Una Città60 / 1997
Giugno-Luglio



\r Ne IL GAZEBO E IL CAMPANILE Francesco Giuliari ci spiega perché l’azione dei "serenissimi" ha dimostrato che la Padania come entità non esiste, mettendo Bossi in una difficoltà gravissima, la quale, però, non può essere sfruttata blaterando di sacralità dell’unità d’Italia. In seconda e terza.
\r ALTOFORNISTI E METALMEZZADRI è l'intervista a Ludovico Vico, segretario della Cgil di Taranto, sulla rinascita di uno stabilimento, quello siderurgico, dato per spacciato solo pochi anni fa.
\r In quarta e quinta, insieme a IL SECONDO ASSEGNO, intervista a Guy Aznar sul problema della riduzione dell’orario di lavoro, più che mai attuale in un’Europa in cui la disoccupazione non accenna a diminuire.
\r LA FRANCIA E L’UFFICIALETTO è l’intervista che Adriano Sofri ci ha rilasciato nel carcere di Pisa a proposito del paragone, fatto da alcuni scrittori, fra il caso Sofri Bompressi Pietrostefani e l’affare Dreyfus; le analogie, se inesistenti sul versante degli imputati, sono impressionanti su quello degli accusatori.
\r In sesta e settima, insieme a SARAJEVO IN CARCERE, il resoconto dello scrittore bosniaco Marco Vesovic, della visita fatta da un gruppo di sarajevesi ad Adriano Sofri in carcere.
\r FRA CINICI E GESUITI è l’intervista a Gino Bianco sulla figura di Nicola Chiaromonte. Un intellettuale cosmopolita e libertario, amico di Camus, Malraux e Moravia, combattente di Spagna e fiero antistalinista, a cui, purtroppo per noi, la sinistra, così come fece con Silone, diede l’ostracismo.In ottava e nona.
\r LA SEGRETA STRATEGIA è l’intervista a Luciano Lanza che ci spiega come la strategia della tensione, con le bombe, le montature contro gli anarchici, le mene golpiste, non fu affatto una deviazione dei servizi segreti, ma una strada maestra.
\r In decima e undicesima, insieme a QUEL VENERDI’ POMERIGGIO, il racconto di Cesare Vurchio, amico di Pinelli, sui giorni della tragedia.
\r Ne L’EUCARESTIA CON LA GUAJABA, José Ramos Regidor, esponente di punta della teologia della liberazione, spiega la rilevanza teologica del limite, nei rapporti fra nord e sud, uomo e donna, uomo e natura; lo stesso concetto della divinità di Cristo potrebbe andare in crisi.
\r In dodicesima e tredicesima insieme a MARTIRI DELLA CARITA’, l’intervento di Henri Teissier, arcivescovo di Algeri, sulla strana condizione di una chiesa, quella algerina, priva di fedeli.
\r Ne LA FINE DEL PROSSIMO Paul Virilio ci mette in guardia sui pericoli, per la democrazia, di un futuro in cui le autostrade informatiche, di cui Internet è solo il preannuncio, mineranno l’urbanità, fondata sulla prossimità, anche fisica, delle persone. In quattordicesima e quindicesima.
\r In ultima, ne IL MALCONTENTO, parlano Gessica e Vittorio, due giovani della provincia di Vicenza, leghisti.
Intervento di Ovidio Bmpressi.
\r In copertina: nordest.
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