internazionalismo

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Una Città 126 / 2005
I VENTENNI DEMOCRATICI
Intervista a Valentina Pasquali di Gianni Saporetti
Una giovane italiana che va volontaria a far la campagna elettorale per Kerry. Un lavoro capillare, porta a porta e per telefono. Un esercito di ventenni che dalle università si sparge per tutti gli stati. La distanza fra l’America delle grandi città cosmopolite e quella rurale, sedentaria e ancorata ai valori tradizionali, familiari e religiosi. Le amicizie transoceaniche via email. Intervista a Valentina Pasquali.

L’ATELIER DEL MONDO
Intervista a Jean Philippe Béja di Barbara Bertoncin
Un allentamento della censura dovuto più a dinamiche “interne”, fra correnti del partito e fra zone del paese, che a una liberalizzazione reale. Le disuguaglianze sociali e l’assenza di organizzazioni di difesa consolidate. La diffusione di una corrente di sinistra “neomaoista”, fautrice di una democrazia anche economica. Le grandi potenzialità tecnologiche, per ora frenate. Intervista a Jean Philippe Béja.

INTERNET E I CONTADINI
Intervista a Wang Hui di Barbara Bertoncin
L’apertura della Cina all’economia di mercato, oltre a non portare con sé, quasi automaticamente come si prevedeva in Occidente, le libertà e la democrazia, sta provocando disuguaglianze fortissime fra aree geografiche, fra città e campagna e fra gli individui stessi. Un autoritarismo che, senza il cemento ideologico, diventa sempre più arbitrario, ma anche, inevitabilmente, lassista. Intervista a Wang Hui.

IL MALE DELL’AMERICA
Intervista a Emmanuel Todd di Barbara Bertoncin
Il mostruoso deficit commerciale Usa e l’aumento della mortalità infantile sono solo alcuni degli indicatori del declino americano. L’Europa sta salendo al vertice delle preoccupazioni americane. Dopo la catastrofe irachena la razionalità spingerebbe a miti consigli, ma nella storia, e nell’uomo, esiste l’irrazionalità e questa spinge verso l’Iran. Un’oligarchia che non ha quasi più nulla di democratico. Intervista a Emmanuel Todd.

Una Città 125 / 2005
IL CILE
Intervista a Jaime Riera, Paolo Hutter di Vicky Franzinetti
Com’è cambiata l’esperienza dell’esilio da un paese, il Cile, oggi in forte sviluppo, ormai entrato in pieno nel circuito della globalizzazione, ben lontano da quello del colpo di stato del ‘73. I ricordi fortissimi della comunità di prigionieri che visse allo stadio prima e nei campi poi. L’immagine stereotipata dell’America Latina. La controversa figura di Allende e il suo suicidio. Intervista a Jaime Riera e Paolo Hutter.

UN LEGALISMO RIVOLUZIONARIO
Intervista a Abdesselam Cheddadi di Vanda Fava
Intervista a Abdesselam Cheddadi.

Una Città 124 / 2004
In CECENIA E’GENOCIDIO?
Intervista a Olivier Dupuis di Barbara Bertoncin
Il 20% della popolazione uccisa, il 50% profuga. Un terrorismo di Stato circondato dal silenzio di una stampa imbavagliata. La disperazione dei ceceni. L’indifferenza colpevole dell’Europa. Intervista a Olivier Dupuis.

LA LETTERA DI KURON E MODZELEWSKI
Intervista a Irena Grudzinska Gross di Barbara Bertoncin
Genitori di sinistra che volevano figli “nuovi”, cosmopoliti e non nazionalisti, quindi neanche ebrei. La famosa lettera al partito di Kuron e Modzelewski, il movimento studentesco, l’ondata antisemita del regime comunista, la fuga in Europa. Poi l’Italia, le incomprensioni “coi compagni”, l’amicizia con Chiaromonte, l’America. Un gruppo di amici tuttora legatissimi fra loro. Intervista a Irena Grudzinska Gross.

ALI E SUO FRATELLO YOUSEF
Intervista a Ali Abu Awad di Barbara Bertoncin
Quel giorno del 1982, quando la madre fu imprigionata la prima volta... e iniziò l’andirivieni interminabile dalle prigioni israeliane di tutta la famiglia... Quel giorno in cui il fratello Yousef si fermò a calmare dei ragazzini palestinesi che lanciavano pietre contro un soldato israeliano... Quel giorno in cui arrivò la telefonata di alcuni genitori israeliani che chiedevano di incontrarsi... Intervista a Ali Abu Awad.

YAACOV E SUO FIGLIO RAZ
Intervista a Yaacov Guterman di Barbara Bertoncin
L’infanzia in un villaggio in Polonia dove gli ebrei erano un terzo della popolazione, poi la guerra, la deportazione nella Polonia orientale, la separazione dai genitori, l’insurrezione di Varsavia dove trova la morte il padre e infine la decisione di andare a vivere nel neonato Stato degli ebrei, la dura vita dei campi, poi il kibbutz, la famiglia, i figli, la guerra del Libano... Intervista a Yaacov Guterman.