Una Città137 / 2006
marzo


L’AUTOBIOGRAFIA DEGLI ULTIMI ANNI; quando chiudiamo la rivista non sappiamo ancora come andranno le elezioni. Speriamo bene. Di certo di Berlusconi bisognerà parlare ancora a lungo. Noi cominciamo da questo numero, con l’intervista ad Alessandro Leogrande che, parafrasando chi definì il fascismo l’autobiografia degli italiani, crede che il berlusconismo rappresenti la maggioranza degli italiani; in settima.
ISLAM, MARTIRIO E SUICIDIO... è il resoconto di un convegno che si è tenuto a Parigi sul fenomeno più inquietante e rilevante degli ultimi decenni, i kamikaze islamici; pubblichiamo brani di interventi, dalla Cecenia all’Iraq, dalla Palestina al Pakistan al Libano; dal nazionalismo disperato delle vedove cecene e dei ragazzi e ragazze palestinesi, all’internazionalismo deterritorializzato dei militanti di Al Qaeda, che forse ci richiama alla mente gli internazionalisti di estrema sinistra degli anni 70; dalla seconda alla sesta.
MIASMI ALLA CASA BIANCA è l’intervento, dall’America, di Gregory Sumner; in sesta.
ASCOLTARE CHI DICE “ADESSO BASTA” è l’intervista a Carlo A. Defanti sui problemi legati alla morte cerebrale, allo stato vegetativo, ai casi in cui i danni al cervello sono gravissimi e irreversibili ; quando è giusto smettere le cure? Il problema dell’eutanasia che già esiste e che le cure palliative non possono rimuovere del tutto; in ottava e nona.
SOFTWARE ARCHITECT, per “storie di lavoro”, è l’itinerario di Aaron Brancotti, softwarista, dalla realtà virtuale all’eye tracking, che cambierà la vita a chi è immobilizzato e può muovere solo gli occhi; il mondo del tutto virtuale di un sito dove si può “andare ad abitare” e costruirsi una seconda vita; in decima e undicesima.
IL GIGLIO DEI RAGAZZI è il racconto di Ciro Naturale sul tentativo di un gruppo di ragazzi del quartiere di Barra a Napoli per “far qualcosa”, di autonomo, di autogestito, durante la festa del quartiere, tradizionale occasione per rendere omaggio ai don Rodrigo di turno; in dodicesima e tredicesima.
LA SPIRALE DELLA VIOLENZA è quella che può travolgere una donna succube di un marito violento; l’errore di voler rimediare alla rottura coniugale quando la donna, raccogliendo tutto il proprio coraggio, riesce a rivolgersi a qualcuno...; l’intervista, a Carla Oliva, è in quattordicesima.
14 MARZO: immigrati di tutta Italia in fila per presentare le domande di regolarizzazione; dalla quindicesima alla diciottesima.
PATTI DI CITTADINANZA è l’intervista a Marco Rossi Doria, maestro di strada, che si presenta candidato sindaco a Napoli, proponendo di affrontare i problemi chiamando a discutere i cittadini, senza la pretesa di avere la visione superiore di un fantomatico interesse generale...; dalla diciannovesima alla ventunesima.
IL PETROLIO E’ FINITO è l’intervista in cui Guglielmo Ragozzino ci spiega come il picco della produzione mondiale di petrolio sia stato sorpassato, mentre Cina e India motorizzano ora e, comunque, per i trasporti, per decenni ancora, non ci sarà che il petrolio; che fare? in ventiduesima e ventitreesima.
IL KOSOVO DI RUGOVA, in ventiquattresima e venticinquesima, è l’intervista a Vjosa Dobruna: i kosovari albanesi non rinunceranno mai al sogno di Rugova, l’indipendenza da quella Serbia che li ha oppressi, discriminati per decenni e, alla fine, tentato di scacciare.
GENERALE ARIEL SHARON è l’intervento in cui Francesco Papafava ripercorre la carriera del leader israeliano; forse l’alone di artefice di pace in cui improvvisamente tutto il mondo l’ha visto avvolto è pura illusione; in ventiseiesima e ventisettesima.
IL POTERE DI DIRE NO è l’intervento di Jeff Halper sulla vittoria elettorale di Hamas in Palestina, in ventisettesima.
LA SPAGNA, IL MONDO; in ventottesima e ventinovesima Claudia Baldoli racconta la storia di una donna coraggiosa e fiera, Marie Luise Berneri, figlia di Camillo.
‘Reprint’: MINATE L’INTIMA ESSENZA DELLA NAZIONE; per celebrare il 25 aprile pubblichiamo l’ultimo discorso di Giacomo Matteotti alla Camera dei deputati, quello che gli costò la vita; in trentesima e trentunesima.
HANNO DISTRUTTO LA FERROVIA... è il racconto di Miguel Ángel Herrera, operaio argentino, sulle emblematiche vicende di una fabbrica di locomotrici; in ultima.
In copertina: San Pietroburgo.