Una Città111 / 2003
Marzo


Dalla seconda alla quinta parliamo della guerra d’aggressione all’Iraq: Vittorio Foa mette in guardia sul CONTAGIO DELLA PREPOTENZA;
per Pierre Vidal-Naquet ormai siamo NEL MONDO DI ORWELL; citando Nicola Chiaromonte a proposito della brutalità americana in Vietnam Gregory Sumner ci manda la sua riflessione dall’America: L’IRAQ, IL VIETNAM E IL PARADOSSO DELLA STORIA.
Lo JUS AD BELLUM è quel diritto a cui gli stati avevano rinunciato entrando nell’Onu; gli Stati Uniti se lo sono ripreso, per portare ordine nel mondo; sarà invece il nuovo disordine mondiale; l’intervista è a Carlo Galli. Che SPIRITO LIBERTARIO E POLITICA DI POTENZA non sono
in contraddizione nella storia degli Usa, ce lo dice Pietro Adamo.
Ne L’OASI DI SHEINKIN, in sesta e settima, Roberto Festa ci racconta come, dagli Usa a Israele all’Olanda, un’ondata di insicurezza stia portando con sé xenofobia, chiusura e leggi liberticide.
Un RIFUGIO per le donne sottoposte a violenza da parte dei mariti; una piaga sociale dalle dimensioni insospettate; l’intervista, in ottava e nona, è a Angela Romanin,
del Centro anti-violenza di Bologna.
DOVE SI FINISCE, è l’intervista in cui Cesare Moreno ci spiega come una cittadinanza attiva e competente non possa fare a meno del conflitto, la qual cosa, spesso, è malvista da una sinistra iperprogrammatrice; in decima e undicesima.
APRIRSI UNA STRADA: per Sandi Hilal, palestinese, la seconda Intifada è molto triste, cupa, quasi disperata, molto diversa dalla prima a cui partecipò da ragazzina...; in dodicesima e tredicesima.
GLI INTERNAZIONALI sono i volontari di tutto il mondo che vanno nei Territori a tentare di ostacolare la demolizione delle case palestinesi; Rachel Corrie era uno di loro. L’intervista è a Ghassan Adoni, il ricordo di Rachel di Jeff Halper; in quattordicesima e quindicesima.
DISCUTERE è una buona pratica: sono sempre più numerose le esperienze di democrazia partecipativa dove gruppi di cittadini discutono di un problema, locale o generale; l’intervista è a Luigi Pellizzoni, in sedicesima e diciassettesima.
CINQUANTA CONTRO UNO è la situazione della ricerca italiana e in particolare del Cnr: per 50 ricercatori italiani che vanno all’estero, il che è positivo, un solo straniero viene in Italia, il che è drammatico; una riforma, quella del Cnr, che lo consegna ai politici; l’intervista è a Pietro Liberti; dalla diciottesima alla diciannovesima.
In FARE SCEMPIO DARE ESEMPIO è Angelo Stella ci parla della bozza di legge per istituire il Consiglio superiore della lingua italiana; in ventesima e ventunesima.
IL FONDATORE DELLE SCIENZE UMANE è Ibn Khaldûn, grande pensatore arabo, vissuto nel 1300 e la cui eredità non venne raccolta da nessuno; l’intervista è a Abdesselam Cheddadi, traduttore in francese del monumentale Libro degli esempi, in ventiduesima e ventitreesima.
In UN DESTINO COMUNE Manuela Deviri, madre di un giovane soldato caduto in Libano, racconta del suo impegno pacifista.