23 giugno. Il sorpasso
Il numero dei cellulari sta superando quello degli esseri umani. L’annuncio è stato dato durante la sedicesima edizione dell’Evento annuale Ericsson, svoltosi nei giorni scorsi. Entro il 2016 i telefonini saranno 7,2 miliardi contro i 7 miliardi di esseri umani.
(zeusnews.it)

24 giugno. Il Ddt 50 anni dopo
A metà giugno, su "Le Monde”, Stéphane Foucart ha pubblicato un pezzo dal titolo piuttosto inquietante: "Ddt: pesticida di ieri, cancro di oggi”. Ricorda Foucart che nel 1962, la biologa americana Rachel Carson, con il suo libro "Primavera silenziosa”, mise in guardia l’opinione pubblica sui pericoli del para-diclorodifeniltricloroetano, più noto come Ddt. Ci vollero però altri quattro rapporti scientifici e dieci anni prima che l’insetticida fosse bandito. Purtroppo il capitolo non era affatto chiuso: a 50 anni di distanza, il "Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism” ha reso pubblico i risultati di uno studio condotto su 20.000 persone nate tra il 1959 e il 1967 da madri californiane, da cui risulta che le cinquantenni americane sarebbero state le più esposte al Ddt (già nell’utero delle loro madri) con il drammatico effetto che oggi sono sottoposte a un rischio quadruplo di contrarre un tumore al seno. (lemonde.fr)

25 giugno. In giornata
Chi fa acquisti online, oltre alle offerte, apprezza molto la consegna a domicilio, tanto più se è veloce. Amazon lo sa bene e infatti da anni ha introdotto il servizio Prime, che permette, con una piccola cifra annuale, di assicurarsi la consegna gratuita anche di oggetti di poco costo (senza cioè avere un limite minimo di spesa) nel giro di 24-48 ore. Il che, tra parentesi, toglie ogni inibizione agli acquisti compulsivi. Ora Amazon fa un passo ulteriore e, su Milano, offre la consegna "Sera”. Il servizio è un po’ caro (10 euro fissi più 4 euro per ogni articolo) e però permette di vedersi recapitare a casa -tra le 18 e le 21- l’oggetto desiderato (e acquistato) quello stesso giorno. Se poi è vero che da qualche tempo ad Amazon stanno riempiendo i magazzini vicino a casa nostra con le cose che, in base ai nostri acquisti, potremmo mettere nel nostro carrello, beh, vien da pensare che il giorno in cui penseremo a un oggetto che ci potrebbe servire e, alzando gli occhi, vedremo al cancello il corriere con un pacco in mano, forse non è così lontano.

6 luglio. Essere donna nell’Isis
Umm Sayyaf, catturata in Siria lo scorso maggio durante un raid americano in cui è rimasto ucciso il marito Abu, pezzo grosso del Califfato, sta contribuendo a far luce sul lato femminile di Daesh (o Isis). "Umm è un’anomalia”, dice Mia Bloom della Georgia State University, che studia il ruolo delle donne della Jihad. "Moglie tradizionale in senso islamista, ma con un discreto potere e una grande conoscenza dell’organizzazione”. Dai suoi interrogatori emerge il destino delle donne di Daesh. Si comincia dal rango di schiava sessuale, cui gli "uffici matrimoniali” affibbiano un marito da badare e a cui dare una prole. Di solito questo è quanto. Se però si trova in un territorio del Califfato, il marito si è fatto un nome e magari la donna è araba, potrà ambire alla polizia religiosa, dove vigilerà sull’osservanza delle altre; oppure potrà fare la spia. Ci sono anche le "reclutatrici”, che arruolano future mogli o miliziani. Per quelle che vogliono combattere invece non c’è speranza. Daesh non permette alle donne di impegnarsi in battaglia, neppure per fare le attentatrici suicide -cosa consentita invece da Al Qaeda, Al Shabab e Boko Haram. (thedailybeast.com)

7 luglio. La fine del golf
Quindici anni fa il golf era popolare. Aumentavano le iscrizioni ai club, le vendite delle mazze e gli ascolti delle gare in tv: tutti volevano essere come Tiger Woods, il cui declino a base di scandali sessuali ha preceduto quello dell’intero sport. Oggi tutti i dati sono in ribasso, tranne il numero di attrezzature usate in vendita su eBay. E così club storici degli Usa si stanno reinventando centri-benessere, in cui il golf è un optional e le strutture ricettive prendono il posto dei campi da gioco. Un’altra strategia mira a rendere il gioco più veloce, con meno buche ed equipaggiamento più economico; c’è anche chi lo ibrida coi videogame, come Topgolf, che negli Usa sta aprendo sale-giochi che sembrano bowling. "Difficile convincere un giovane squattrinato e con poco tempo libero a imbarcarsi in un’attività costosa in cui una sfida può durare sei ore”, ...[continua]

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