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Una Città 52 / 1996
A SCUOLA DI FIDUCIA
Intervista a Cesare Moreno di Nicola Magliulo
L’eterna e inutile diatriba su indulgenza o severità, formazione professionale o bisogni educativi di fondo. I vuoti dei cuori, delle teste e delle tasche. Decentramento e autonomia e partecipazione degli insegnanti, viste con sospetto nella situazione autocratica e burocratica degli istituti, restano l’unica prospettiva. Un "salotto apprenditivo". Intervista a Cesare Moreno.

Una Città 47 / 1996
PROGETTI DI STRADA
Intervista a Gianfranco Bettin di Massimo Tesei
Operatori di strada fra le prostitute, mediatori culturali per extracomunitari, gruppi di quartiere per ragazzi disagiati che evadono la scuola per troppo benessere, campi nomadi. Il tentativo di una giunta di dare priorità al sociale. Intervista a Gianfranco Bettin.

LE FIRME
Intervista a Maria Tugnoli di Dolores David, Gianni Saporetti
Il giorno tremendo in cui vieni a sapere che stanno raccogliendo le firme contro di te. L’inizio di una lotta quotidiana ed estenuante per difendersi da spacciatori "marocchini", da cittadini che ormai ti detestano, dalla polizia che ti sospetta. Intervista a Maria Tugnoli.

Una Città 45 / 1995
ANDARSENE
Intervista a Tonino e Gennaro di Carla Melazzini
Intervista a Tonino e Gennaro.

Una Città 43 / 1995
MAESTRI DI STRADA
Intervista a Marco Rossi Doria, Cesare Moreno di Massimo Tesei
L’idea di distaccare in strada un maestro per recuperare alla scuola, insieme ad altri volontari, quei ragazzi che la disertano. Un’idea di scuola che allarghi al quartiere il suo spazio e all’intera giornata il suo tempo, una scuola né servizio né mera amministrazione, ma funzione della vita. Ritrovare con ragazzi e genitori le motivazioni per porsi dei limiti, per curarsi gli uni degli altri, per sentirsi utili alla città. Intervista a Marco Rossi Doria.

Una Città 42 / 1995
HANNO UCCISO IL LIBRAIO
Intervista a Magda Taroni di Giovanna Anceschi, Stefano Ricci, Gianni Saporetti
Innamorarsi da giovane di una città in cui i libri e la musica si mischiavano con l’Oriente, con la casbah e il deserto, in cui il mare, il clima, il cibo, tutto era magnifico, in cui brillava alto, dopo la sofferenza, il sole dell’avvenire. Una città da cui si fugge, dove il fascismo islamista scatena la violenza di giovani disoccupati contro donne, stranieri e intellettuali. Intervista a Magda Taroni.

Una Città 41 / 1995
SE DIO E’ UN ILLUSO
Intervista a Maurizio Maggiani di Franco Melandri, Gianni Saporetti
Il conservatorismo dei contadini dell’Apua e il sogno anarchico di un’umanità geneticamente diversa. Una cultura che crede nel Natale e non nella Pasqua, crede nei figli e diffida di una natura che porta disgrazie. Una cultura orale in cui la memoria è racconto e serve per dimenticare, non per ricordare dolori e rinfocolare la disperazione. Il fallimento di un maschio ormai sterile e la speranza che resta alle donne. Intervista a Maurizio Maggiani.

Una Città 40 / 1995
FARE BELLA UNA PIAZZA
Intervista a Don Cosimo Scordato di Giorgio Calderoni, Massimo Tesei
Un volontariato che riesca a portare le istituzioni dove non ci sono mai state. La lotta alla dispersione scolastica è lotta antimafia. Il degrado urbanistico, il richiamo della delinquenza, ma anche le grandi energie dei giovani. Riuscire a stare nei luoghi, a mettersi nei panni di ragazzi scippatori divenuti ormai spietati. Intervista a don Cosimo Scordato.

Una Città 39 / 1995
RIVEDERE IL PAVIMENTO
Intervista a Claudio Risso, Silvano Faroppa, Chiara Cane di Marco Bellini
Una delle fabbriche più moderne del mondo sommersa da fango, da sabbia, da detriti di ogni genere che in 25 giorni riprende la produzione. Un miracolo dell’abnegazione e cooperazione di migliaia di dipendenti e dirigenti, rimasto sconosciuto anche per la riservatezza della gente delle Langhe. Intervista a Claudio Risso, Silvano Faroppa, Chiara Cane.

UN PEZZETTO DI FUTURO
Intervista a Clara Sereni di Massimo Tesei
Guardare la sofferenza significa fare qualcosa. Un’abitudine alla condivisione che s’è persa. La capacità di attenzione in una città come Perugia. Associare le famiglie per costruire un futuro, non solo per mettere toppe al presente. Un centro diventato punto di ritrovo per i giovani. Intervista a Clara Sereni.