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LIBERAMENTE...
Intervista a Fabio Pedrazzoli, Maurizio Pedrazzoli, Giordano Mandelli di Katia Alesiano
L’amicizia, la passione per il computer, per internet e il free software, la fuga da Sondrio e la discesa a Milano, i lavori degradanti nella new-economy, la decisione di mettersi in proprio, la militanza in una comunità di libertari della rete impegnati per l’abolizione del copyright e la gratuità delle informazioni, i costi dell’autosfruttamento, tutto sommato sopportabili. Intervista a Fabio Pedrazzoli, Maurizio Pedrazzoli e Giordano Mandelli.
Una Città 103 / 2002
IL TEMPO PER STUDIARE
Intervista a Roberto Fasoli di Barbara Bertoncin
La scelta strategica fra investire nella qualità o tagliare i costi, fra la competizione al pari dei primi o la ricerca delle nicchie in cui mettersi al riparo. La pari dignità fra le quattro leve della formazione: professionale, formale, universitaria e per adulti. La possibilità per il lavoratore di contrattare il tempo per la formazione. Un modello di successo, quello veneto, la cui peculiarità rischia ora di diventare ostacolo. Intervista a Roberto Fasoli.
Una Città 102 / 2002
LA GARANZIA DELLA AUTONOMIA
Intervista a Enzo Rullani di Gianni Saporetti
Nell’era post-fordista, dell’espansione globale, in una società sempre più fluida, una politica di pura difesa delle vecchie garanzie è perdente. L’occupabilità è la nuova frontiera. La centralità della formazione, anche nei futuri contratti, anche nazionali. Ridurre l’orario per finanziare la formazione. La fluidità chiede condivisione dei rischi, mutualismo, una nuova socialità. La crisi del liberismo. Intervista a Enzo Rullani.
RIUSCIRE A RIUNIRSI
Intervista a Federico Bozzanca di Barbara Bertoncin
Il tentativo sindacale di organizzare i lavoratori in collaborazione coordinata e continuata o quelli interinali o con partita Iva, sia parasubordinati che pienamente autonomi. Il problema di rispettare le particolarità di ogni lavoro e nello stesso tempo di garantire i diritti minimi a tutti. La precarietà della controparte. Un sindacato che, come alle origini, va a cercare i lavoratori uno a uno. Intervista a Federico Bozzanca.
Una Città 101 / 2002
IL PETROLCHIMICO, LA CGIL, PIERO DELLA FRANCESCA...
Intervista a Alfiero Boschiero di Gianni Saporetti
Fare il sindacalista vuol dire occuparsi di conflitti, diritti, cittadinanza, di lotta e contrattazione ma anche di formazione culturale. Un sindacato che sia in rapporto costante con il volontariato, i saperi, e con “il fuori”. Intervista ad Alfiero Boschiero.
Una Città 100 / 2002
ALLA CATENA DI MONTAGGIO CON UN AURICOLARE SOLO...
Intervista a Tatiana Gentilini di Gianni Saporetti
Il doppio lavoro, gli studi universitari, la palestra, gli hobbies, Il grande fratello. Oggi, al contrario di un tempo, è quello che succede fuori che entra in fabbrica quotidianamente. La catena di montaggio è dura. Intervista a Tatiana Gentilini.
MIA MADRE FACEVA GIA’ L’ORLATRICE A DIECI ANNI...
Intervista a Tina Frattini e Massimo Bozza di Barbara Bertoncin
Famiglie che si tramandano il mestiere, una professionalità radicata, diffusa imprenditorialità, ma anche interessi meschini, ignoranza, paura del sindacato. L’importanza della gradualità. Intervista a Tina Frattini e a Massimo Bozza.
LA POSSIBILITA’ DEL SORRISO
Intervista a Massimo Macchiavelli di Katia Alesiano
Una realtà, quella dell’esclusione, ben diversa dagli stereotipi correnti, in fondo rassicuranti. Il passaggio facile dalla povertà alla strada. L’esperienza di Piazza Grande a Bologna. Gli avvocati di strada, la campagna per le cure dentali, il grande problema dei piedi. Fondamentale è non ghettizzare ma creare relazioni fra i vari mondi. Il punto di svolta: la richiesta d’aiuto. Intervista a Massimo Macchiavelli.
Una Città 99 / 2001
PIAGA E RISORSA
Intervista a Erminio Scopino di Barbara Bertoncin
Un approccio gradualista al problema del sommerso, con l’obiettivo di salvare comunque l’impresa e i posti di lavoro. La necessità di una presenza continua, e non di blitz saltuari. Lo scambio emersione-flessibilità. Intervista a Erminio Scopino.
Una Città 98 / 2001
IL DELEGATO SOCIALE
Intervista a Fausto Viviani di Gianni Saporetti
Cosa succede quando problemi come la tossicodipendenza, il disagio sociale o familiare, il lutto entrano in fabbrica? Partendo dall’idea di una normalità del disagio e da una mappa sociale del proprio luogo di lavoro, il delegato sociale tenta di tenere insieme
il ‘dentro’ e il ‘fuori’, prestando attenzione alle problematiche esistenziali, ai contesti sociali e ricreativi, ai possibili riflessi nella contrattazione. Intervista a Fausto Viviani.