L’educazione del ragazzo inglese, allora come oggi, era considerata una questione molto più seria dell’educazione di sua sorella. I miei genitori, in particolare mio padre, discutevano la questione dell’istruzione dei miei fratelli come di qualcosa di reale importanza. Della mia istruzione e di quella di mia sorella non si parlava quasi per niente. Naturalmente frequentavamo una scuola femminile accuratamente selezionata, ma al di là del fatto che la direttrice era una gentildonna e che tutte le allieve erano ragazze della mia stessa classe, nessuno sembrava preoccupato. L’educazione di una ragazza a quel tempo sembrava avere come primo obiettivo l’arte di “far bella la casa”, presumibilmente per i girovaghi parenti di sesso maschile. Io mi scervellavo nel capire perché dovessi sottostare a un compito così specifico, far bella la casa per i miei fratelli. Tra di noi c’era un bellissimo rapporto di amicizia, ma a loro non fu mai indicato come dovere quello di far bella la casa per me. Perché no? Nessuno sembrava saperlo.
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Avevo quattordici anni quando andai alla mia prima assemblea per il diritto di voto. Un giorno, mentre tornavo da scuola, incontrai mia madre che si stava avviando per andare alla riunione e la pregai di portarmi con sé. Lei acconsentì... A incontro finito ero una consapevole e conclamata suffragista.
Emmeline Pankhurst
da Suffragette: la mia storia (1914)
La visita è alla tomba di Emmeline Pankhurst
in memoria
Una Città n° 304 / 2024 ottobre
Articolo di Emmeline Pankhurst
LA VISITA - EMMELINE PANKHURST
Archivio
Stavo finendo il liceo...
Una Città n° 295 / 2023 settembre
Realizzata da Gianni Saporetti, Massimo Tesei
Realizzata da Gianni Saporetti, Massimo Tesei
Mio padre era morto nel 1927 di cancro allo stomaco. Più tardi ci saremmo detti spesso che aveva avuto fortuna.
Nel 1933 io stavo finendo il liceo, l’era nazista stava iniziando. Di circa 20 alunni ero l’unica ebrea e fino ad allora ...
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Nel nome di Matteotti
Una Città n° 302 / 2024 giugno-luglio-agosto
“Si arriva a fatti di questa specie: una ragazza porta un garofano rosso; è privata violentemente del garofano; essa risponde con un doveroso schiaffo alla guancia del fascista: la questura si precipita ad arrestare la ragazza”.
Nel fra...
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Ricordo di Tonino Lucarelli (1945-1994)
Una Città n° 304 / 2024 ottobre
I. “Ho l’impressione di aver sempre pensato che sarei andato in mare. Altri sono andati a vivere in campagna, il mare è una gran campagna d’acqua. Fare il pescatore è stata una vera scoperta: la gente pensa che in mare non ...
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LA VISITA - CARLA LONZI
Una Città n° 299 / 2024 febbraio
"Così sono arrivata al femminismo che è stata la mia festa, qualcuna doveva ben cominciare, e la sensazione che mi portavo addosso che, o lo facevo io o nessuno mi avrebbe salvato, ha operato in modo che l’ho fatto io. Dovevo trov...
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LA VISITA: DANILO DOLCI
Una Città n° 303 / 2024 settembre
Allora che cosa fanno i pescatori che da anni reclamano giustizia e non riescono ad averla da chi dovrebbe darla: si ribellano? si mettono a tumultuare? rubano? commettono violenze?
Niente di tutto questo. Arriva Danilo in mezzo a loro e dice: “Voi...
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