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Giovanni Tassani
Scritti di Giovanni Tassani, 1998-2023
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Su tempi appena trascorsi
Esperienze, connessioni, dettagli Ed. una città, 2023 - 358 pagineScritti di Giovanni Tassani, 1998-2023
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Chiara Frugoni
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Cosa intendi dire?
Intervista a Chiara Frugoni, 1994-2015 Ed. una città, 2023 - 135 pagineInterviste a Chiara Frugoni
a cura di Gianni Saporetti
con prefazione di Gianni Sofri (con Federica Rossi)
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Lisa Giua Foa
Scritti e interviste di Lisa Foa a cent'anni dalla nascita
prefazione di Bettina e Anna Foa
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Momenti magici
scritti e interviste di Lisa Foa Ed. Una città, 2023 - 167 pagineScritti e interviste di Lisa Foa a cent'anni dalla nascita
prefazione di Bettina e Anna Foa
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Roselyne Chenu
Certo, il Congresso era anticomunista perché era antitotalitario. Accontentarsi
di qualificarlo come anticomunista
è un errore grave, una menzogna
per omissione, perché l’altra faccia dell’oppressione totalitaria,
il fascismo, viene passata sotto silenzio. Tra l’altro, se il Congresso era antitotalitario, il suo nome
-e dunque la sua vocazione-
non era di per sé solo negativa:
era per la libertà della cultura,
cioè per l’apertura delle porte
e del pensiero.
È in questa prospettiva
che abbiamo lavorato...
(Roselyne Chenu)
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In lotta contro le dittature
Il Congresso per la libertà della cultura (1950-1978) Ed. Una città, 2021 - 216 pagineCerto, il Congresso era anticomunista perché era antitotalitario. Accontentarsi
di qualificarlo come anticomunista
è un errore grave, una menzogna
per omissione, perché l’altra faccia dell’oppressione totalitaria,
il fascismo, viene passata sotto silenzio. Tra l’altro, se il Congresso era antitotalitario, il suo nome
-e dunque la sua vocazione-
non era di per sé solo negativa:
era per la libertà della cultura,
cioè per l’apertura delle porte
e del pensiero.
È in questa prospettiva
che abbiamo lavorato...
(Roselyne Chenu)
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12,00
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Ilaria Maria Sala
Ilaria Maria Sala è scrittrice e giornalista. La si può leggere su Quartz, The New York Times, Hong Kong Free Press e, una volta al mese, su Una Città. Laureatasi in Cinese e Studi religiosi a Londra, ha vissuto a Pechino e a Tokyo e risiede ora a Hong Kong. è autrice del volume Il Dio Dell’Asia: un reportage, ed. Il Saggiatore (premio Bruce Chatwin); e di Lettere dalla Cina, ed. Una Città. è vicepresidente di Pen Hong Kong.
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Pechino 1989
Ed. Una città, 2019 - 48 pagineIlaria Maria Sala è scrittrice e giornalista. La si può leggere su Quartz, The New York Times, Hong Kong Free Press e, una volta al mese, su Una Città. Laureatasi in Cinese e Studi religiosi a Londra, ha vissuto a Pechino e a Tokyo e risiede ora a Hong Kong. è autrice del volume Il Dio Dell’Asia: un reportage, ed. Il Saggiatore (premio Bruce Chatwin); e di Lettere dalla Cina, ed. Una Città. è vicepresidente di Pen Hong Kong.
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Gabriele Giunchi, Sergio Sinigaglia (a cura di), AA. VV.
Scritti di Gabriele Giunchi, scomparso prematuramente nel luglio 2018, e testi in suo ricordo degli amici di sempre.
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Il mattino ha i piedi scalzi
Scritti di lotta politica e impegno civile Ed. Una città, 2019 - 248 pagineScritti di Gabriele Giunchi, scomparso prematuramente nel luglio 2018, e testi in suo ricordo degli amici di sempre.
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Francesco Papafava
Scritti e interviste 2000-2013 Ed. Una città, 2017 - 248 pagineFrancesco Papafava Antonini dei Carraresi è nato a Padova il 28 Gennaio 1930.
Dopo alcuni anni a Milano, per studio e lavoro nel campo dell’editoria, con la famiglia si è trasferito, proseguendo l’attività iniziata, nella campagna fiorentina, dove ha abitato fino al 23 maggio 2013, giorno della sua morte.
Questo libro raccoglie una scelta di suoi scritti e interviste pubblicati per "Belfagor”, "Nuova Antologia” e "Una città”, dall’inizio del 2000. Un’attività che lo ha accompagnato con soddisfazione in quel tempo che viene chiamato della "pensione”, meno occupato dagli impegni pressanti di lavoro e più aperto alla cura delle proprie vocazioni culturali, alle amicizie, alle proposte. Quel tempo che lui chiamava "gli anni belli del tramonto”.
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Nicola Chiaromonte
"Sono legato:
1) A quello che si è formato in Italia, in Spagna, in Francia – a tutta la vita, a tutte le vite distrutte, calpestate, umiliate.
2) Annie – E il cuore.
3) André (il cammino dello spirito) l’amicizia – la società.
4) Due o tre momenti d’estasi.
5) Il paradiso dell’arte e della natura. Firenze.
6) Il mare, i cavalli.
7) La nostalgia ‘Pax et justitia osculatae sunt’.
E questa domanda: ‘Sono realmente innamorato? è realmente questo?’ davanti a quello che succede”.
[Annie è Annie Pohl, pittrice e prima moglie di Chiaromonte, morta di tubercolosi in Francia nel 1940; André è Andrea Caffi, mentore e migliore amico di Chiaromonte, che durante la guerra era rimasto a Tolosa, in Francia].
Da un appunto, inedito, dei taccuini di Nicola Chiaromonte, citato nel saggio Leggere Chiaromonte di Wojciech Karpinski.
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Fra me e te la verità.
Lettere a Muska Ed. Una città, 2013 - 312 pagine"Sono legato:
1) A quello che si è formato in Italia, in Spagna, in Francia – a tutta la vita, a tutte le vite distrutte, calpestate, umiliate.
2) Annie – E il cuore.
3) André (il cammino dello spirito) l’amicizia – la società.
4) Due o tre momenti d’estasi.
5) Il paradiso dell’arte e della natura. Firenze.
6) Il mare, i cavalli.
7) La nostalgia ‘Pax et justitia osculatae sunt’.
E questa domanda: ‘Sono realmente innamorato? è realmente questo?’ davanti a quello che succede”.
[Annie è Annie Pohl, pittrice e prima moglie di Chiaromonte, morta di tubercolosi in Francia nel 1940; André è Andrea Caffi, mentore e migliore amico di Chiaromonte, che durante la guerra era rimasto a Tolosa, in Francia].
Da un appunto, inedito, dei taccuini di Nicola Chiaromonte, citato nel saggio Leggere Chiaromonte di Wojciech Karpinski.
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Francesco Saverio Merlino
A trent’anni dall’impresa dei Mille, epopea popolare e libertaria, ciò che resta ancora è il fumo e il sangue delle fucilazioni di Bronte. Lo Stato unitario è poco più di una monarchia piemontese allargata, imposta con la forza delle armi. E la condizione delle masse popolari, di quelle meridionali soprattutto, è peggiorata, niente affatto migliorata.
Lo Stato di diritto tanto desiderato e promesso non si è realizzato, e ciò che ci si trova davanti è tutt’altro che la legge uguale per tutti, bensì piuttosto una società d’affaristi e di clienti, "une société où règne la loi non vraiment du plus fort mais bien du plus riche” (L’Italie telle qu’elle est). E la legge del più forte perché più ricco ha come premessa e risultato un’interminabile sequela di corruzione e di malaffare incistato nei gangli dell’amministrazione pubblica: "Du Parlement à la plus petite commune, toute administration publique était pourrie de corruption”. Gli scandali si succedono (quello della Banca Romana è di lì a venire - e le parole di Merlino suonano dunque profetiche); ma senza che si dia un sussulto d’etica pubblica da parte della nuova classe dominante...
Dalla presentazione di Massimo La Torre
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L'Italia qual è
Prefazione di Massimo La Torre Ed. Una città, 2012 - 264 pagineA trent’anni dall’impresa dei Mille, epopea popolare e libertaria, ciò che resta ancora è il fumo e il sangue delle fucilazioni di Bronte. Lo Stato unitario è poco più di una monarchia piemontese allargata, imposta con la forza delle armi. E la condizione delle masse popolari, di quelle meridionali soprattutto, è peggiorata, niente affatto migliorata.
Lo Stato di diritto tanto desiderato e promesso non si è realizzato, e ciò che ci si trova davanti è tutt’altro che la legge uguale per tutti, bensì piuttosto una società d’affaristi e di clienti, "une société où règne la loi non vraiment du plus fort mais bien du plus riche” (L’Italie telle qu’elle est). E la legge del più forte perché più ricco ha come premessa e risultato un’interminabile sequela di corruzione e di malaffare incistato nei gangli dell’amministrazione pubblica: "Du Parlement à la plus petite commune, toute administration publique était pourrie de corruption”. Gli scandali si succedono (quello della Banca Romana è di lì a venire - e le parole di Merlino suonano dunque profetiche); ma senza che si dia un sussulto d’etica pubblica da parte della nuova classe dominante...
Dalla presentazione di Massimo La Torre
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Ilaria Maria Sala
Sono, queste di Ilaria Maria Sala alla redazione di Una città, delle vere lettere ad amici, in cui racconta e si racconta. Racconta le sue giornate e le sue esperienze in un tono molto famigliare. Ma le sue pagine ci fanno scorgere una Cina vera, con la sua gente (gli han, ma anche gli uiguri e i tibetani e gli altri) e il continuo muoversi velocemente di uomini e donne in città sempre più grandi. Forse quella che cresce di meno fra tutte è proprio Hong Kong, il cui espandersi è limitato da confini fisici, geografici. Città più tranquilla, e ancora oggi più libera: per questo, probabilmente, Ilaria ha scelto di viverci.
(Dall'introduzione di Gianni Sofri)
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Lettere dalla Cina
Raccolta delle "Lettere dalla Cina" di Ilaria Maria Sala comparse su Una città. Introduzione di Gianni Sofri. Ed. Una città, 2011 - 120 pagineSono, queste di Ilaria Maria Sala alla redazione di Una città, delle vere lettere ad amici, in cui racconta e si racconta. Racconta le sue giornate e le sue esperienze in un tono molto famigliare. Ma le sue pagine ci fanno scorgere una Cina vera, con la sua gente (gli han, ma anche gli uiguri e i tibetani e gli altri) e il continuo muoversi velocemente di uomini e donne in città sempre più grandi. Forse quella che cresce di meno fra tutte è proprio Hong Kong, il cui espandersi è limitato da confini fisici, geografici. Città più tranquilla, e ancora oggi più libera: per questo, probabilmente, Ilaria ha scelto di viverci.
(Dall'introduzione di Gianni Sofri)
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Gino Bianco
Raccolta dei saggi di Gino Bianco (1993-2005) dal 1960 al 1972 tra cui Il Libertario, storia di un giornale anarchico, I fatti di Genova e la democrazia cifrata, L'attività degli anarchici nel Bienno Rosso (1919-1920), Trotzki e la Rivoluzione e Togliatti in Spagna.
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Socialismo libertario
Scritti di Gino Bianco dal 1960 al 1972. Introduzione di Alan J. Day Ed. Una città, 2011 - 180 pagineRaccolta dei saggi di Gino Bianco (1993-2005) dal 1960 al 1972 tra cui Il Libertario, storia di un giornale anarchico, I fatti di Genova e la democrazia cifrata, L'attività degli anarchici nel Bienno Rosso (1919-1920), Trotzki e la Rivoluzione e Togliatti in Spagna.
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a cura di Barbara Bertoncin e Joan Haim
"...Nel paesino dei miei genitori i libri erano "rari come la pioggia”. La mia poi è una famiglia conservatrice, infatti da adolescente non uscivo, non andavo nei locali. Però nella casa della mia infanzia c’era qualcosa di buono: la biblioteca. Avevamo molti libri e io passavo tutto il mio tempo a leggere. Così, pur non potendo muovermi, ho presto maturato uno spirito libero..."
(Dall’intervista a Jamila Hassoune)
"...E alla fine si è come chiuso il cerchio. Sono stata incaricata di seguire un programma di "riabilitazione” delle regioni interessate dalla violazione dei diritti dell’uomo durante gli anni di piombo... Ciò che rende questa iniziativa straordinaria è che per la prima volta, come atto di riparazione, non ci si è limitati a offrire degli indennizzi individuali, ma si è pensato a una forma di riabilitazione anche delle comunità, dei territori..."
(Dall’intervista a Fatna El Bouih)
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Come la pioggia
Donne marocchine raccontano il loro impegno Ed. Una Città, 2010 - 120 pagine"...Nel paesino dei miei genitori i libri erano "rari come la pioggia”. La mia poi è una famiglia conservatrice, infatti da adolescente non uscivo, non andavo nei locali. Però nella casa della mia infanzia c’era qualcosa di buono: la biblioteca. Avevamo molti libri e io passavo tutto il mio tempo a leggere. Così, pur non potendo muovermi, ho presto maturato uno spirito libero..."
(Dall’intervista a Jamila Hassoune)
"...E alla fine si è come chiuso il cerchio. Sono stata incaricata di seguire un programma di "riabilitazione” delle regioni interessate dalla violazione dei diritti dell’uomo durante gli anni di piombo... Ciò che rende questa iniziativa straordinaria è che per la prima volta, come atto di riparazione, non ci si è limitati a offrire degli indennizzi individuali, ma si è pensato a una forma di riabilitazione anche delle comunità, dei territori..."
(Dall’intervista a Fatna El Bouih)
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Nicola Chiaromonte
Perché il 68 (e poi il 69 e oltre) non si incontrò con uno dei più radicali intellettuali italiani, antitotalitario, libertario, intrasigente, conosciuto e stimato da dissidenti e "dissenzienti" dell'Est e dell'Ovest del mondo?
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La rivolta conformista
Scritti sui giovani e il 68 Ed. Una Città, 2009 - 168 paginePerché il 68 (e poi il 69 e oltre) non si incontrò con uno dei più radicali intellettuali italiani, antitotalitario, libertario, intrasigente, conosciuto e stimato da dissidenti e "dissenzienti" dell'Est e dell'Ovest del mondo?
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Jeff Halper
E’ ancora possibile uno Stato palestinese dopo anni di continua espansione degli insediamenti, la costruzione delle autostrade riservate, l’innalzamento di un muro gigantesco? Ma cosa potrà succedere quando i palestinesi si convinceranno che non c’è più speranza per un loro Stato?
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Ostacoli alla pace
Una ricontestualizzazione del conflitto israelo-palestinese Ed. Una Città, 2009 - 168 pagineE’ ancora possibile uno Stato palestinese dopo anni di continua espansione degli insediamenti, la costruzione delle autostrade riservate, l’innalzamento di un muro gigantesco? Ma cosa potrà succedere quando i palestinesi si convinceranno che non c’è più speranza per un loro Stato?
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redazione Una Città
Il fascino dei racconti di vita, quando conservano le movenze della parola, gli scatti della voce, le emozioni del narratore o della narratrice, è che non si vorrebbe mai che finissero. Come capita da bambini, viene da dire “ancora!”, per allontanare il silenzio e l’ombra di morte che si porta dietro...
Sono quasi sempre madri, figlie, sorelle, mogli, interni di famiglia, relazioni parentali, appartenenze intime, su cui eventi traumatici -la guerra, un colpo di Stato, un atto terroristico, una malattia, una morte- hanno aperto uno squarcio doloroso, la linea di demarcazione tra un prima e un dopo, ma anche l’inizio di un viaggio che sembrava destinato ad altri: l’impegno sociale, lo studio, il piacere di raccontare per sé e per molti ciò che resta ancora irrimediabilmente privato e “impresentabile” di ogni singola vita.
(dalla prefazione di Lea Melandri)
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Lo chopin partiva
storie di donne Ed. Una Città, 2007 - 256 pagineIl fascino dei racconti di vita, quando conservano le movenze della parola, gli scatti della voce, le emozioni del narratore o della narratrice, è che non si vorrebbe mai che finissero. Come capita da bambini, viene da dire “ancora!”, per allontanare il silenzio e l’ombra di morte che si porta dietro...
Sono quasi sempre madri, figlie, sorelle, mogli, interni di famiglia, relazioni parentali, appartenenze intime, su cui eventi traumatici -la guerra, un colpo di Stato, un atto terroristico, una malattia, una morte- hanno aperto uno squarcio doloroso, la linea di demarcazione tra un prima e un dopo, ma anche l’inizio di un viaggio che sembrava destinato ad altri: l’impegno sociale, lo studio, il piacere di raccontare per sé e per molti ciò che resta ancora irrimediabilmente privato e “impresentabile” di ogni singola vita.
(dalla prefazione di Lea Melandri)
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Peace Research Institute in the Middle East
Un manuale di storia per le scuole con due narrazioni, "due verità", che corrono parallele nella stessa pagina. L'impresa straordinaria di un gruppo di insegnanti israeliani e palestinesi...
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La storia dell'altro
israeliani e palestinesi Ed. Una Città, 2003 - 144 pagineUn manuale di storia per le scuole con due narrazioni, "due verità", che corrono parallele nella stessa pagina. L'impresa straordinaria di un gruppo di insegnanti israeliani e palestinesi...
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Ephraim Kleiman, Anita Shapira, Pierre Vidal-Naquet
il dibattito in Israele sulle espulsioni dei palestinesi nel 1948-49 con saggi di Anita Shapira, storica israeliana, Ephraim Kleiman, intellettuale israeliano, che nel 48 era un giovane soldato, e la prefazione di Pierre Vidal-Naquet, scritta poco prima di morire.
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Brutti ricordi
Il dibattito in Israele sulle espulsioni di palestinesi nel 1948-1949 Ed. Una Città, 2007 - 136 pagineil dibattito in Israele sulle espulsioni dei palestinesi nel 1948-49 con saggi di Anita Shapira, storica israeliana, Ephraim Kleiman, intellettuale israeliano, che nel 48 era un giovane soldato, e la prefazione di Pierre Vidal-Naquet, scritta poco prima di morire.
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Redazione Una Città
il mutualismo di ieri e di oggi - il dilemma: cittadini o utenti? - le "dame" nelle corsie d'ospedale - il diritto all'autobiografia - il malato cittadino - quella palestra dove giovani delinquenti son diventati campioni... - il circuito virtuoso del recupero delle rimanenze dei grandi magazzini - parlare della malattia non guarisce ma fa bene - quel paternalismo fatale dell'istituzione verso le donne in difficoltà - la libertà che è nelle relazioni, nel legame - aprire dei bar invece che dei centri di salute mentale? - e poi le storie di ieri che ancora, forse, ci possono insegnare qualcosa...
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Almanacco delle buone pratiche di cittadinanza (n. 2)
Ed. Una Città, 2007 - 288 pagineil mutualismo di ieri e di oggi - il dilemma: cittadini o utenti? - le "dame" nelle corsie d'ospedale - il diritto all'autobiografia - il malato cittadino - quella palestra dove giovani delinquenti son diventati campioni... - il circuito virtuoso del recupero delle rimanenze dei grandi magazzini - parlare della malattia non guarisce ma fa bene - quel paternalismo fatale dell'istituzione verso le donne in difficoltà - la libertà che è nelle relazioni, nel legame - aprire dei bar invece che dei centri di salute mentale? - e poi le storie di ieri che ancora, forse, ci possono insegnare qualcosa...
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redazione Una Città
Dal maestro di strada napoletano che si ostina a voler recuperare all’obbligo scolastico quel ragazzo che tirò una sedia all’insegnante al volontario cattolico veneto che per trovar casa agli immigrati dal nulla ha tirato su un’impresa sociale enorme; dagli incaricati del comune di Torino che cercano di coinvolgere i cittadini nella scelta del luogo dove localizzare l’inceneritore indesiderato al medico che da vent’anni si batte per le cure palliative e per far uscire l’Italia dagli ultimi posti al mondo per uso sanitario di morfina... E’ l’Italia delle “buone pratiche”, quella che non rivendica solamente, ma che nel quotidiano “già fa”, che nel quartiere, a scuola, sul luogo di lavoro si impegna a risolvere problemi sempre più complessi chiamando alla partecipazione i cittadini. Un’altra Italia, quella che “fa da sé ma non per sé”, che quasi mai viene raccontata dai giornali e dalle televisioni, che non trova udienza, spesso, presso la “grande politica”...
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Almanacco delle buone pratiche di cittadinanza (n. 1)
Ed. Una Città, 2004 - 418 pagineDal maestro di strada napoletano che si ostina a voler recuperare all’obbligo scolastico quel ragazzo che tirò una sedia all’insegnante al volontario cattolico veneto che per trovar casa agli immigrati dal nulla ha tirato su un’impresa sociale enorme; dagli incaricati del comune di Torino che cercano di coinvolgere i cittadini nella scelta del luogo dove localizzare l’inceneritore indesiderato al medico che da vent’anni si batte per le cure palliative e per far uscire l’Italia dagli ultimi posti al mondo per uso sanitario di morfina... E’ l’Italia delle “buone pratiche”, quella che non rivendica solamente, ma che nel quotidiano “già fa”, che nel quartiere, a scuola, sul luogo di lavoro si impegna a risolvere problemi sempre più complessi chiamando alla partecipazione i cittadini. Un’altra Italia, quella che “fa da sé ma non per sé”, che quasi mai viene raccontata dai giornali e dalle televisioni, che non trova udienza, spesso, presso la “grande politica”...
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Camaldoli e la guerra in Appennino
Popolazioni, Alleati, e resistenza sulla Linea Gotica (1943-1945) Ed. Una città, 2015 - 136 paginePresentazione di Roberto Balzani.
Relazioni di Luigi Lotti, Ugo Fossa, Marcello Flores, Ennio Bonali, Oscar Bandini, Michael John Benjamin Todhunter, Costanza Brezzi, Alessandro Brezzi
a cura di Oscar Bandini, Ennio Bonali, Ugo Fossa
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Irena Grudzinska-Gross, Gregory Sumner, Wojciech Karpinski, Ugo Berti, Pietro Adamo, Gino Bianco, Enzo Golino
Scritti in onore di Nicola Chiaromonte.
Irena Grudzinska-Gross, Gregory Sumner, Wojciech Karpinski, Ugo Berti, Pietro Adamo, Gino Bianco, Enzo Golino ricordano Nicola Chiaromonte.
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Cosa rimane (esaurito)
Quaderni dell'altra tradizione (n. 3) Ed. Una Città, 2006 - 80 pagineScritti in onore di Nicola Chiaromonte.
Irena Grudzinska-Gross, Gregory Sumner, Wojciech Karpinski, Ugo Berti, Pietro Adamo, Gino Bianco, Enzo Golino ricordano Nicola Chiaromonte.
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Nicola Chiaromonte
il primo fascicolo de “l'altra tradizione” dedicato a Nicola Chiaromonte nel trentennale della morte.
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Dedicato a Nicola Chiaromonte
Quaderni dell'altra tradizione (n. 1) Ed. Una Città, 2002 - 0 pagineil primo fascicolo de “l'altra tradizione” dedicato a Nicola Chiaromonte nel trentennale della morte.
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A cura di Asher Salah, Francesco Papafava, Barbara Bertoncin
Interviste a Sami Adwan, Joseph Algazy, Shulamit Aloni, Dan Bar-On, Piero Cividalli, Ruth Dayan, Rima Essa, Eyal Gross, Jeff Halper, Hashem Hussein, Ephrain Kleiman, Adi Ophir, Yigal Shohat, Dov Tamari, Michael Tarazi, Shulim Vogelmann, Jamal Zahalka, David Bidussa, Wlodek Goldkorn.
prefazione di Adriano Sofri.
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La bandiera nera
da Israele le parole di chi non si rassegna all’idea che i due popoli non possano convivere in pace e nel rispetto reciproco Ed. Una Città, 2002 - 192 pagineInterviste a Sami Adwan, Joseph Algazy, Shulamit Aloni, Dan Bar-On, Piero Cividalli, Ruth Dayan, Rima Essa, Eyal Gross, Jeff Halper, Hashem Hussein, Ephrain Kleiman, Adi Ophir, Yigal Shohat, Dov Tamari, Michael Tarazi, Shulim Vogelmann, Jamal Zahalka, David Bidussa, Wlodek Goldkorn.
prefazione di Adriano Sofri.
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Redazione Una Città
Franco De Courten, Soheib Bencheikh, Jean-Pierre Henry, Abdesselam Cheddadi, Latifa Lakhdar, Nadia Alit Zai, Gianni Sofri.
Interventi e relazioni al convegno di Riccione (11 ottobre 2002)
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La luce nella nostra stanza
Islam e democrazia Ed. Una Città, 2003 - 96 pagineFranco De Courten, Soheib Bencheikh, Jean-Pierre Henry, Abdesselam Cheddadi, Latifa Lakhdar, Nadia Alit Zai, Gianni Sofri.
Interventi e relazioni al convegno di Riccione (11 ottobre 2002)
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Pietro Adamo, Luca Baccelli, Nico Berti, Pino Ferraris, Guido Montani, Pier Paolo Poggio, Gianni Sofri, Nadia Urbinati
Pietro Adamo, Luca Baccelli, Nico Berti, Pino Ferraris, Guido Montani, Pier Paolo Poggio, Gianni Sofri, Nadia Urbinati
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La sinistra e le due libertà
Quaderni dell'altra tradizione (n. 2) Ed. Una Città, 2004 - 96 paginePietro Adamo, Luca Baccelli, Nico Berti, Pino Ferraris, Guido Montani, Pier Paolo Poggio, Gianni Sofri, Nadia Urbinati
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a cura di Barbara Bertoncin e Patrizia Betti
Una raccolta di interviste a israeliani e palestinesi che hanno avuto un familiare ucciso e che militano insieme nell'associazione pacifista Parents' Circle - Families Forum.
Interviste a Ali Abu Awad, Roni Hirshenson, Aziz Abu Sarah, Aaron Barnea, Rami Elhanan, Yigal e Tsurit Sarig, Naeem Itmazeh, Yaacov Guterman
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Per mano
Per mano dell'altro. Per mano con l'altro Ed. Una Città, 2005 - 96 pagineUna raccolta di interviste a israeliani e palestinesi che hanno avuto un familiare ucciso e che militano insieme nell'associazione pacifista Parents' Circle - Families Forum.
Interviste a Ali Abu Awad, Roni Hirshenson, Aziz Abu Sarah, Aaron Barnea, Rami Elhanan, Yigal e Tsurit Sarig, Naeem Itmazeh, Yaacov Guterman
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redazione Una Città
Foto di Fausto Fabbri. Introduzione di Vjosa Dobruna e Natasa Kandic. Testi tratti da un'intervista a Venera Pajova
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Tornare (esaurito)
Kosovo 1999 Ed. Una Città, 2000 - 0 pagineFoto di Fausto Fabbri. Introduzione di Vjosa Dobruna e Natasa Kandic. Testi tratti da un'intervista a Venera Pajova
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Redazione Una Città
Interventi di Eyad El Sarraj, Sari Hanafi, Ruba Sali, Munther Dajani, Walid Mustafa. Intervista e Areen Hawari, Sami Adwan, Sandi Hilal.
Interventi e relazioni al convegno di Riccione (18 ottobre 2003)
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Undefined
Palestinesi e democrazia Ed. Una Città, 2004 - 96 pagineInterventi di Eyad El Sarraj, Sari Hanafi, Ruba Sali, Munther Dajani, Walid Mustafa. Intervista e Areen Hawari, Sami Adwan, Sandi Hilal.
Interventi e relazioni al convegno di Riccione (18 ottobre 2003)
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