Una Città177 / 2010
Settembre


UNA SANITA’ POPOLARE. In uno scenario in cui il 65% delle famiglie vive con non più di tremila euro netti al mese, che significa che non potrebbe reggere, ad esempio, l’insorgere di una non autosufficienza, e il 60% degli italiani ha smesso di curarsi i denti, un consorzio di cooperative sociali si è lanciato nella sfida di aprire, nei prossimi cinque anni e in tutta Italia, oltre cento poliambulatori specialistici con dentista che operino con prezzi calmierati; dei centri pensati per accogliere le persone con la loro complessità di bisogni e domande, aperti a tutti, in cui non venga chiesto l’Isee e si paghi, anche se poco; intervista a Marco Maiello (da pag. 3 a pag. 6).
QUELLA SCATOLA DA SCARPE. Un gruppo di coppie formatosi 17 anni fa in una parrocchia di Bassano, molto eterogeneo, composto di operai, professionisti e imprenditori, che fra l’altro la pensano in modo diverso su tante cose, da gennaio si sta autotassando per aiutare una famiglia in difficoltà; le discussioni, anche con i figli, per decidere di che cifra la famiglia si poteva privare e l’incredibile rete di solidarietà che si è attivata dentro una caserma; la crisi come chance per recuperare una dimensione collettiva; intervista a Maurizio Franchetti, Cristina Andolfato, Giovanna Bernardi e Giovanni Maiorana (da pag. 7 a pag. 10).
A SCUOLA CON IL SINTOMO. L’esperienza di alcuni insegnanti che da qualche anno si incontrano per confrontarsi sui casi difficili, non per improvvisarsi psicologi, ma per fare al meglio il proprio mestiere; una lettura psicodinamica delle manifestazioni di disagio a cui segue però la messa a punto di strumenti didattici con la convinzione che se un ragazzo porta un "sintomo” a scuola è perché proprio lì cerca una risposta; la conferma che i giovani cercano negli adulti una guida rigorosa e coerente; intervista Marco Lodi e Marina Baguzzi (da pag. 11 a pag. 14).
QUANDO COMPIE 18 ANNI. L’incontro, un po’ casuale, tra una piccola associazione veneziana e alcuni minori stranieri non accompagnati e il conseguente impegno, assieme all’ente locale, per dar loro una famiglia; la particolare esperienza dell’affido di ragazzini afgani che le vicende hanno reso molto più adulti della loro età; l’assurdità di una legge che, in nome della sicurezza, al compimento della maggiore età, getta questi giovani in una condizione di irregolarità, vanificando l’intero percorso di integrazione; intervista a Emanuele Maspoli, Susanna Rossetto, Patrizia Zanella, Anna Paganotto e Marika Manfrinato (da pag. 15 a pag. 17).
LA LETTERA DALL'INGHILTERRA, di Belona Greenwood, è a pag 18.
I LIMITI DEL MEDICO. Tornare a vedere il malato come persona usando la tecnologia e le conoscenze di oggi, evitare di affidarsi esclusivamente alle misurazioni e agli standard prestabiliti, parcellizzanti, porsi, insieme ai pazienti e ai parenti, il problema dei limiti della cura, in tanti casi chiedersi che tipo di speranza si dà; intervista a Marco Bobbio (da pag. 19 a pag. 22).
Luoghi. Le centrali sono dedicate ad Angelo Vassallo.
GREGOR NEI TERRITORI. Marina Bahram ci racconta dell’impegno del suo gruppo teatrale nei tanti paesini sparsi per i Territori occupati; la scoperta che anche la rappresentazione della "Metamorfosi” alla fine dà voce a chi si sente rinchiuso in una gabbia, come gli abitanti di Gaza; il complicato rapporto con i colleghi israeliani e la preoccupazione per i bambini, che difficilmente supereranno i traumi che stanno vivendo (da pag. 27 a pag. 29).
BUGIE: per "hearts and minds” Stephen Bronner discute dell’uso delle bugie nelle democrazie contemporanee (pag. 29).
L'ISOLA SPEZZATA. Una lettera da Cipro di Giovanni Maragno.
L’HO LETTO, MI E’ PIACIUTO... La storia del gruppo Mauri Spagnol, che oggi conta al suo interno circa quindici case editrici; la passione per la letteratura per ragazzi e la decisione di pubblicare Harry Potter le cui vendite hanno superato gli otto milioni di copie; il fenomeno, non così inedito, dei giga seller che travolgono la vita di una casa editrice e il venir meno, nella critica, della "comunità letteraria”; contro ogni snobismo, la ferma convinzione che non c’è cosa al mondo che non meriti di finire in un bel libro; intervista a Luigi Spagnol (da pag. 32 a pag. 35)
RIAPRIRE IL DIBATTITO SULL’IMMIGRAZIONE. Per la rubrica "neodemos”, Massimo Livi Bacci, anche alla luce delle politiche messe in atto nel resto del mondo, sollecita una riflessione sul concetto di "selezione”, che non necessariamente va visto in contraddizione con il principio umanitario dell’accoglienza (pag. 35).
AD VITANDUM. Federico Battistutta ci parla della figura e del pensiero di Ferdinando Tartaglia, forse l’ultimo scomunicato "vitando”; l’esperienza del Movimento di Religione, che riuniva teosofi, anarchici, internazionalisti, quaccheri; dopo la catastrofe della guerra e la fine dei punti di riferimenti tradizionali, l’anelito a quello che definiva "puro dopo”, dimensione indicibile, se non facendo ricorso a invenzioni linguistiche; una figura ingiustamente dimenticata (pag. 36-37).
LO SPRECO D’INFANZIA. Malgrado sia passato un secolo, gli insegnamenti che Maria Montessori trasse dall’osservazione del comportamento spontaneo dei bambini, innanzitutto l’azione libera, la concentrazione e il bisogno di stabilità, dovrebbero tuttora fondare la pedagogia dell’infanzia, ma il più delle volte non è così... nei nidi e nelle scuole materne è tutto un urlare, un fare chiasso, con le maestre che ruotano di continuo e l’attività principale è lo scambio di figurine; intervista a Grazia Honegger Fresco (da pag. 38 a pag. 42).
IL TRIONFO DELLA RENDITA URBANA. A partire dall’ultimo numero di "Democrazia e diritto”, Francesco Ciafaloni propone una riflessione sugli esiti, drammatici, dell’ingresso della finanza nella speculazione immobiliare (pag. 43).
LA FRANCIA E I ROM. Alessandro Cavalli, all’indomani dell’espulsione di Rom e Sinti dalla Francia, si interroga su come sviluppare forme civili di accoglienza nei confronti di queste popolazioni (pag. 43).
LA LETTERA DALLA CINA, di Ilaria Maria Sala, è a pag. 45.
LA VISITA è alla tomba di Giuseppe Impastato.
APPUNTI DEL MESE. Si parla di chip e cani da caccia; di come negli Stati Uniti alcune scuole di medicina abbiano iniziato a mandare gli studenti al capezzale dei malati fin dal primo giorno, nella speranza che diventino medici più attenti e umani; della polemica sull’opportunità di uscire da Mondadori e da Einaudi; di un’insegnante francese sanzionata perché parlava troppo di Shoah; della lista degli alimenti e beni che possono entrare a Gaza e di quelli che invece non possono; di detenuti che muoiono; della non sempre facile convivenza tra anziane e badanti; eccetera eccetera (da pag. 44 a pag. 47).
LA DEFENESTRAZIONE MANCATA. "Si è detto che se allora uno dei capi dell’opposizione, un Amendola, un Turati, un Modigliani, si fosse trascinato dietro una cinquantina di teste calde su per le scale di Palazzo Chigi... e avesse defenestrato Mussolini e da quello stesso balcone avesse arringato la folla sottostante, il fascismo si sarebbe liquidato da sé e sarebbe svanito nel nulla senza lasciare traccia... Può essere e può anche non essere”. Per il "reprint” dell’ultima, pubblichiamo brani di uno scritto di Giorgio Levi Della Vida.
LA COPERTINA è dedicata ai Rom e ai Sinti d’Europa. La foto è stata fatta in un campo milanese in procinto di sgombero.