Una Città201 / 2013
Marzo


IN COPERTINA, Aleppo, Siria.
COMUNITA’ DI FAMIGLIE. Al Marlborough Family Center di Londra, da trent’anni si aiutano i ragazzini segnalati dalle scuole, e i loro genitori, facendoli incontrare con altre famiglie in difficoltà, nella convinzione, confermata dall’esperienza, che le soluzioni più efficaci nascono proprio nello scambio, e nel confronto tra chi condivide gli stessi problemi in un’ottica di mutuo aiuto; l’importanza, per spezzare dinamiche consolidate, di far parlare i bambini con genitori diversi dai propri e viceversa; il problema di una cultura che tende a patologizzare e quindi a curare con farmaci comportamenti a loro modo razionali. Intervista a Brenda McHugh e Neil Dawson (da pag. 3 a pag. 6).
IL RISARCIMENTO. L’incredibile aumento dei contenziosi legali tra cittadini e sanitari a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni sta portando a effetti inattesi e quasi tutti negativi: il costo della diagnostica e dei farmaci prescritti in chiave "difensiva” ha raggiunto i dieci miliardi e i medici rischiano di doversi preoccupare più del pericolo di una richiesta di risarcimento che del vero bene del paziente; aziende ospedaliere che non trovano più assicurazioni disponibili a coprire il rischio sanitario, magistrati che valutano fatti scientifici con giudizi etici; l’impulso alla richiesta del risarcimento, indice anche di una cultura che non sa più accettare che le cose possano andare male. Intervista a Riccardo Zoja (da pag. 7 a pag. 11).
IL TEAM E IL TEMPO. Nel 1997 la sede tedesca di una multinazionale che produce sensori industriali di misurazione ha sottoscritto un accordo aziendale in cui la flessibilità necessaria all’azienda viene scambiata con una pari flessibilità concessa ai lavoratori, che possono autogestirsi i tempi di vita e di lavoro all’interno del proprio team; le difficoltà di introdurre un’analoga flessibilità in Italia, dove i lavoratori hanno come prima preoccupazione quella di arrivare a fine mese e manca completamente una cultura del lavoro improntata all’autonomia, anche per colpa delle aziende. Un forum tra Luciano Pero e Anna Ponzellini, sociologi del lavoro, Kurt Dittrich, il sindacalista relatore del contratto tedesco, Gianfranco Migliarotti, responsabile del personale della sede italiana, Giovanni Filosa e Roberto Comotti, della Rsu (da pag. 12 a pag. 15).
LAVORI NECESSARI. Un appunto di Francesco Ciafaloni sui rischi di ammortizzatori che diventano eterni, sui lavori utili e sui lavori necessari (pag. 16).
CATTIVI PER SEMPRE. Gli ergastolani ostativi sono i detenuti che, condannati per alcuni specifici reati, non avendo collaborato con la giustizia, non possono usufruire dei consueti benefici concessi a tutti gli altri; per loro il fine pena è davvero mai; la voglia e il bisogno che la propria storia non muoia nell’indistinto, che si scontra con una diffusa resistenza a riconoscere l’umanità anche in chi ha sbagliato. Intervista a Francesca De Carolis (da pag. 17 a pag. 21).
"FUGA DEI CERVELLI”: O NON C’E’ O NON SI VEDE. Massimo Livi Bacci, alla luce dei dati disponibili, mette in discussione, intanto il concetto di "fuga”, ma anche l’immagine per cui ci sarebbe un numero rilevante di giovani talentuosi che lasciano il nostro paese (pag. 22).
Nelle centrali, il quartiere Garibaldi, Milano, al centro di uno straordinario intervento di riqualificazione urbana.
A COOPERARE SI IMPARA. Un appunto di Alessandro Cavalli sul possibile ruolo della scuola, ma anche della musica e dello sport, nel promuovere lo spirito cooperativo, che la natura predispone, ma poi va imparato (pag. 26).
LE STOLPERSTEINE. Le "pietre di inciampo”, piccole targhe di ottone incastonate sui marciapiedi, per ricordare che in quella casa un tempo ci abitava un ebreo che fu deportato e non tornò più, si stanno diffondendo in tutta la Germania e anche in Europa; la lotta perché non venga abbattuta la sede della Gestapo di Stoccarda. Intervista a Harald Stingele (da pag. 27 a pag. 30).
IL PRIORE E LA COMUNITA’. Qual è il significato e quali le ripercussioni del gesto delle dimissioni? Ci sarà un ripensamento del ministero petrino in un periodo di perdita di credibilità della Chiesa? È ancora attuale il Vaticano II? Cosa ha voluto dirci Benedetto XVI con le sue ultime parole da papa? Rispondono don Alessandro Barban, Daniele Garota, Agostino Giovagnoli, Stella Morra (da pag. 31 a pag. 36).
I COMUNI! L’incontro, decisivo per Gaetano Salvemini, coi testi di Cattaneo, e l’adesione entusiasta a un federalismo incentrato sui comuni, che non solo permetteva di rileggere la storia dell’Unità d’Italia, non solo tracciava una via per la redenzione del Mezzogiorno, ma fondava una vera e propria teorica della libertà e un metodo per leggere la realtà. Intervista a Carlo Lacaita (da pag. 37 a pag. 39).
LE TENEBRE DI ALEPPO. Gianluca Solera, di ritorno dalla Siria, ci parla dei giovani uomini e delle giovani donne alle prese con la ricostruzione delle aree liberate, sotto gli attacchi del regime e le minacce dei fondamentalisti (pag. 40-41).
LETTERA DALLA CINA. Ilaria Maria Sala ci parla dell’idea, per molti poco credibile, di eliminare i campi di rieducazione cinesi (pag. 43).
LETTERA DALL’INGHILTERRA. Belona Greenwood ci parla di marzo, il mese della Festa della mamma e della donna, e della strada ancora da fare per arrivare alla parità (pag. 46).
LA VISITA è alla tomba di Buenaventura Durruti, sindacalista e anarchico spagnolo.
APPUNTI DI UN MESE. Si parla della riforma sanitaria nel Regno Unito, della legge per la morte dignitosa in Oregon, dell’incubo dei batteri resistenti agli antibiotici, dei medici greci che lasciano il Paese, di un rabbino israeliano dalla parte dei palestinesi, dei rischi della "nuvola”, di stipendi tedeschi, delle elezioni e della sindrome del 65%, del Papa, di Pd e federalismo, di carcere, eccetera eccetera (da pag. 42 a pag. 47).
UN VIAGGIO IN TRENO. "lo ero proprio convinto che quel Piemontese, il quale ci chiamava ‘barbari’, ci rubava i nostri quattrini. Perché avevo questa convinzione? Chi me lo aveva detto?”; per il "reprint” dell’ultima pubblichiamo un pezzo di Gaetano Salvemini sul federalismo e la questione meridionale, uscito su "Critica Sociale” nel 1900.