Francesco Saverio Merlino
L'Italia qual è
Prefazione di Massimo La Torre
Ed. Una città, 2012
264 pagine
A trent’anni dall’impresa dei Mille, epopea popolare e libertaria, ciò che resta ancora è il fumo e il sangue delle fucilazioni di Bronte. Lo Stato unitario è poco più di una monarchia piemontese allargata, imposta con la forza delle armi. E la condizione delle masse popolari, di quelle meridionali soprattutto, è peggiorata, niente affatto migliorata.
Lo Stato di diritto tanto desiderato e promesso non si è realizzato, e ciò che ci si trova davanti è tutt’altro che la legge uguale per tutti, bensì piuttosto una società d’affaristi e di clienti, "une société où règne la loi non vraiment du plus fort mais bien du plus riche” (L’Italie telle qu’elle est). E la legge del più forte perché più ricco ha come premessa e risultato un’interminabile sequela di corruzione e di malaffare incistato nei gangli dell’amministrazione pubblica: "Du Parlement à la plus petite commune, toute administration publique était pourrie de corruption”. Gli scandali si succedono (quello della Banca Romana è di lì a venire - e le parole di Merlino suonano dunque profetiche); ma senza che si dia un sussulto d’etica pubblica da parte della nuova classe dominante...
Dalla presentazione di Massimo La Torre
Indice
Presentazione di Massimo La Torre
Prefazione
Introduzione L’Italia grande potenza