Gabriele Giunchi, Sergio Sinigaglia (a cura di), AA. VV.
Il mattino ha i piedi scalzi
Scritti di lotta politica e impegno civile
Ed. Una città, 2019
248 pagine
Scritti di Gabriele Giunchi, scomparso prematuramente nel luglio 2018, e testi in suo ricordo degli amici di sempre.
Scritti di Gabriele Giunchi, scomparso prematuramente nel luglio 2018, e testi in suo ricordo degli amici di sempre.
«Mi chiamo Gabriele Giunchi, sono romagnolo d’origine.
Sono cresciuto nella militanza politica dell’estrema sinistra, con passione e fiducia.
Tramontato l’orizzonte degli ideali, ho mantenuto la voglia di insistere a vivere la vita pienamente.
Nel 1982 ho dato vita con Franco Morpurgo e Gabriele Baldini al Circolo degli Occhi dolci.
Abbiamo giocato con la città per cinque anni. Poi mi sono occupato d’altro.
Ho imparato a suonare il violino e ho letto finalmente la buona letteratura.
Ho fondato un’associazione interetnica.
Sono diventato genitore.
Mi occupo di scuola, politica, cultura, associazionismo, filosofia, ecc.
Più avanti vedrò...».
«Sono un avanzato; come il pane di ieri,
ma anche nel senso che sono andato avanti».