Qualche tempo fa, e precisamente sabato 27 maggio scorso, in quel di Bologna, nei pressi di Sasso Marconi loc. Cà Vecchia, si sono trovati a chiacchierare, conoscersi un poco meglio e, soprattutto, cercare di trovare il modo di collaborare una settantina di giuslavoristi (avvocati del lavoro) di tutt’Italia. Giuslavoristi un poco particolari, in quanto tendenzialmente orientati a difendere i diritti derivanti dal rapporto di lavoro, qualunque forma questo possa prendere nei rapporti "umani” che coinvolge: la parte più "debole” economicamente, insomma. I partecipanti in buona parte già si conoscevano almeno via mail, in quanto ci si era mandati in questi anni su di una lista comune alcuni commenti e/o sentenza interessanti. A seguito di una serie di riforme succedutesi nel tempo nell’ultimo decennio nel campo del Diritto del Lavoro (buone ultime Fornero 1 e 2, Job’s act e una miniserie di provvedimenti), è stato profondamente modificato non solo il campo normativo applicabile ma anche quello processuale, e ciò ha reso (anche per il costo del rischio-causa, cioè la condanna alle spese in caso di soccombenza – vedi articolo nel n. 233 di Una Città) meno facile la difesa in questo settore del diritto. La crisi peraltro che da qualche tempo sta attraversando il sindacato (i "sindacati maggiormente rappresentativi”) ha contribuito a depotenziare la difesa anche stragiudiziale, e questo ha indotto coloro che in questi anni hanno proseguito a lavorare in punta di diritto a sviluppare pensiero in questo campo a cercare di mettersi in rete. Ma quel giorno, a Cà vecchia, è successa una cosa non prevedibile, e cioè la voglia di costruire una Associazione Nazionale, aperta a tutti coloro che aderiscono allo Statuto (minimale) approvato, per cercare di contribuire assieme a strutturare migliori difese del Diritto del Lavoro frutto di decenni di lotte e riflessioni. E’ stata così costituita Comma2 che sta iniziando in questi mesi a muovere i primi passi mediante gruppi di lavoro tra idee e città diverse ma con un obiettivo comune.
Massimo Tirelli