Una Città n° 208 / 2013
Dicembre
LA COPERTINA, dal Sudafrica, è dedicata a Nelson Mandela.
IL POTERE PENALE. Una magistratura sempre più tesa a risolvere inadempienze, spesso reali, dell’amministrazione e della politica, intervenendo direttamente; un ruolo svolto da soggetti che si autoinvestono di grandi responsabilità senza aver ricevuto alcuna legittimazione democratica; la palese incompatibilità tra codice accusatorio e obbligatorietà dell’azione penale. Intervista a Gaetano Insolera (da pag. 3 a pag. 6).
LA PAGELLA IN PDF. Una scuola del piacentino da un anno ha deciso di dimezzare i costi dei libri scolastici e in cambio ha chiesto ai genitori di dotare i figli di un tablet; uno strumento versatile che impone uno stile di insegnamento diverso e anche un ripensamento degli spazi; l’importanza di un corpo insegnante affiatato e di una vera scuola di comunità. Intervista a Daniele Barca, Angelo Bardini e Giusy Vallisa (da pag. 7 a pag. 11).
IL MASTER DELLA MATERNITA’. Di ritorno da un’esperienza all’estero, la crescente insofferenza per un modo di lavorare "vecchio”, con ritmi e orari rigidi, che diventa del tutto insostenibile all’arrivo di un figlio; la voglia di sperimentare qualcosa di diverso in prima persona, l’idea di uno spazio di co-working pensato soprattutto per le donne e dotato di co-baby; la sfida di far della maternità un momento di formazione. Intervista a Riccarda Zezza (da pag. 12 a pag. 15).
HIGH PERFORMANCE WORK PRACTICES. Coinvolgimento dei lavoratori, flessibilità degli orari, formazione, lavoro in squadra, incentivi, welfare aziendale: laddove i lavoratori sono disposti a scambiare più autonomia con più responsabilità, il management sa delegare e le Rsu non si sentono minacciate, non solo si lavora meglio, ma la produttività aumenta e i costi diminuiscono, condizioni fondamentali per essere competitivi nel mercato globale. Luciano Pero e Anna Ponzellini analizzano alcuni casi di studio ( da pag. 16 a pag. 21).
LA STORIA DI BILJANA. Mandata al nord con lo stipendio di impiegata ad aprire la nuova sede di un’azienda che opera in ambito sanitario; un lavoro svolto con passione, dedizione e anche soddisfazione che però stenta a trovare un corrispettivo nello stipendio, lo stress che aumenta, il neolaureato che, di punto in bianco, arriva e la demansiona, il mobbing... Per "appunti di lavoro”, la storia di Biljana, di Massimo Tirelli (pag. 22).
TOTALLY LOST. Nelle "centrali” immagini tratte da una mostra fotografica, a cura di Spazi Indecisi.
SI INTITOLAVA "PROTESTO”. Un’infanzia movimentata, resa più lieve da una straordinaria passione per i libri trasmessa dalla madre; l’esperimento dei "ratas pelosas”, in cui dei giovanissimi brasiliani fecero della narrativa un’arma di resistenza alla dittatura; i migranti scrittori e gli scrittori migranti: un autentico patrimonio di cui il nostro paese non si è nemmeno accorto. Intervista a Julio Monteiro Martins (da pag. 27 a pag. 29).
UN PENSATORE LIBERO. Ezio Tarantelli, un gran lavoratore, un educatore che sapeva combinare gioco, inventiva e disciplina; il protocollo Lama-Agnelli del ‘75 sulla scala mobile e la sua previsione sul pericolo di inflazione; il duello fra Craxi, Berlinguer e la Cgil e la decisione delle Brigate Rosse di inserirsi in quel clima di scontro; un uomo ponte fra varie istituzioni. Intervista a Luca Tarantelli (pag. 30-31).
LA GROTTA DI PAROS. Due persone, Nicola Chiaromonte e Melanie von Nagel, suora di clausura, che hanno conosciuto l’esilio, segnate entrambe dalle vicende della storia, entrambe "isolate” anche se per scelte diverse, ma appassionate del mondo e dell’uomo, si incontrano e insieme cercano la verità, scrivendosi, per anni, tre volte alla settimana... Pubblichiamo una parte dell’introduzione di Cesare Panizza a Fra me e te la verità, il volume che raccoglie 103 lettere di Nicola Chiaromonte a Melanie von Nagel (da pag. 32 a pag. 37).
LETTERE. Mario Trudu, ergastolano ostativo, cioè senza alcuna speranza di uscire, mai, fa una modesta proposta ai politici; Belona Greenwood, da Norwich, Inghilterra, ci manda un racconto di Natale e ci spiega perché negli ospedali del Regno Unito è più facile morire nel weekend che durante la settimana.
LA SVOLTA DELLA CINA. Per la rubrica "neodemos”, Steve S. Morgan racconta i controversi effetti della decisione del comitato centrale del Partito comunista cinese di porre fine alla politica del figlio unico.
LA VISITA è alla tomba di Clemente Rebora. Iniziamo a ricordare il centenario della Prima guerra mondiale con il suo "Viatico”.
APPUNTI DI UN MESE. Si parla del destino del libro nell’era digitale; della maestra Myriam e del metodo delle "scuole nuove” che in Colombia ha fatto sì che le scuole di campagna vadano meglio di quelle di città; di donne senza figli; di una tavola rotonda del 1958 sul caso Pasternak, delle email a cui in Francia le istituzioni rispondono tempestivamente e qui no; di carcere; delle nove massime garantiste proposte da Luigi Ferrajoli che ha ricordato, tra l’altro, che giurisprudenza vuol dire "prudenza” nel giudizio; eccetera eccetera (da pag. 38 a pag. 45).
L’OSPIZIO DEGLI INVALIDI. "Ma il resto dell’anno i due bambini si recavano nell’Ospizio degli Invalidi di Kouba, dove la madre di Pierre, dopo aver lasciato l’impiego alle poste, era capo-guardarobiera. Kouba era il nome d’una collina a oriente di Algeri, a un capolinea tramviario...”; per il "reprint” pubblichiamo un racconto di Albert Camus uscito su "Tempo presente” nel 1964.