Tutte le interviste

Nome Cognome Dal Al
Argomento Dal Al
Ricerca Dal Al

Risultati della ricerca: 174

Una Città 57 / 1997
IL LUTTO ETERNO
Intervista a Alain Brossat di Muhameddin Kullashi
Il concetto di catastrofe, un guazzabuglio dove il fallimento di Ariane 5 e la distruzione della Cecenia si equivalgono. Ogni sacralizzazione, ogni teologizzazione dello sterminio, ma anche ogni idea di memoria dell’evento unico comportano rischi di cristallizzazione in un prima e un dopo che non permettono più di discernere e operare razionalmente. Né un annoiato relativismo né l’assolutizzazione di una singolarità. Intervista a Alain Brossat.

LA STANCHEZZA DELL’ESORCISTA
Intervista a Gustaw Herling di Marco Bellini
Il male sta vincendo banalizzandosi e mostrandosi apertamente. Nazismo e comunismo hanno avvelenato il secolo, la seconda guerra mondiale ha mostrato le potenzialità del male. Il dubbio che scriverne, raccontarne, serva a poco. Intervista a Gustaw Herling.

Una Città 56 / 1997
DAI BANCHI DEL BERCHET
Intervista a Pigi Bernareggi di Renzo Gazzoni, Gianni Saporetti
Il tragitto che ha portato, negli anni 60, uno dei fondatori di Gioventù studentesca, futura Comunione e Liberazione, dai banchi di una classe del liceo Berchet di Milano alle favelas di Belo Horizonte. Il trauma della trasformazione di Gs in movimento. Intervista a Pigi Bernareggi.

Una Città 53 / 1996
IL PERICOLO DELL’INCOMPARABILE
Intervista a Enzo Traverso di Marco Bellini
Una versione aberrante della Shoah come evento extra-storico, come manifestazione del male assoluto. Il rischio, a forza di pensare che Auschwitz sia unica, di minimizzare ogni altro crimine che possa accadere. Meglio sarebbe parlare di singolarità storica di un genocidio che, per il suo movente esclusivamente razziale, è senza eguali in questo secolo. I motivi per cui, nel cuore stesso della civiltà europea, è avvenuta una rottura di umanità. La responsabilità storica che dobbiamo portare. Intervista a Enzo Traverso.

Una Città 52 / 1996
LA CAUSA
Intervista a Pasquale Dentice di Carla Melazzini
Dagli anni della fanciullezza, quelli della lotta antifascista e degli americani, agli anni della rivolta dell’autunno caldo, quando era possibile che il ministro ricevesse e ascoltasse un ferroviere, fino all’ultima battaglia, quella contro le conseguenze terribili dell’amianto maneggiato per decenni sul lavoro e perché l’azienda riconosca ai sopravvissuti i loro diritti. Intervista a Pasquale Dentice.

Una Città 51 / 1996
L’EREMITA SOCIEVOLE
Intervista a Gino Bianco di Franco Melandri
Intellettuale militante, socialista, libertario, cosmopolita, pacifista e volontario nella Grande Guerra, rivoluzionario nella Russia del 1905 e del ’17, antistalinista della prima ora, antifascista in Italia e in Francia, Andrea Caffi, vissuto in disparte e in povertà, è una fra le figure più strordinarie e originali della sinistra europea. Intervista a Gino Bianco.

LE DATE DI PRAGA
Intervista a Jiri Pelikan di Lisa Foa, Mauro Martini
Il grande trauma del ’48, quando i comunisti ruppero la democrazia e la grande illusione del ’68, quella di un socialismo democratico. La persecuzione paradossale dei comunisti riformisti a fronte del riciclaggio di tutti gli altri. La questione dei Sudeti che ancora avvelena i rapporti con la Germania e la separazione dagli Slovacchi avvenuta con un colpo di mano dall’alto. Una politica socialdemocratica di difesa delle condizioni di vita e di lavoro del popolo ammantata di monetarismo liberista. Intervista a Jiri Pelikan.

IL PRECEDENTE DEGLI ARMENI
Intervista a Pierre Vidal-Naquet di Marco Bellini
Pensare all’unicità assoluta della Shoah non ha senso. Lo sterminio degli armeni, seppur non industriale, ha costituito il grande precedente. L’intento genocida si propone l’eliminazione di qualcuno per il solo fatto che è nato. Il caso di Srebrenica dove le donne sono state risparmiate. La confusione fra Dachau e Treblinka. Intervista a Pierre Vidal-Naquet.

QUEL TESTO DI GATTERMANN
Intervista a Alberto Cavaglion di Gianni Saporetti
Per Primo Levi unicità e comparabilità non erano inconciliabili. La sua attenzione all’attualità e la sua capacità di andare controcorrente. La parabola fra l’ottimismo umanistico di Se questo è un uomo e il terribile pessimismo de I sommersi e i salvati. Il suo instancabile impegno a "insegnare Auschwitz". Intervista ad Alberto Cavaglion.

Una Città 50 / 1996
I PROTOCOLLI DELLO STERMINIO
Intervista a Pierre-André Taguieff di Marco Bellini
I Protocolli di Sion, un falso fabbricato nel pieno della campagna cattolica contro la massoneria, hanno dato vita, per la casualità di essere trovati sul comodino della zarina, a uno dei miti fondanti la psicologia di massa della modernità: il complotto ebraico per il dominio del mondo. Senza i Protocolli la Shoah forse non ci sarebbe stata. Due grandi macchine propagandistiche antisemiti, quella del Vaticano prima, quello nazista poi. “Perché proprio gli ebrei?”, un problema non ancora risolto. Intervista a Pierre-André Taguieff.