6 novembre 2024
Allora come si dice a carte: cappotto. Presidenza, voto popolare, senato e forse anche la camera. E nessuno che voti democratico che conosca qualcuno che vota repubblicano (e viceversa) e che cerchi di capire. Cretini è il commento più comune. Non so se sia il caso di insultare gli oppositori. Torna alla mente, come in un incubo, quando da giovani non conoscevamo nessuno che avesse votato democristiano e non capivamo. Bisogna capire, capire, capire e comprendere che cosa voglia dire essere di sinistra: diversità, uguaglianza, combattere la povertà? Votano democratico le città, le università e non le periferie e le campagne; ricordando il modello afgano della distribuzione dei talebani o il voto dell’Italia. La sinistra promuove la diversità, ma difende i poveri? La destra americana è fatta di nuovi ricchi come Musk e di poveri. Non solo voti di poveri bianchi ma anche di latinos (50%), filippini, cinesi e indiani (questi ultimi due con un reddito etnico medio superiore ai bianchi, perché così si misura qua con un delirio multietnico) cui si rivolge senza parlare di diversità, ma come un imperatore romano parla ai ‘cittadini americani’ ‘civis americanus sum’, senza etnia e senza genere.
L’arrivo di immigrati illegali ha abbassato le retribuzioni dei braccianti agricoli. In Italia è successo lo stesso quando sono arrivate persone disposte a lavorare a meno nella badanza, edilizia e agricoltura, per necessità, accettando condizioni disumane, ma creando necessità in altri e spazzando via anni di lotte e vittorie per stipendi dignitosi. Non dimentichiamoci che California, Nevada, Utah, Nuovo Messico, Arizona, parti del Colorado e Wyoming sono stati invasi e strappati al Messico solo nel 1848 quando il Messico dovette cedere il 55% del proprio territorio perché perse la guerra. Questo fa sì che ci sia un paese da amalgamare. Prima delle elezioni alcuni democratici dicevano che, se perdevano, sarebbe stata colpa degli ebrei, per via di Gaza, ma in realtà i numeri sono tali che è risultato irrilevante. Molti arabi e mussulmani hanno votato per Trump, e la stragrande maggioranza degli ebrei per i democratici. L’antisemitismo è aumentato e prova ne è che gli ebrei non entrano mai nel discorso della diversità ma solo nel problema.
Molti “etnici” sono conservatori nei loro valori come i latinos e i filippini. Diversità? E che cosa succede se la più grossa delle maggioranze si arrabbia? Ovvero i bianchi poveri. In molti stati è passata una buona legge sull’aborto con i referendum ma a questo non è corrisposto un voto ai democratici: le donne hanno avuto opinioni diverse a seconda dei pezzi di vita per cui votavano. Col senno di poi si è detto che l’inflazione e il costo della vita hanno contato. Poi c’è stata la questione di genere: Kamala Harris non ha avuto i voti dei maschi afroamericani, ma in compenso ha avuto tutti i cantanti e attori. Sarà dura per l’Ucraina, e forse in Medio Oriente cambieranno le cose. Magari il crollo della Nato riporterà la discussione su un esercito europeo. (Non eravamo contro la Nato?). Cambierà il ruolo della Cina. Trump metterà Musk al governo, il no-vax Kennedy alla sanità, sostituirà giudici e licenzierà funzionari governativi. Caccerà immigrati con l’esercito. L’ambiente? Un disastro. Abbasserà le tasse. E la sinistra? Parla di importanti diritti civili, ma sente meno l’incapacità di arrivare a fine mese. Trump dà un sogno ai poveri. Dà i soldi ai ricchi. A ognuno il suo.
11 novembre 2024
Incontro una donna (democratica) che fa la volontaria in un banco alimentare a Fredrick, nelle zone rurali del Maryland, non lontano da Camp David, dove vanno i presidenti in vacanza. Zona rurale ma con la fascia pendolare di Washington e Baltimora che si avvicina. Mi dice che tutti e tutte quelle che lavorano come volontari hanno votato democratico, ma che tutti e tutte quelle che ricevono il cibo votano repubblicano. Hanno anche una specie di asilo volontario in cui portare i bambini una volta a settimana mentre offrono ai genitori la possibilità di docce e pettinatrici. “Non hanno neanche lo shampoo -mi dice- ma non riusciamo a star dietro alle richieste”. Il centro è finanziato da chiese, quaccheri e grosse aziende, e i supermercati locali offrono cibo quasi in scadenza. “Ma non è il cibo che manca -commenta- è il resto”. Nelle zone più benestanti sono democratici.
È come se poveri e ricchissimi si fossero messi contro la classe media, certa e sicura nei suoi diritti, senza la paura di non arrivare a fine mese. Come se questo fosse il vero insulto e non di dire che Portorico è un’isola di spazzatura (cosa con cui alcuni portoricani concordano e dicono che per quello se ne sono andati). L’ambiente sarà la vera vittima. E i confini saranno più chiusi. La nuova presidente del Messico, Claudia Sheinbaum Pardo, avrà vita difficile, e così i sindacati, anche se molti loro iscritti hanno votato Trump nella speranza che le nuove tariffe creino più posti di lavoro sicuri. I democratici rispondono che le merci saranno più care. I lavoratori vedono vantaggi nei repubblicani, i consumatori nei democratici.
13 novembre 2024
Non ha vinto Trump, ha perso la Harris. Nel 2020 Biden vinse con 81,3 milioni contro i 74,2 di Trump. Questa volta Trump ha vinto con 73,6 milioni contro i 69,3 di Harris. Quindi si può dire che ha perso la Harris. Ma non è così semplice. Hanno votato 145 milioni di persone contro i 158,5 del 2020 e ci sono 8 milioni di elettori in più. Inoltre, si sono spostati i latinos, Trump ha avuto più voti tra i giovani e meno tra gli anziani. Ha avuto meno voti dei bianchi e più voti nelle zone rurali. C’è chi dice che Kamala abbia avuto meno voti perché donna, perché non bianca, perché é partita tardi nella campagna, ma gli exit poll suggeriscono l’inflazione. Il diritto all’aborto legale, punto forte nella campagna della Harris, questa volta, ha visto un voto disgiunto (nei referendum e nelle elezioni) ma sopratutto, cosa sorprendente, elettori di candidati statali come Ocasio-Cortez hanno votato Trump. Ricorda un po’ il voto dei duri e puri della Fiom di Brescia che alle politiche votarono per la Lega di Bossi. I dati parlano più della incapacità della sinistra di adattarsi e difendere il suo elettorato nei momenti di cambiamento. Parlando con due avvocati (che difendono le vittime dell’amianto) chiedo loro se prevedessero. Uno mi dice che sì, prevedeva “perché vivo in campagna in Virginia”; l’altro aggiunge che era una possibilità, ma che non prevedeva una cosa così. Ha due sorelle, laureate, che hanno votato per Trump (per via dell’economia). Una segretaria con cui parlo per caso a colazione in albergo mi dice che suo marito e la figlia hanno votato Trump, ma perché amano la caccia, e lei viene dalla Carolina del Sud.
14 novembre 2024
Questa volta Trump fa quello che vuole e le nomine non si mascherano di competenze: latinos come Rubio (uno dei pochi politici di lungo corso), afroamericani. Con le sue scelte, più che con altro, dimostra di scegliere chi e non che cosa e fa a pezzi la woke culture nei fatti. Un evangelico estremista è stato scelto come ambasciatore in Israele, ma Kushner (autore degli accordi di Abramo) come consulente. Forse Netanyahu farà un accordo? E Putin? Un ex maggiore, ora giornalista della Fox, è andato alla difesa. Quello che appare chiaro è che Hollywood e le star non hanno avuto una gran influenza. Perché i democratici hanno posto tanta fiducia in cantanti e attori?
Intanto i governatori (in maggioranza democratici ma non solo) formano un coordinamento per salvare i poteri statali. Interessante articolo sul “Nyt” di novembre sulle donne (di ogni razza) che non hanno votato Harris (anche se la percentuale di donne afroamericane è un po’ più alta), ricordando la presenza del movimento Tradwives (mogli tradizionali). Alla tv pubblica (Pbs) che si fa più cauta, un’intervista prevedibile ma interessante con un reverendo latino che dichiara come per la sua comunità i valori della famiglia e contro l’aborto siano importantissimi, che non vogliono che i loro figli a scuola ricevano insegnamenti su essere diversi (giù le mani dai nostri figli). Questo pone di sicuro il problema dei valori che le comunità di immigrati portano con sé e che a volte sono diversi da quelli della società che li accoglie. In ultimo, ma di pari importanza l’economia, l’autosufficienza energetica, e l’immigrazione legale. “Siamo anche noi immigrati o figli di immigrati, ma siamo americani e vogliamo che le persone entrino legalmente”, dice il reverendo e continua: non esiste paese con undici milioni di illegali.
18 novembre 2024
Sono passati solo 12 giorni dalle elezioni, eppure, siamo già in un’altra era: il Trump 2. Le nomine si fanno sempre più improbabili, e si vedrà che cosa farà il Senato che ne deve confermare parecchie. Trump potrebbe chiedere la sospensione del Senato per poterle fare in absentia per due anni (si chiamano recess nominations), ma non è detto che la maggioranza repubblicana ci stia. In realtà parecchie potrebbero essere bocciate e quindi confermate solo in itinere, sempre per due anni. L’intenzione, per altro dichiarata nel Programma 2025, è quella di smantellare il grosso della pubblica amministrazione, riducendo personale e regolamenti, permettendo un liberismo sfrenato. La sinistra democratica in realtà in questo caso conta poco, conta di più in un governo democratico: la circoscrizione che elegge Alexandra Ocasio-Cortez, come altri della sinistra, è una roccaforte democratica (anche se Trump ha raddoppiato i voti a New York nel suo insieme). Lo scontro, quindi, è interno al partito piuttosto che con l’elettorato. Questo vuol dire che le posizioni, per esempio sulla definizione di razza e di identità di genere, sono diventate più una questione interna ai democratici che non al paese, e che il partito democratico ha scambiato se stesso per l’elettorato. Mi par di capire che la questione che più ha scioccato i democratici è lo spostamento dei latinos: da una parte non hanno fatto i conti con una cultura cattolica e conservatrice, dall’altra con l’economia e il bisogno di essere un po’ americani come gli altri. Il paese si presta a celebrare la festa del ringraziamento, immemore del fatto che coloro che hanno avviato la colonizzazione (dopo quella fallita del Vichingo Erik il Rosso e Leif Erikson che nel X secolo vi approdarono chiamandola Vineland) era rifugiati religiosi. I rifugiati, come gli emigrati, ovviamente non rispondono alle aspettative di chi li accoglie, ma cambiano la popolazione e soprattutto dopo una o due generazioni vogliono comprensibilmente modellare il paese a una nuova immagine. Chi ricorda che Eugene Terreblanche, razzista, suprematista bianco e fautore dell’apartheid in Sud Africa era il pronipote di un Ugonotto, rifugiato religioso dalla Francia? Oppure che i Kennedy erano contrabbandieri irlandesi di alcolici? Altrettanti sono gli esempi positivi e il tempo dirà che cosa e chi saranno in futuro. Ma forse, ribadisco, le idee sono importanti. Intanto la Harris raccoglie fondi per pagare la campagna (costata il doppio di quella di Trump) e per fare le cause per i riconteggi. Ha contato contro di lei che fosse nera e donna? Probabilmente sì, anche se hanno contato molte cose. Adesso si aspetta gennaio 2025.
21 novembre 2024
Bocce ferme? Mah in realtà le nomine proposte sono una peggio dell’altra, con una vena di follia. Una organizzatrice di lotta libera all’istruzione? Fa sembrare alcune scelte italiane ed europee degne di nota. Comunque, hanno votato per Trump quelli che hanno valori conservatori e voglia di progredire ed essere “come gli altri”, i veri poveri e i veri ricchi dell’informatica. Questi ultimi sono quelli che stanno distruggendo i lavori dei poveri senza qualifiche (badanti, braccianti e lavori non professionali dell’edilizia) che vengono sostituiti dall’intelligenza artificiale o da immigrati, preferibilmente illegali. L’Ia sostituisce anche in parte la classe media (bancari assicuratori, in parte insegnanti e avvocati). Così i veri ricchi (che ormai sono nell’informatica o nella farmaceutica) spiegano ai veri poveri che il lavoro lo pigliano gli immigrati e Trump vince. Il presidente-eletto, come è chiamato qui, pare uno che mangi la semente del raccolto invece di tenerlo per piantarlo, come se sapesse che è l’ultimo giro (non può più candidarsi) e si vuol divertire.
La sinistra dibatte sul perché ha perso e si lancia coltelli (tutti politicamente corretti).
Mi diceva una impiegata di livello medio-basso della Fda (Food and Drug Administration) che il capo li ha convocati: non sappiamo che succederà. Forse ci tagliano, tutti o in parte. La promessa di Musk e di Kennedy è di tagliare, tagliare. Ma, come mi diceva questa donna, almeno non c’è la guerra civile, ché se vinceva la Harris questi scendevano in piazza...
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