presupposto platonico che il sapere libera e che a muovere verso il sapere è l’eros, che tutti hanno. La soddisfazione dei maghrebini a leggere testi anche in arabo. Una lettura laica e pluralistica per arrivare a trovare il fondo comune. Intervista a Pier Cesare Bori.

Una Città 83 / 2000
NUMERO CIVICO, CON SOPRANNOME E FIRMA
Intervista a Nicola Parolini, Olmo Trevisan di Daniela Fogli, Gianni Saporetti
Intervista a Nicola Parolini e Olmo Trevisan.

NON ESISTEVA PIU’ ALCUN LUOGO
Intervista a Michele Ranchetti di Giorgio Bacchin, Gianni Saporetti
In margine a un convegno a Parigi sull’opera di Paul Celan, a colloquio con Michele Ranchetti.

Una Città 80 / 1999
LE LETTERE COMMERCIALI
Intervista a Nicola De Blasi di Marco Bellini
Il toscano, una lingua divenuta nazionale secoli prima dell’unificazione in modo tutt’altro che dotto, grazie ai mercanti toscani che capirono l’importanza della scrittura nel commercio, ai "rinaldi", cantastorie dell’Orlando Furioso e ai predicatori francescani. I dialetti, tutte lingue vive derivate dal latino. La linea La Spezia-Rimini e gli apporti reciproci. Intervista a Nicola De Blasi.

L’ARTE GENTILE DELL’ASCOLTO
Intervista a Marianella Sclavi di Barbara Bertoncin
Nella nostra società multiculturale saper ascoltare nella conflittualità, saper accogliere il punto di vista dell’altro senza rinunciare al proprio, è una competenza utile a tutti, ma assolutamente vitale nella scuola. Narrazione interculturale e umorismo hanno in comune quell’effetto ’spiazzamento’ che apre alla comprensione e al colloquio. Intervista a Marianella Sclavi.

IL GRUPPO DI AMICI E LA CONCORDIA
Intervista a Augusto Illuminati di Marco Bellini
L’amicizia aristotelica di una comunità di pari, omogenea, virtuosa, oggi potrebbe dar vita solo a un comunitarismo chiuso, ostile verso l’estraneo. L’idea di amicizia politica nella Arendt e i gruppi di adolescenti di Stephen King, la cui socialità ancora incontaminata è scollata e contrapposta a quella della comunità. Nell’epoca dei videogiochi e della posta elettronica l’amicizia resta possibile solo nel faccia a faccia. Intervista a Augusto Illuminati.

Una Città 78 / 1999
L’ALGERIA E LA MADRE...
Intervista a Olivier Todd di Marco Bellini
L’isolamento doloroso che Camus pagò per le sue posizioni sull’Algeria, tanto amata, in cui era nato e in cui continuava a vivere sua madre. Vide fra i primi la dominazione colonialista ma credette sempre alla possibilità di una convivenza fra algerini e pieds-noirs, che non erano che emigrati europei poverissimi o perseguitati. Camus fu un uomo giusto, che mai indietreggiò di fronte alle verità, anche se molto scomode. Intervista a Olivier Todd.

Una Città 76 / 1999
FARGLI LE ORECCHIE
Intervista a Gianluigi Toccafondo di Marco Bellini
Il lavoro artigianale del padre, l’amore per i processi di trasformazione, per la manualità, per i materiali, da maltrattare insieme agli strumenti. Quando i bambini manipolano le foto pubblicitarie. Intervista a Gianluigi Toccafondo.