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AL SUQ
Intervista a Carla Peirolero di Alessandro Cavalli
Un festival nato anche come atto di ribellione a un teatro convenzionale, chiuso nelle sale, “bianco” e ingessato; l’idea di mescolare cibo, spettacolo, artigianato e tante culture diverse, in un luogo bello e accogliente, dove prima di tutto si sta insieme; l’impronta femminile nel voler far sentire tutti “a casa”; l’auspicio che possa diventare un’esperienza che in qualche modo dura tutto l’anno e che magari si potrebbe pure esportare altrove. Intervista a Carla Peirolero.
Una Città 245 / 2017
RIVEDERLI DOPO ANNI
Intervista a Anna Oppizzi di Joan Haim
Un progetto, a Milano, per orientare giovani e adulti in un momento, quello del ricongiungimento familiare, fonte di grande gioia, ma anche di forte crisi: lo spaesamento iniziale per la lingua che non si conosce, l’assenza degli amici, la scoperta che la madre fa le pulizie o la badante, la rabbia, e, dall’altra parte, le aspettative dei genitori, la grande difficoltà di relazionarsi con un figlio che si rivede dopo anni e anni e che quasi non si conosce più. Intervista ad Anna Oppizzi.
Una Città 242 / 2017
LA FRAGILITA' E L'ANSIA
Intervista a Laura Balestrini, Paolo Pigni
Una rigidità, nell’impiego delle risorse per l’anziano, che quasi sempre le sfasa rispetto ai bisogni emergenti nella società; come evitare che il ricovero in Rsa sia vissuto dai parenti come una resa dolorosa; la decisiva personalizzazione dell’assistenza; il problema dell’ansia dell’anziano, e spesso dei parenti, che si ripercuote sul pronto soccorso; l’Rsa come passaggio temporaneo; quel che si può già fare senza attendere interventi dall’alto. Intervista a Laura Balestrini e Paolo Pigni.
Una Città 241 / 2017
SENZA ZAINO
Intervista a Ginetta Latini, Francesca Olivini di Barbara Bertoncin
Una scuola dove i bambini arrivano senza cartella e per prima cosa si siedono nei cuscini dell’Agorà dove parlano di come si sentono, e poi banchi da sei, tra i quali la maestra si muove portandosi dietro uno sgabellino; il concetto dell’ospitalità, che significa anche lasciare che i bimbi facciano le cose con i loro tempi, e il problema della moltiplicazione delle certificazioni, quando forse il “disturbo” riguarda più il sistema di insegnamento. Intervista a Ginetta Latini e Francesca Olivini.
IL BISOGNO DI DARE UN SENSO
Intervista a Guido Armellini, Elisabetta Cammelli di Gianni Saporetti
Una scuola di italiano per stranieri, quella finanziata dalla chiesa metodista di Bologna, che è aperta a chiunque, a immigrati e anche a studenti erasmus, per evitare il ghetto dei poveri, e conta più di seicento iscritti all’anno e una sessantina di insegnanti, che prestano gratuitamente la loro opera; la novità di una rilevante presenza di analfabeti, ma anche la loro straordinaria voglia di imparare che fa appassionare gli insegnanti. Intervista a Guido Armellini ed Elisabetta Cammelli.
NIENTE SU DI ME SENZA DI ME
Intervista a Operatori e persone con esperienza della Recovery House di Trieste
A Trieste, già all’avanguardia nella salute mentale, è partito un esperimento ambizioso: una casa, una “recovery house”, dove alcune “persone con esperienza” possono provare a ricominciare, con l’aiuto di operatori, assistenti e psichiatri, in un contesto non gerarchico e trasparente;
i principi guida e la necessità di creare anticorpi, anche nelle istituzioni, affinché non si cronicizzi
il disagio; il contributo, prezioso, dei “pari”. Ne parlano operatori e persone con esperienza.
Una Città 240 / 2017
DOPO ANNI DI VIAGGIO
Intervista a Federica Mariani di Amedeo Rossi
Il progetto della Caritas nazionale “Rifugiato a casa mia” volto a favorire l’integrazione di rifugiati maggiorenni in possesso di una qualche forma di protezione riconosciuta (asilo, sussidiaria o umanitaria) sta funzionando; la scelta di residenze autonome con una famiglia “tutor” e una rete di sostegno parrocchiale e diocesiana; una selezione in funzione della futura integrazione e l’importanza dell’apprendimento veloce della lingua. Intervista a Federica Mariani.
Una Città 239 / 2017
SEI PIU' SEI PIU' SEI
Intervista a Antonio Silvio Calò di Paola Sabbatani, Lelia Serra
La straordinaria storia di una famiglia del trevigiano che di fronte alle tragedie del Mediterraneo decide di raddoppiare, da sei a dodici, il numero degli abitanti della loro casa; l’incredulità dei funzionari delle istituzioni e, poi, l’ostilità iniziale del vicinato; i sei giovani “rifugiati” che non bighellonano mai, che vanno a scuola e al doposcuola pomeridiano, che aiutano i vicini nel sabato, che fanno un tirocinio lavorativo; un “modello” che funziona. Intervista ad Antonio Silvio Calò.
Una Città 237 / 2017
L'HO SAPUTO AL BAR!
Intervista a Franco Balzi di Barbara Bertoncin
La storia di Santorso, un piccolo comune del Vicentino con una lunga tradizione di presa in carico delle persone fragili, già impegnato da anni nell’accoglienza diffusa di richiedenti asilo, dove una mattina il sindaco scopre che sono stati collocati 90 immigrati in un albergo cittadino; un grande lavoro di rete con gli amministratori e l’importanza di aver introdotto la clausola di salvaguardia; la memoria della dolorosa emigrazione dei veneti, da recuperare. Intervista a Franco Balzi.
SIAMO ARRIVATE QUI TANTI ANNI FA
Intervista a Suor Ausilia Mendola di Pier Luigi Flamigni
Librino, un quartiere periferico di Catania, di 70.000 abitanti, e l’impegno di un gruppo di suore rivolto ai ragazzini, “fino alla terza media perché non abbiamo abbastanza volontari”, per toglierli dalla strada, per non farli andare o ritornare in carcere... Intervista a suor Ausilia Mendola.