Una Città58 / 1997
Aprile


In ECONOMIA DOMESTICA Marinella Fiume, sindaca di Fiumefreddo, Catania, ci spiega perché tante donne sono state elette sindache in Sicilia e ci racconta di come il suo lavoro si svolga fra una cura minuta, caso per caso, dei problemi anche personali dei singoli e le battaglie sui grandi problemi della tutela ambientale e della disoccupazione. In seconda e terza.
LA CASA, UN NEGOZIO... sono le cose che con le rimesse degli emigranti tanti albanesi si erano riusciti a comprare prima che lo sfacelo delle finanziarie travolgesse tutto. Di questo e delle responsabilità gravissime di Berisha e della nostra diplomazia che l'ha appoggiato ci parlano, in quarta e quinta, Tonino Perna e Tritan Myftiu.
QUELLE CANTINE DI SARAJEVO è l’intervista che Adriano Sofri ha rilasciato in carcere a un redattore di Svijet, settimanale di Sarajevo: si racconta di quanto l'aver vissuto l'inferno di Sarajevo e l'affetto ricevuto da tanti suoi abitanti lo aiuti ad affrontare quel carcere in cui, del tutto ingiustamente, è costretto. In sesta e settima, insieme a una lettera del poeta Nikola Krstic.
LA TENEREZZA PER L'ULTIMOGENITO è la nuova intervista di Emmanuel Todd, questa volta sulla famiglia ebraica, una famiglia-stirpe che privilegia il primogenito maschio ma in cui, poi, si predilige il più debole, l'ultimogenito. E poi: perché nella Francia universalista la cultura ebraica tiene, mentre negli Stati Uniti, ferocemente differenzialisti e dove esiste una forte comunità ebraica, l'ebreo è totalmente assimilato? In ottava e nona.
LE STRADE DEL LIBRO e LE STRADE DEL LAVORO sono interviste a gruppi di giovani napoletani, agli uni sulla loro iniziazione alle letture, agli altri sulla loro esperienza di emigrazione in Emilia. In decima e undicesima.
UN'EUGENETICA DEL DESIDERIO è l'intervista in cui Gianna Milano ci mette in guardia dalla tendenza a stringere il nesso fra comportamenti e geni, dai rischi di una terapia germinale che coinvolge le generazioni future, da una cultura della libera scelta nelle scelte genetiche. In dodicesima e tredicesima insieme a ADULTI IMPERFETTI, un intervento di Mattia Morretta.
ALTAFINI, IL 56 E GLI URLATORI è l'intervista in cui Guido Crainz ci racconta degli anni 50 e 60, gli anni di sconvolgimenti sociali epocali, di una stampa dedita all'inchiesta sociale, dell'antifascismo di giovani insofferenti, della mancata reazione comunista al 56 e del casellario giudiziario centrale che non aveva mai smesso di funzionare. In quattordicesima e quindicesima.
PRESO è il racconto, in ultima, di Vacha, giovane ceceno, capitato nelle maglie della feroce repressione russa e vivo per caso.
Intervento di Toni Capuozzo.
In copertina, Tirana.