Una Città n° 56 / 1997
Febbraio
INGIUSTIZIA! Adriano Sofri, nostro collaboratore e carissimo amico, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani sono stati condannati in via definitiva a 22 anni di carcere per l'omicidio Calabresi dopo una vera e propria persecuzione giudiziaria durata più di 8 anni. E' uno scandalo che ci fa disperare della giustizia italiana. Ci batteremo perché venga riconosciuta la loro innocenza e perché divenga impossibile che uomini innocenti debbano finire i loro giorni in carcere sulla base delle dichiarazioni interessate e contraddittorie di un delatore e del cosiddetto libero convincimento dei giudici. In realtà, più che mai questi, inquirenti e giudicanti insieme, hanno dimostrato di agire uniti da vincoli di solidarietà corporativa. In seconda e in terza, l'intervento di Marco Boato e l'intervista a Giovanni Palombarini insieme a lettere da Sarajevo e Grozny dove la notizia dell'arresto di Adriano Sofri ha diffuso grande sconforto fra i suoi tantissimi amici.
IL COLORE DELLA PIETRA è l'intervista in cui Vincenzo Starinieri ci spiega come la diffusione di una cultura della manutenzione e l'ormai consolidata idea che le pietre vivano in stretta connessione con l'ambiente circostante potrebbe portare tanti giovani ad appassionarsi al lavoro da muratore. In quarta e quinta.
LA FORMAZIONE CHE NON SI DA' è quella professionale, sistematicamente ignorata dai governanti italiani. Sul perché risponde Giuseppe Farias. In sesta e settima, insieme al ritratto di Antonio P., giovane aspirante camorrista.
IL LAVORO CHE DISTRUGGE socialità è quello dell'economia globalizzata post-fordista, nella quale il sogno della crescita illimitata è tramontato. L'intervista a Marco Revelli è in ottava e nona.
In PARLARE DUE LINGUE (I), (II) e (III) una professoressa e due suoi studenti altoatesini, uno tedesco e l'altro italiano, ci raccontano le gravi difficoltà del bilinguismo. In decima e undicesima.
LO STATO E IL MESSIA è l'intervista a Emanuele Ottolenghi, giovane ebreo italiano che vive in Israele, sulla situazione di un paese dove la sinistra operaia da sempre si identifica con il potere e la destra con la protesta dei reietti.
In dodicesima e tredicesima insieme a LO STATO ECOLOGICO, intervista ad Ana Misurovic, ministra dell’ambiente del Montenegro.
Ne IL DATO NATURALE Pierre-André Taguieff ci spiega come sia del tutto sbagliata l'identificazione fra nazismo ed eugenetica. Il progetto filantropico di riduzione della sofferenza nel mondo ha albergato per tanti decenni a sinistra. L'assurdo anatema naturalista della Chiesa cattolica. In quattordicesima e quindicesima.
QUELLA CLASSE DEL BERCHET è quella, in ultima, in cui Pigi Bernareggi, negli anni 60, incontrò don Giussani. Da lì nacque Gioventù Studentesca.
UN RAGAZZO, IL PADRE, IL SISTEMA, intervento di Ciro.
In copertina: Pisa, carcere Don Bosco.