Una Città204 / 2013
Giugno-Luglio


LA COPERTINA è dedicata agli attivisti di Voice che in Virginia si battono per risolvere, fra gli altri, i problemi delle case pignorate ai proprietari che non possono più pagare il mutuo.
IL CONTRATTO. Negli ultimi trent’anni, grazie ai progressi della medicina e anche allo "spreco” delle analisi, l’aspettativa di vita è passata da circa 70 anni a 85 e però nel frattempo il rapporto tra medici ormai costretti a preoccuparsi costantemente della possibilità di essere denunciati e pazienti ormai convinti che ogni sviluppo infausto abbia una causa dolosa, è andato incrinandosi forse irrimediabilmente. Intervista a Paolo Stanzione (da pag. 3 a pag. 6).
ONE TO ONES. Voice è una delle decine di associazioni che costituiscono l’Industrial Areas Foundation, la fondazione americana creata nel 1940 da Saul Alinsky, il leggendario inventore del community organizing, per Maritain uno dei tre più grandi rivoluzionari della storia; la forza della relazione, dell’assunzione di responsabilità, della padronanza del proprio impegno, del valore del far da sé insieme agli altri; la lotta contro i pignoramenti della prime case. Reportage di Diego Galli (da pag. 7 a pag. 9).
QUELL’ANNO. Un bambino felice, poi adolescente severo, un talento che a diciassette anni lo porta a Londra con una borsa di studio e poi il primo, strano, episodio di dissociazione, che però sembra rientrare; la pittura, gli amici, i viaggi, il buon rapporto con la madre e le cose che sembrano andar per il meglio... Intervista a Francesca Caminoli (da pag. 10 a pag. 14).
IL LAVORATORE AGGIUNTIVO. Il problema, con il perdurare della crisi, di una perdita di posti di lavoro che si cumula; una struttura, quella del mercato del lavoro del Veneto, che a fronte di tante chiusure e ridimensionamenti, ha visto anche 20.000 imprese crescere; il rischio che gli ammortizzatori diventino un fattore di inerzia e gli equivoci sulle politiche attive. Intervista a Bruno Anastasia (da pag. 16 a pag. 18).
CERCARSI IL LAVORO. Per un sindacato abituato a tutelare in primo luogo il reddito, e quindi le politiche passive, la difficoltà, soprattutto culturale, di entrare nella logica delle politiche attive che implicano che il lavoratore, certo accompagnato, si metta in moto in prima persona; i limiti e le potenzialità dello strumento della "dote” di riqualificazione. Uno scambio tra Claudio Negro, sindacalista Uil, e Sergio Bevilacqua (da pag. 19 a pag. 22).
L’ORCHESTRA. L’idea di fare educazione musicale a ragazzi disabili puntando in alto, nella convinzione che è nella musica di qualità, e non nel battere le mani e suonare canzoncine, che questi ragazzi possono trovare un varco per esprimersi; ragazzi autistici che cantano nel coro e l’incredibile risultato collaterale dell’handicappato che va a fare volontariato in ospedale. Intervista a Marco Sciamarella (da pag. 23 a pag. 26).
La riforma dell’immigrazione negli USA sta per arrivare alla discussione al Senato Usa; l’ultima riforma è del lontano 1965, quando vennero abolite le di­scriminazioni che osta­colavano l’immigrazione di non europei; sono undici milioni gli irregolari che aspettano... di Steve S. Morgan, per neodemos (pag. 27).
IOHOLEPROVE.COM. L’intolleranza verso chiunque non sia musulmano, bianco, maschio, eterosessuale; il tentativo di islamizzare, passo dopo passo, e a cominciare dal bando dell’alcool, tutta la società; le violenze della polizia e l’esautoramento dell’esercito, da sempre baluardo di laicità; la resistenza dei giovani turchi, in rete per tutta l’Europa. Interviste a Hakan Ylmaz, Semih Senel, Arda Kaya (da pag. 28 a pag. 31).
LA SUA IDEA DI LIBERTA’. Rosa Luxemburg continua a parlare ad ogni tipo di militante radicale, perché è un caposaldo di quella "cultura sotterranea”, socialista libertaria, alternativa sia all’autoritarismo comunista che alla tecnocrazia socialista; grande fautrice dello "strumento” dello sciopero generale, come avrebbe giudicato la Luxemburg i movimenti "occupy” e le primavere arabe? Intervista a Stephen Bronner (da pag. 32 a pag. 35).
I TRAM DI BARCELLONA. La ricorrente, e cronica, necessità, per l’anarchismo, di attualizzarsi; l’esperienza di Barcellona, dove "la libera sperimentazione”, cardine della visione anarchica del futuro, non funzionò; l’esperienza della rivista di Giovanna Berneri e Cesare Zaccaria, anarchici eterodossi, cresciuti, la prima, negli ambienti salveminiani fiorentini, il secondo negli ambienti liberali e crociani napoletani, che voleva ascoltare tutte le voci libertarie e contribuire a una nuova costituente socialista; intervento di Pietro Adamo (da pag. 36 a pag. 40).
APPUNTI DI UN MESE. Si parla di tasse e regimi agevolati per i giovani, di super-insegnanti inglesi da paracadutare nelle scuole più difficili; della nuova vitalità dei quartieri di Algeri, dove aprono locali per giovani che stanno aperti fino a tardi; dei primari del Lazio, tanti quanti i posti letto; di Mohammed Assaf, il giovane cantante palestinese, residente nel campo profughi di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, salito agli onori della cronaca per aver vinto "the arab idol”, il talent show che spopola nel mondo arabo; e poi di carcere, eccetera eccetera (da pag. 41 a pag. 47).
LETTERE. Una pagina del diario di Pasquale de Feo, ergastolano ostativo. Dall’Inghilterra, Belona Greenwood ci parla dei libri umani e delle biblioteche viventi; Armando Vanotto, rappresentante nazionale dell’Associazione Italiana Esposti Amianto (Aiea), ci parla della situazione amianto in Italia.
MERCATO SENZA LAVORO. "Per discutere” la riflessione di Francesco Ciafaloni a partire dalla lettura di due libri "di area cislina” sul mercato del lavoro, il diritto allo studio e la straordinaria esperienza delle 150 ore (pag. 42).
LA FOTORICORDO è dedicata a Seveso, la cittadina divenuta famosa nel mondo per una delle peggiori catastrofi ambientali.
CATTANEO STORICO "Egli fu certo l’italiano meno pittoresco, meno sgargiante, più alieno dal tenebroso emotivo che seduceva Stendhal; il più renitente a congiure melodrammatiche, a spedizioni in istile di balletto del genere di quella tentata da Mazzini sulla Savoia, un realista avveduto...”. Per il "reprint” dell’ultima un pezzo di Lorenzo Giusso su Cattaneo, uscito sulla "Fiera Letteraria”.