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Una Città 58 / 1997
ALTAFINI, IL 56 E GLI URLATORI
Intervista a Guido Crainz di Sergio Sinigaglia
La televisione che si diffonde in campagna, Il Giorno con le sue grandi inchieste sociali, le magliette a striscie, ma anche il casellario giudiziario centrale e il ’56 che a sinistra non provoca lo sconquasso augurabile. Lo straordinario periodo fra gli anni 50 e 60, con le sue trasformazioni sociali, l’esplosione del consumismo e l’insofferenza di tanti giovani che sfocerà nel 68. La grande occasione riformista mancata dal centrosinistra. Intervista a Guido Crainz.

Una Città 57 / 1997
E ALLA FINE MELFI SCIOPERO’
Intervista a Vittorio Rieser di Gianni Saporetti
Con la fine del ricatto insito nel contratto di formazione i dipendenti di Melfi hanno iniziato a scioperare e a iscriversi alla Fiom. L’insoddisfazione, soprattutto nella fascia qualificata, per le mancate promesse della fabbrica integrata. L’inevitabile persistenza del taylorismo, l’ossessione del "fare produzione", il basso livello dei salari frustrano le aspettative suscitate dallo sforzo di formazione, invero grandioso, compiuto dall’azienda. Intervista a Vittorio Rieser.

L’IMBROGLIO PER CONDANNARE
Intervista a Luigi Ferrajoli di Gianni Saporetti
Una sentenza vergognosa, risultato di una pervicace prevenzione accusatoria a cui si è aggiunta, poi, la volontà di non ammettere i propri errori. L’estrema gravità della sentenza suicida che viola tutte le regole. La difficoltà a farsi strada di una cultura dell’induzione che in Italia ha poca tradizione. Magistratura democratica nacque proprio per criticare le sentenze. Intervista a Luigi Ferrajoli.

LA DEBOLEZZA VERA DEL GIUDICE
Intervista a Carlo Guarnieri di Massimo Tesei
Il modo fraudolento in cui un giudice togato può capovolgere le decisioni di una corte. Il precedente, di sinistra, degli assassini dei fratelli Rosselli. I problemi che la giuria mista pone. La debolezza di un giudice dipendente psicologicamente dall’accusa. Il pericolo di un rito accusatorio che sopravvive senza neanche più i condizionamenti di prima. Intervista a Carlo Guarnieri.

LIBERTA’, DIGNITA’ E AUTONOMIA
Intervista a Paolo Costa di Franco Melandri
L’idea di Gobetti sulle carenze strutturali dell’Italia, sul fascismo come specchio dei mali italiani, primo fra tutti la mancanza di senso di responsabilità, resta di grande attualità anche oggi, cinquant’anni dopo la sconfitta e la fine del Partito d’Azione che a quelle idee si ispirava. La simpatia di Gobetti per il volontarismo rivoluzionario e per la Russia dei soviet che vedeva contrapposti al determinismo marxista e serratiano. Intervista a Paolo Costa.

COMMONWEALTH COOPERATIVO
Intervista a Colin Ward di Franco Melandri, Guido Franzinetti
La parola "socialista", un tempo sinonimo di cooperazione, di autogestione e di coinvolgimento dal basso, sembra ormai bandita dal linguaggio della sinistra. L’insulsa retorica rivoluzionaria di ogni tempo si è rivelata rovinosa per la ricerca libertaria. La possibile opzione libertaria per i comuni. Intervista a Colin Ward.

IL PRIVATO E LA SOGLIA
Intervista a Gisella Bassanini di Gianni Saporetti
Stare sulla soglia, vivere a compagnia, fare salotto. La storia della casa e dell’abitare mostra che la relazione con l’altro, la cura della vita quotidiana e la commistione fra pubblico e privato sono caratteristiche della vita delle donne da sempre. Le donne sconosciute che hanno segnato l’architettura di questo secolo. Intervista a Gisella Bassanini.

Una Città 56 / 1997
SENZA PROVA
Intervista a Giovanni Palombarini di Massimo Tesei
Intervista a Giovanni Palombarini, giudice di Cassazione.

IL LAVORO CHE DISTRUGGE
Intervista a Marco Revelli di Gianni Saporetti
La fine di questo secolo è segnata dalla fine del modello fordista. Crollano tutti i presupposti di quel modello: la crescita illimitata, per cui ad ogni aumento della produzione doveva corrispondere un aumento dell’occupazione, e il gigantismo industriale, ossia l’idea che fosse vantaggioso concentrare in un unico luogo di tutte le funzioni produttive. Con la formazione di un capitale finanziario gigantesco, extraterritoriale, teso unicamente all’immediata autovalorizzazione, è crollato anche il presupposto che la ricchezza fosse qualcosa di reale, di materiale, di ancorato al territorio. Oggi il lavoro non crea più socialità, anzi tende a distruggerla, a divorarla, quasi fosse una materia prima. Intervista a Marco Revelli.

PARLARE DUE LINGUE (III)
Intervista a Bernhard Pircher di Elena Widmann, David Augscheller
La violenza della spaccatura di essere mistilingue. Cercare di nascondere la propria diversità, mostrarsi tedesco in mezzo agli altri e ascoltare in cuffia Venditti a tutto volume. Il senso, per un ragazzo tedesco, di fare l’esame per avere il "patentino" del bilinguismo. L’incontro con Franz Thaler, non optante nel 1939. La ricerca della propria Heimat non solo nei luoghi ma anche nelle tradizioni. Interviste a Elena Widmann, Bernhard e Gianluca.