Una Città n° 150 / 2007
In alto a sinistra e sopra, lo Jüdisches Museum, che raccoglie duemila anni di storia e cultura ebraica. Il palazzo che ospita il museo è stato progettato da Daniel Libeskind; la linea guida seguita per la realizzazione del progetto è stata quella di raccontare la storia degli ebrei, in particolare degli ebrei in Germania. La forma dell’edificio ricorda una stella di David decomposta e destrutturata. L’edificio è interamente ricoperto da lastre di zinco e le facciate sono attraversate da finestre molto sottili e allungate, simili a squarci o ferite. L’entrata al museo è stata intenzionalmente resa difficile e lunga, per infondere nel visitatore le sensazioni di sfida e di difficoltà distintive della storia ebraica.
In alto, al centro, il Reichstag, il parlamento tedesco, ricostruito secondo il progetto di Norman Foster.
La trasparenza è il principio guida dell’intero intervento. L’elettore ordinario, o il turista straniero, arrivando dall’entrata ad ovest del Reichstag, hanno una vista attraverso la Camera dei Deputati in cui il Parlamento può essere in sessione. Il largo uso di pareti di vetro e di strutture leggere intensifica quel carattere trasparente, di cui la cupola è il simbolo chiave. Gli interni trasparenti si contrappongono alla massa spessa e pesante della struttura storica, creando un dialogo fra passato e presente.
In basso a sinistra il checkpoint Charlie, in funzione dal 1945 al 1990, collegava il settore di occupazione sovietico (quartiere di Mitte) con quello americano (quartiere di Kreuzberg). In alto a destra, la Porta di Brandeburgo, costruita a partire dal 1788, fu chiusa il 13 agosto 1961 dai sistemi di sbarramento della Ddr, rimanendo nella parte orientale della città. La quadriga sulla sua sommità, creata nel 1794, allora venne girata, dato che originariamente guardava a Ovest (e quindi contro il muro). Dopo gli avvenimenti del 9 novembre 1989 la porta di Brandeburgo venne ufficialmente riaperta il 22 dicembre dello stesso anno e poco dopo anche i cavalli tornarono a guardare nella direzione originaria. In basso a destra, il Memoriale all’Olocausto, progettato da Peter Eisenman, 2711 stele di cemento di altezza variabile fra i 20 cm e i 4 metri, installate nei pressi della Porta di Brandeburgo.
Berlino
Mauro Baioni - BerlinoIn alto a sinistra e sopra, lo Jüdisches Museum, che raccoglie duemila anni di storia e cultura ebraica. Il palazzo che ospita il museo è stato progettato da Daniel Libeskind; la linea guida seguita per la realizzazione del progetto è stata quella di raccontare la storia degli ebrei, in particolare degli ebrei in Germania. La forma dell’edificio ricorda una stella di David decomposta e destrutturata. L’edificio è interamente ricoperto da lastre di zinco e le facciate sono attraversate da finestre molto sottili e allungate, simili a squarci o ferite. L’entrata al museo è stata intenzionalmente resa difficile e lunga, per infondere nel visitatore le sensazioni di sfida e di difficoltà distintive della storia ebraica.
In alto, al centro, il Reichstag, il parlamento tedesco, ricostruito secondo il progetto di Norman Foster.
La trasparenza è il principio guida dell’intero intervento. L’elettore ordinario, o il turista straniero, arrivando dall’entrata ad ovest del Reichstag, hanno una vista attraverso la Camera dei Deputati in cui il Parlamento può essere in sessione. Il largo uso di pareti di vetro e di strutture leggere intensifica quel carattere trasparente, di cui la cupola è il simbolo chiave. Gli interni trasparenti si contrappongono alla massa spessa e pesante della struttura storica, creando un dialogo fra passato e presente.
In basso a sinistra il checkpoint Charlie, in funzione dal 1945 al 1990, collegava il settore di occupazione sovietico (quartiere di Mitte) con quello americano (quartiere di Kreuzberg). In alto a destra, la Porta di Brandeburgo, costruita a partire dal 1788, fu chiusa il 13 agosto 1961 dai sistemi di sbarramento della Ddr, rimanendo nella parte orientale della città. La quadriga sulla sua sommità, creata nel 1794, allora venne girata, dato che originariamente guardava a Ovest (e quindi contro il muro). Dopo gli avvenimenti del 9 novembre 1989 la porta di Brandeburgo venne ufficialmente riaperta il 22 dicembre dello stesso anno e poco dopo anche i cavalli tornarono a guardare nella direzione originaria. In basso a destra, il Memoriale all’Olocausto, progettato da Peter Eisenman, 2711 stele di cemento di altezza variabile fra i 20 cm e i 4 metri, installate nei pressi della Porta di Brandeburgo.