Una Città79 / 1999
Marzo


Qui sopra: Ding Zilin, la "madre straordinaria" cinese, che dall'89, quando l'unico figlio le fu ucciso a Tiananmen, si batte strenuamente per mettere insieme l'elenco degli uccisi e dei mutilati di quel massacro, tuttora negato da un regime che fa della menzogna e della censura uno dei pilastri del suo potere; arresti domiciliari, minacce, il rischio di una lunga detenzione non l'hanno fermata e oggi Ding Zilin è diventata un punto di riferimento della lotta per i diritti umani e la democrazia in quella Cina che a tanti in Occidente, in nome di un presunto asiatismo, piace considerare lontana e refrattaria alla democrazia. A Ding Zilin è stato assegnato il premio Alexander Langer 1999; da pagina quattordici a pagina diciannove gli interventi di Gianni Sofri, Yolande Mukagasana e Marie Holzman, e l'intervista a Xiao Qiang, dissidente cinese in esilio, venuto a ricevere il premio.
QUELLA PARATA A BREST-LITOVSK... l'antiamericanismo che vede unite sinistra ed estrema destra nell'odio contro l'America e le democrazie occidentali non è solo la simpatia per ogni sacca di resistenza alla cosiddetta omologazione, alla globalizzazione, è qualcosa di più originario, che viene da una tradizione che poco ha a che fare con la rivoluzione francese; che detesta l'individuo ed esalta la comunità, il radicamento, le gerarchie e le differenze naturali; che nella Russia ha amato la patria del contadino e non quella dell'operaio internazionalista; l'intervista è a Wlodek Goldkorn.
LA MEDICINA PER IL MORENTE è l'intervista in cui Michele Gallucci, fondatore di una scuola per le cure palliative, ci spiega le differenze, spesso radicali, di approccio ai problemi del paziente nel momento in cui l'obiettivo non è più quello di salvare la vita, ma di accompagnare alla morte; in quarta e quinta, assieme a UNA STANZA PER PARTORIRE, l'intervista a Barbara Grandi, sull'esperienza del parto naturale, oggi di nuovo auspicato visto l'eccesso di medicalizzazione.
VICINI A CASA, è l’intervista in cui Giuseppe Antonello racconta di operai che, assumendosi un rischio molto alto, hanno lasciato un lavoro ben retribuito per fondare una cooperativa, i cui soci però sono tutti "locali"... in sesta e settima, insieme a RETI SOCIALI E GOVERNO MONDIALE, intervista a Tonino Perna.
In ottava e nona, ricordiamo Federico Bozzini, scomparso prematuramente, pubblicando un suo testo, VENETO E' RICCO; le sue considerazioni sui pregiudizi sul Veneto e sulla imprenditoria diffusa restano a tutt'oggi di grande attualità, e monito.
Nelle centrali, un matrimonio a Napoli, con foto di Francesco Cito.
Ne IL MODELLO FRANCHISTA, in dodicesima e tredicesima, Alfonso Botti ripercorre le vicende della guerra spagnola sfatando sia il mito, coltivato a destra, di un pericolo comunista che bisognava neutralizzare, sia quello, coltivato a sinistra, di una rivoluzione spagnola, incompiuta per colpa dei comunisti.
QUEL MOBILE... conteneva una rara collezione di francobolli, e il diario che il padre di Anna Segre, Renzo, aveva scritto nei venti mesi trascorsi in una clinica psichiatrica per sfuggire ai nazisti a caccia di ebrei. In ultima.