Hafez al Nimer (HaN) dirige la rappresentanza palestinese a Varsavia, Szewach Weiss (SzW) quella israeliana. E anche se tra i loro popoli è in atto un sanguinoso conflitto i due diplomatici si conoscono e si incontrano in varie occasioni. Entrambi inoltre mi onorano della loro fiducia, e probabilmente per questo hanno voluto accettare il mio invito ad una cena di famiglia a casa mia. Abbiamo dovuto annullare il primo appuntamento: un sanguinoso attentato terroristico palestinese avvenuto il giorno prima avrebbe reso impossibile la conversazione. Desideravamo tutti, i nostri ospiti, la mia famiglia e io, che l’incontro non si trasformasse nell’elenco delle colpe e dei torti. Finalmente ci siamo incontrati il 30 gennaio, subito dopo le elezioni in Israele. Volevamo verificare la nostra capacità di parlarci non da dietro gli scudi delle nostre identità nazionali o religiose, ma semplicemente come uomini. Ai lettori della trascrizione della nostra conversazione (che si svolse in polacco) lascio giudicare se e quanto ci siamo riusciti. So una cosa: secondo quanto mi risulta, nel corso degli ultimi due anni in nessuna parte del mondo è stata pubblicata una simile conversazione. Per averla accettata, ancora una volta, ringrazio immensamente ed esprimo la mia stima ai miei due interlocutori. Dawid Warszawski (DW).

HaN. Quando sei arrivato nel paese?
SzW. Nel 1947. Avevo 12 anni. La mia famiglia, che proviene da Boryslaw, è sopravvissuta alla Shoah grazie all’aiuto di uomini generosi. Sono arrivato in Palestina, ancora sotto il mandato Britannico, con il certificato falso. Alcuni mesi più tardi celebravo il Bar-Mitzwah… Sai cosa è Bar-Mitzwah?
HaN. No
SzW. E’ una cerimonia religiosa che segna il passaggio all’età adulta. E quando stavo per iniziare le preghiere sono arrivati gli aerei egiziani e ci hanno bombardato. Al posto del Bar-Mitzwah ho avuto un bunker.
HaN. L’Egitto aveva all’epoca molti aerei…
SzW. Ne aveva circa 40.
DW. E, cosa interessante, erano gli spitfire britannici. Israele aveva alcuni messerschmid comprati dai Cechi. Un cambio dei ruoli.
SzW. E tu quando sei partito dal Paese?
HaN. Nel 1966. Sono di Nablus, sono andato al Cairo per studiare, e non sono più potuto tornare, perché nel frattempo c’è stata la guerra e Nablus è finita sotto la vostra occupazione. Solo una volta nel 1988 ho avuto il permesso e sono potuto ritornare nella mia città. Mi sono sposato in esilio e in esilio sono nati miei figli.
DW. E così oggi, accanto alla diaspora ebraica, abbiamo anche la diaspora palestinese e biografie difficili da conciliare. Una volta ebrei e arabi vivevano in una forma di simbiosi. Una volta l’Europa era una terra barbara. Hafez, anche dalla parte araba c’è la consapevolezza di questa simbiosi? Viene insegnato a scuola?
HaN. Sì, sì. Ibn Majmuni (Maimonide, grande filosofo ebreo medievale della Spagna musulmana. DW) si studia nella storia generale.
SzW. La simbiosi c’è tutt’oggi. Dawid lo sai che io ho incontrato Arafat più volte di Hafez?
DW. Quante volte?
SzW. Sei.
DW. E tu?
HaN. I primi tre incontri con Arafat li ho avuti nel 1966 o 1967, quando studiavo al Cairo. Poi però l’ho incontrato molte altre volte.
DW. Io ho incontrato Arafat solo una volta, dopo che sono stato a Gaza nel 2001. Da Gaza sono andato a Ramallah, dove ho avuto un incontro con Arafat. Gli ho domandato, perché me lo hanno chiesto, se era al corrente delle violazioni dei diritti dell’uomo da parte della polizia palestinese.
HaN. E questi poliziotti erano, probabilmente, degli agenti israeliani o qualcosa di simile.
DW. Sarebbe troppo semplice, lo sai.
SzW. (legge l’etichetta sulla bottiglia del vino) Che Jarden (marca di vino, Ndt) è questo, palestinese o israeliano?
DW. Jarden? Vino israeliano.
SzW. E il fiume?
DW. Fiume come fiume, e basta, fa lo stesso se israeliano, palestinese, giordano, siriano…
SzW. Metti la bottiglia a metà del tavolo così io e Hafez saremo sulle due sponde del fiume…
DW. Ma proprio qui sta il problema: siete sulla stessa sponda del fiume. Se foste dalle due parti non ci sarebbe problema… Siete troppo simili. Questo passa persino sui figli. Hafez cosa studia tua figlia?
HaN. Scienze politiche a Varsavia.
SzW. La mia insegna adesso la storia ebraica a Monaco.
DW. Interessi simili. Lo sapete che Marek Edelman dopo la guerra voleva fare lo stato ebraico non in Palestina ma a Monaco e in Baviera? Cacciare tutti i tedeschi…
HaN. In Bavaria? ...[continua]

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