Una Città42 / 1995
Giugno


LA GRANDE FORBICE è quella che, secondo Andrea Vannucci, dell'Eurisko, si va allargando fra chi sta facendo tanti soldi e i disoccupati sempre più cronici, fra un nord che produce novità e un sud riprecipitato nel baratro ed è anche quella fra una politica di nuovo ferma
e una società che sta vivendo cambiamenti drammatici. In seconda e terza.
E' GUERRA ALLE DONNE. Giuliana Sgrena ci parla delle violenze inaudite che subiscono le donne algerine e dell'impossibilità per loro di essere equidistanti fra governo e islamisti.
L'EROICA NORMALITA' è quella delle donne che ad Algeri, rischiando la vita, continuano a insegnare, a portare i figli a scuola, a fare le dottoresse. Una signora algerina costretta all'esilio ci spiega perché non è guerra civile e perché l'intervento dell'esercito non fu colpo di stato. In quarta e quinta.
In STATO SOCIALE E RANCORE Aldo Bonomi, Filippo Bucarelli e Cesare Moreno discutono di una burocrazia che comincia a muoversi, della sfiducia cronica dei cittadini e dei danni che procura la rivalsa giudiziaria. In sesta e settima.
L'APPARTAMENTO è il racconto di Lejla Music sul giorno in cui Grbavitza fu separata dal resto della città.
LA BATTAGLIA DECISIVA è quella che tutti aspettano per liberare Sarajevo: ne parla Ozren Kebo.
LE IMMAGINI TI SCELGONO COME I CECCHINI sono brani di un diario, sempre di Kebo, tenuto su Dani, mensile culturale di Sarajevo. In ottava e nona.
IL SOGNO DEL SINDACATO fu quello di superare, attraverso l'azione diretta e lo sciopero generale, le divisioni ideologiche dei partiti. Il sindacalismo rivoluzionario che si infranse contro la grande guerra. A parlarcene è Maurizio Antonioli. In decima e undicesima.
UN'IMPRESA POLITICA è quella di Berlusconi che, fin dai suoi inizi, dal sogno utopistico di una città modello alla grande polisportiva, seguì una vocazione politica. Il problema mondiale di una tv che tiene insieme proletariato e grandi capitalisti. Intervista a Paolo Martini. In dodicesima e tredicesima. Insieme al diario europeo di Alex Langer.
IL MALE DELL'INNOCENZA, della spoliticizzazione e burocratizzazione delle masse è per la Arendt quello che apre la porta ai totalitarismi. Intervista a Augusto Illuminati. In quattordicesima e quindicesima. Con "stazioni" di Antonella Anedda.
HANNO UCCISO IL LIBRAIO, in ultima, è il racconto di Magda Taroni degli anni in cui, giovane, si innamorò di Algeri e tutto splendeva. E in copertina: Sarajevo.