Una Città n° 184 / 2011

Vallate Valdesi

Guia Biscàro - Vallate Valdesi


I valdesi oggi sono una confessione protestante. Sono nati però nel Dodicesimo secolo da un movimento pauperistico nato del Sud della Francia da Valdo di Lione. Si sono scontrati con la Chiesa romana rispetto ad alcune scelte, soprattutto la predicazione libera, aperta anche alle donne, cosa che ha portato alla loro scomunica nel 1184. Molti trovarono rifugio in Piemonte, in quelle che sono conosciute come le "Valli Valdesi” (Val Pellice, la Val Chisone e Valle Germanasca). Nel 1532 aderirono alla Riforma Protestante.

Nel Diciassettesimo secolo iniziarono le persecuzioni dei Savoia, che portarono ai diversi massacri e all’esilio delle comunità in Svizzera. Riuscirono a rientrare nel 1689 con quello che è conosciuto come il "Glorioso Rimpatrio”, che portò a una guerriglia di liberazione durata fino al 1690. Le valli furono, fino al 1848, un ghetto e un rifugio all’interno delle quali i valdesi poterono organizzarsi. Il 17 febbraio 1848 ottennero, con le Lettere Patenti di Carlo Alberto, i diritti civili.

Oggi i valdesi nel mondo sono 45mila: un terzo nelle Valli Valdesi, un terzo in Sud America e un terzo nel resto d’Italia. Torre Pellice è il centro culturale delle valli: lì ci sono i maggiori centri e le istituzioni della comunità. Sono noti per il loro impegno ecumenico, la laicità e l’apertura ai grandi dibattiti del mondo contemporaneo. Nonostante il fatto che contino solo 30.000 fedeli in Italia, ricevono l’otto per mille da 300.000 persone.