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Una Città 147 / 2007
I RITUALI INUTILI
Intervista a Andrea Canevaro di Gianni Saporetti
La memoria che oggi sembra perdersi nell’attualità, nel consumo degli oggetti, nel non aver più tempo per prendersi una pausa; il ruolo anche positivo dell’oblio che si intreccia con quello del ricordo. La funzione di un di gesto, o di un oggetto mediatore, che sposta, spiazza, apre al ricordo e al dialogo. La pena può essere proprio nello sguardo dell’altro che sa; la scoperta delle complicità. Intervista ad Andrea Canevaro.

LO STATUTO DELL’INCERTEZZA
Intervista a Fabrizio Francese di Enzo Ferrara
Scorie nucleari, veleni chimici, gas serra e ogm rappresentano incognite per la salute e l’ambiente tali da suggerire cautela nella reiterazione delle tecnologie che li producono. La legge della “correzione alla fonte” e quella del “chi inquina paga”. Il Principio di precauzione, che non inibisce la libertà di ricerca, ma al contrario la tutela dalla legge del più forte. Intervista a Fabrizio Francese.

L’ORDOLIBERALISMO
Intervista a Marco Mantello di Edoardo Albinati
I limiti del mito paretiano della concorrenza perfetta sinonimo di efficienza economica. Il concetto di bene pubblico e di “non rivalità” nel consumo. L’illusione che le privatizzazioni promuovano necessariamente meccanismi concorrenziali. Intervista a Marco Mantello.

Una Città 145 / 2007
IL SEMPLICE, IL RISAPUTO...
Intervista a Giancarlo Gaeta di Luciano Coluccia
La vicenda della formazione dei Vangeli, quando si dovette reinterpretare un po’ tutto dopo l’uccisione, “impossibile”, del Messia. La sconfitta del manicheismo per cui il mondo è male. Il discorso fondamentalista di Ratisbona, per cui l’unica esperienza autentica non è solo quella cristiana ma quella cattolica romana. La proposta di Simone Weil per una “dichiarazione dei doveri”. Intervista a Giancarlo Gaeta.

Una Città 143 / 2006
L’ASSENZA DI ALLENDE
Intervista a Manuel Reyes Mate di Pieralberto Valli
L’idea sbagliata che la storia sia oggettiva e scientifica e la memoria individuale e soggettiva; la storia, che è storia del fatto, dei vincitori quindi, non può fare a meno della memoria dell’’assente’. La memoria della repubblica annientata nel ‘36 tornata presente con forza in Spagna. L’oblio può arrivare solo dopo la riconciliazione, non dopo la punizione. La responsabilità che si tramanda. Intervista a Manuel Reyes Mate.

Una Città 135 / 2006
L’EVOLUZIONE E I MINORI DI 14 ANNI
Intervista a Telmo Pievani di Franco Melandri
Il grave passo indietro della Chiesa, con questo papa, sull’evoluzione e la tentazione di aderire all’ideologia del “disegno intelligente” che, pur senza sostenere una lettura letterale dei testi biblici, vuole ricondurre l’evoluzione all’interno di un progetto divino. La timidezza assurda dei laici. Il ritorno di Darwin a scuola, ma fra tante cautele e sospetti. Il “giallo” di un documento che non si trova. Intervista a Telmo Pievani.

Una Città 130 / 2005
DIVENTARE LIBERI
Intervista a Franco Sbarberi di Franco Melandri, Thomas Casadei
L’individualismo di Norberto Bobbio, di matrice liberal-socialista, crede nella connessione fra un liberalismo non liberista e un socialismo non marxista. Un personalismo laico che vede l’individuo come centro di diritti nella società. L’idea che conflitto e partecipazione siano entrambi necessari alla democrazia, e da qui la sua profonda antipatia per il compromesso storico. Intervista a Franco Sbarberi.

I DOVERI VERSO L’UOMO
Intervista a Domenico Canciani di Carlo De Maria
Per Simone Weil il martello pneumatico era la cosa peggiore inventata dall’uomo. Pur credendo necessaria una trasformazione del lavoro a misura dell’uomo restava pessimista sulle possibilità di eliminarne del tutto la monotonia. L’idea di Simone di “toccare con mano”, di non separare mai esperienza e intelligenza. La guerra di Spagna e la riflessione sulla forza e sul pacifismo. Intervista a Domenico Canciani.

Una Città 123 / 2004
LA BUGIA
Intervista a Nadia Urbinati di Franco Melandri, Gianni Saporetti
La bugia, che per Kant non può che accompagnarsi a un atteggiamento dispotico, era già praticata dalla democratica Atene in politica internazionale, dove la potenza, vero oggetto della politica, tende a regnare sovrana. La pubblicità, anima della democrazia, incompatibile con gli apparati militari e burocratici. La virtù fondatrice, che non può non sporcarsi le mani con il crimine e la violenza, deve cedere poi il passo alla virtù conservatrice. Portare nel consesso internazionale le regole della deliberazione pubblica. L’importanza del “fare come se”. Intervista a Nadia Urbinati.

Una Città 121 / 2004
LA PRATICA DELLA NORMA
Intervista a Gianfrancesco Zanetti di Franco Melandri
Fra un’argomentazione conclusiva, che “inchioda alla parete”, e l’idea relativistica di un’incomunicabilità di fondo, dove “ognuno ha i suoi gusti”, la via dell’argomentazione normativa, che accetta il dialogo e anche i dati di fatto per darsi norme sempre ridiscutibili. La vecchia idea che un’azione a fatti è meno grave di un’azione a parole. La più antica e radicata tradizione, la critica della tradizione. Intervista a Gianfrancesco Zanetti.