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CONSERVATORE DREYFUSARDO
Intervista a Giovanni Tassani di Gianni Saporetti
Nel 1898, anno fatidico, quando a Parigi si inaugurava il metrò, comparivano le prime lampadine elettriche e le prime biciclette, si assisteva alla prima di Ubu Roi e della Bohème, la presa di coscienza di un diplomatico italiano di fronte alla persecuzione odiosa che si accaniva contro un ufficiale francese, ebreo alsaziano, che nelle ambasciate tedesca e italiana sapevano innocente. Il suo impegno a fianco di Zola. Intervista a Giovanni Tassani.
Una Città 70 / 1998
SPAGNA 36 PRAGA 68
Intervista a Jiri Pelikan di Lisa Foa, Mauro Martini
In Spagna la guerra fu tra democrazia e fascismo, per questo molti cecoslovacchi accorsero. Le responsabilità della sinistra francese. Il patto di Monaco spinse i cecoslovacchi verso i comunisti. La persecuzione stalinista contro i reduci. La fine della democrazia dopo la rottura titoista. Le premesse del 68 e l’incapacità di Dubcek di scegliere fra le uniche due alternative: rottura coi sovietici o via ungherese, alla Kadar. Intervista a Jiri Pelikan.
E DI COLPO ALESSANDRIA...
Intervista a Peter Kammerer di Franco Melandri
La vicinanza al mare e la possibilità di raggiungere in pochi giorni altre città e altre culture, fondamento dell’identità aperta e in continuo movimento dei greci. Lo straordinario Arsenale che fece la potenza di Venezia e della sua galera. Di fronte alla crisi della civiltà nordica, tecnica e calcolante, il Mediterraneo potrà dirci qualcosa. Il comunismo delle cose necessarie di cui parlava Pasolini. Intervista a Peter Kammerer.
Una Città 69 / 1998
IL VICINATO E IL POZZO
Intervista a Pietro Laureano di Katia Alesiano
A differenza delle grandi civiltà idrauliche, sviluppatesi accanto a ingenti risorse idriche, il cui sfruttamento, però, esigeva dispotismo e alla lunga produceva desertificazione, il modello oasi fa della cooperazione attorno alla scarsità d’acqua il perno della propria organizzazione sociale. I sassi di Matera. Intervista a Pietro Laureano.
LA STORIA DELL’EUCALIPTO
Intervista a Piero Bevilacqua di Gianni Saporetti
La totale rimozione della storia del territorio, delle straordinarie modificazioni operate, nel bene e nel male, dall’uomo. Una progettualità economica e sociale che ridia presidio alle colline e crei anche occupazione. Insegnare ai ragazzi a osservare il territorio in cui abitano, ad apprenderne la storia, vuol dire far crescere una cultura della libertà. Intervista a Piero Bevilacqua.
Una Città 68 / 1998
QUELL’OVALE BIANCO
Intervista a Pier Paolo Poggio di Franco Melandri
Il dibattito sull’obscina russa, la comunità rurale democratica, provocò divisioni, e scelte cariche di conseguenze, per tutta la sinistra, dal populismo alla socialdemocrazia, dall’anarchismo al marxismo. L’indifferenza totale, nella sinistra industrialista occidentale, per la tragedia dei contadini russi. La questione dell’antisemitismo dell’obscina. Intervista a Pier Paolo Poggio.
CHI RICORDA PIU’?
Intervista a Yves Ternon di Marco Bellini, Emanuela Fronza
Nella notte del 24 aprile 1915 prese avvio il genocidio degli armeni, un’operazione voluta da pochi "intellettuali" turchi, con la copertura del governo. Hitler citò gli armeni per ricordare l’impunità del genocidio, non per prefigurare quello ebraico, alla programmazione del quale, forse, ancora non pensava. Per armeni ed ebrei il contesto bellico fu fatale. Un genocidio esige, oltre all’intenzione criminale, un piano concertato. I nuovi gruppi criminali che possono sostituire lo stato nella realizzazione di un genocidio. Intervista a Yves Ternon.
Una Città 67 / 1998
LIMPIEZA DE SANGRE
Intervista a Anna Foa di Sergio Sinigaglia
L’accusa di deicidio nasce con l’idea di andare a riconquistare Gerusalemme. Le leggi spagnole sulla purezza, strappo gravissimo, ma tollerato, all’universalismo cristiano. Le conversioni forzate. L’orrore per ogni idea di emancipazione dell’ebreo, che minava l’unica convivenza possibile, quella servile. Intervista a Anna Foa.
IL CULTO DEGLI ANONIMI
Intervista a Stefano De Matteis di Katia Alesiano
Intervista a Stefano De Matteis.
Una Città 66 / 1998
CARNEVALE TRISTISSIMO
Intervista a Alain Brossat di Marco Bellini
Nel ’44, la rasatura pubblica di migliaia di "amanti degli occupanti", per lo più serve sole e isolate, fu il rito spietato, osceno e incruento per riaffermare la "razza" francese umiliata. Le donne furono il capro espiatorio che forse evitò alla Francia un’epurazione selvaggia. Il trauma silenzioso e rimosso da tutti di quella gogna. Intervista ad Alain Brossat.