Una Città75 / 1999
Marzo


IL POVERO GELSOMINO: l’ansia iper-valutativa, con la sua una gamma di voti spropositata, i debiti e i crediti formativi, le abilità certificabili, eccetera, eccetera, sta alienando il momento fondamentale della relazione studente-insegnante; la scuola sta diventando un’agenzia di banalizzazione dedita a ridurre ogni domanda a un test; l’intervista, in seconda e terza, è a Guido Armellini.
In CHI PARLA IN VENETO Moreno Menini ci racconta dell’assalto al campanile di San Marco, ma anche dell’antica passione per i libri
sulla storia e la cultura del Veneto, dei ?nostrani?, degli italiani, e delle ragazzine che hanno smesso
di parlare in dialetto.
In quarta e quinta, assieme a POCHI SOSTANTIVI, la lettera di un’operaia veneta.
L’INDISTRUTTIBILE, in sesta, è l’intervista a Carmelo Mandosio sulla tragedia dell’amianto, le cui qualità straordinarie hanno come contropartita il terribile mesotelioma, tumore alla pleura causato dall’inalazione delle fibre di questo silicato.
In settima, RAGAZZI A ERCOLANO è l’intervista a Ciro, stracciarolo, che ci parla del suo lavoro e della difficoltà ad essere in regola.
LA PICCOLA CAMERA DEL LAVORO DI PINEROLO è l’Alp, un sindacato territoriale e intercategoriale, alternativo alle confederazioni che, pur essendo maggioritario in diverse fabbriche importanti, non viene riconosciuto; un forte radicamento in un terra segnata dalla presenza di associazionismo cattolico e valdese, una lunga tradizione di combattività operaia e di legami comunitari; il sogno di un fondo di mutuo soccorso operaio. L’intervista, in ottava
e nona, è a Enrico Lanza, il segretario, e ad alcuni militanti.
Nelle pagine centrali, le immagini dei ragazzi di un centro di accoglienza di Napoli.
UN PATRONIMICO AL FEMMINILE è l’intervista a Temi Tidafi sull’esperienza di un asilo algerino, nato sfidando le minacce integraliste e il boicottaggio del governo.
In dodicesima e tredicesima, assieme a QUELLE SETTE PIETRE BIANCHE, in cui Massimo Toschi ci racconta il suo viaggio al monastero di Tibhirine, alla tomba dei sette monaci trappisti.
QUEL GIORNO A SANT’ANDREA... i tedeschi penetrarono in casa dell’ebreo Pardo Roques compiendo un eccidio feroce, rimasto impunito e avvolto nel mistero; l’intervista, in quattordicesima e quindicesima, è a Carla Forti che ci parla dei problemi legati ai processi di rimozione e affabulazione.
Ne IL VINCOLO E LA LIBERTA’, un ricordo di Elvio Fachinelli nelle parole di tanti suoi amici e colleghi: dalla società psicoanalitica di Musatti al rapporto con Lacan, dall’asilo autogestito agli inizi del femminismo, dai Quaderni piacentini al ‘68, fino alle riflessioni ultime de La mente estatica; in sedicesima e diciassettesima.
CON LA BIBBIA IN MANO... è l’intervista in cui Michele Ranchetti ci parla dell’ispirazione teologica del modernismo; i modernisti rimettevano in discussione dogmi fondamentali e, al limite, l’esistenza stessa della chiesa; 200 anni senza Bibbia, un danno incalcolabile per l’Italia; in diciottesima e diciannovesima.
SE NON TORNASSI PIU’ è il racconto della vita di Teresa Frigo e dei suoi due figli gravemente handicappati; in ultima.