problemi di lavoro

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Una Città 49 / 1996
MADRI DI GIORNO
Intervista a Monika Brugger Tutzer, Hannelore Bottegal, Annerose De Zordo di Franca Marchetto, Alessandra Papa
Tagesmutter è una proposta di autogestione collettiva del tempo delle mamme e anche dei padri. Un centro che le madri possono frequentare coi figli, per stare insieme, darsi una mano, poter anche lasciare il bambino per andare a far spese o altro. La possibilità per le madri lavoratrici di affidarsi a una "madre di giorno". Intervista a Monika Brugger Tutzer, Hannelore Bottegal, Annerose De Zordo.

Una Città 48 / 1996
LA NOSTRA INDONESIA
Intervista a Giuseppe Biasco di Gabriele Minischetti
Un’industrializzazione del tutto fallita che ha devastato il territorio, un’agricoltura fiorente e creato conurbazioni simili, per tanti aspetti, a quelle del Terzo Mondo. Aree di sviluppo anche intenso. La produzione di tutto, compresi falsi e imitazioni di ottima qualità. Una creatività e un’imprenditorialità da recuperare. Intervista a Giuseppe Biasco.

MEDITERRANEO
Intervista a Tonino Perna di Gabriele Minischetti
Un mare che rischia di morire fra i conflitti. Le potenzialità di una cooperazione sud-sud. La ricchezza dell’emigrazione. La salvaguardia dei mercati locali da una mondializzazione che travolge tutto. Le culture mediterranee segnate dalla linea delle work-houses. Intervista a Tonino Perna.

Una Città 47 / 1996
UNO SCIOPERO CONSERVATORE?
Intervista a Michel Wieviorka di Marco Bellini
Uno sciopero, erroneamente scambiato per generale, che ha visto in prima fila il pubblico impiego in una difesa comprensibile di uno status quo anche discutibile. Il rischio che i due terzi di una società che produce esclusione lottino perché nulla cambi. Gli accenti nazionalistici dello sciopero. La scoperta, non raccolta politicamente, di nuove forme di convivialità metropolitana, caratterizzate dalla lentezza. Intervista a Michel Wieviorka.

MERCATO SOCIALE
Intervista a Ugo Ascoli di Sergio Sinigaglia
Le società di mutuo soccorso e le opere pie del secolo scorso, nate ancor prima dello Stato sociale. Nel no profit non distribuire profitti non vuol dire non farne. Una realtà giovanile fra impegno politico dal basso e nuova imprenditorialità. Intervista a Ugo Ascoli.

Una Città 46 / 1995
COSTO CONTATTO
Intervista a Annamaria Testa di Paolo Bertozzi
Dopo la magia infantile dei ’60, la diffidenza adolescenziale dei ’70, l’esplosione di creatività, poi inflazionata, degli ’80, ora siamo forse alla fase della maturità, in cui si riesce a distinguere fra prodotti e prodotti e fra prodotto e messaggio pubblicitario. La ricerca dello scandalo e quella dei buoni sentimenti. Il ruolo degli hard discount. Riflettere e restituire significato è il lavoro del pubblicitario. Intervista a Annamaria Testa.

NUOVI LAVORI
Intervista a Aris Accornero di Sergio Sinigaglia
Quanta gente è ancora disponibile a fare l’operaio? L’inoccupazione che noi contiamo in modo inesatto come disoccupazione. Il sud che sembra entrato nella scia della ripresa trainata dal nord. Le macchine che non creano affatto disoccupati. Il lavoro di team che le aziende ricercano e l’omogeneità di orari e di ruoli che lascerà il posto ad un’estrema differenziazione. Il lavoro che non darà più identità forti. Intervista a Aris Accornero.

Una Città 45 / 1995
L’INTERESSE ALTERNATIVO
Intervista a Fabio Salviato di Gianni Saporetti
Lo straordinario sviluppo dell’impresa no profit rende urgente la nascita dello strumento finanziario della banca etica. In Europa le banche alternative sono una realtà finanziaria. La concorrenza delle banche che nel terzo settore hanno intravisto il business. La rinuncia a un punto di interesse in nome della solidarietà e di uno sviluppo meno consumista e più equo. Le previsioni catastrofiche sul futuro del mondo. Intervista a Fabio Salviato.

L’ACCETTAZIONE
Intervista a Claudio Esposto di Rosanna Ambrogetti
Intervista a Claudio Esposto.

Una Città 44 / 1995
POTERE D’ACQUISTO
Intervista a Heinrich Grandi, Nicoletta Arena di Gianni Saporetti
Il commercio equo e solidale, basato sul rapporto diretto, continuativo, e alternativo, con produttori del Terzo Mondo, è una realtà sui mercati europei. La pratica di un prezzo al produttore che permetta l’autogestione e l’investimento in scuola e sanità. Un giro d’affari aumentato di 40 volte in sei anni. La storia ormai dimenticata dei prodotti. La possibilità di uscire dalla nicchia di mercato alternativa. Intervista a Heinrich Grandi.