Una Città n° 132 / 2005
ottobre
LE RISORSE DEL CITTADINO sono lì e sono enormi, basterebbe che l’amministrazione pubblica e la politica smettessero di considerare il cittadino un mero “utente” di servizi; per risolvere problemi di welfare, di qualità della vita urbana, di salute la cooperazione con i cittadini è l’unica strada; l’esperienza romana di centinaia di piccoli progetti presentati da cittadini disposti anche a impegnarsi nella loro realizzazione; l’intervista, in seconda e terza, è ad Alessandro Montebugnoli.
In quarta e quinta, continuiamo a parlare di buone pratiche di cittadinanza: MUTUALISMO E CITTADINANZA è un intervento di Pino Ferraris in cui si spiega come la solidarietà negli ambiti di vita, dallo sviluppo impetuoso, potrebbe oggi riverberarsi sul posto di lavoro, attaccato, invece, dalla disgregazione; il sindacato dovrebbe riscoprire la sua anima mutualistica; la rivoluzione delle capacità contrapposta alla rivoluzione della potenza.
I MORTI DEL CHARITY, un ospedale di New Orleans, hanno rivelato un’America dove i poveri, in numero sempre maggiore, vivono nella più totale insicurezza: un uragano li può spazzare via perché nessuno si è occupato, si è ricordato di loro; la superiorità del modello europeo ora è sotto gli occhi di tutto il mondo; l’intervista, in sesta e settima, è a Fabrizio Tonello.
USCENDO NELLA STRADA è il racconto della storia dell’Asai, un’associazione di Torino nata in un oratorio salesiano, che si prende cura di centinaia di ragazzi di tutte le nazionalità, alcuni dei quali giungono in Italia dopo aver attraversato due continenti fra mille peripezie e sofferenze; Reza, ragazzino afgano racconta la sua odissea; dall’ottava alla undicesima.
Nelle centrali, immagini da Berlino del grande monumento alla Shoà e dei bambini che giocano...
LA VITTORIA DELL’IRAN è quella che si prepara in Iraq; l’errore fondamentale di Bush di voler la certezza di un regime amico e di portare la democrazia, incerta per definizione; l’intervista, ad Andrew Arato, è in quattordicesima e quindicesima.
In sedicesima e diciassettesima L’ECONOMIA, LE SUE LEGGI E LA LIBERTA’ UMANA E POLITICA è un intervento di Paola Cannarutto e Giorgio Forti, di “Ebrei contro l’occupazione”, molto polemico con l’intervista a Kleiman del numero scorso, in cui l’economista israeliano sosteneva che l’occupazione dei Territori, da un punto di vista economico e sociale, aveva fatto progredire i palestinesi... In diciottesima e diciannovesima
IL DIRITTO ALL’AUTOBIOGRAFIA è l’intervista a Susanna Ronconi, che a partire da una riflessione, iniziata in carcere, sul proprio passato, ha maturato l’idea che raccontare la propria storia ad altri e viceversa, trarre insegnamento dalle sconfitte, serve nel lavoro sociale; l’idea di far tabula rasa del passato è sempre sbagliata.
L’ETHOS PARTICOLARISTICO è quello che si impossessa di minoranze ormai integrate come quelle ebraiche; il rischio di non vedere la differenza fra l’antisemitismo classico e la giudeofobia che può nascere in un quartiere di periferia abitato da maghrebini; l’intervista è a Enzo Traverso, in ventesima e ventunesima.
In ventiduesima e ventitreesima IL PRINCIPIO FEDERALE: Corrado Malandrino ci fa la storia dell’idea federalista, dalla rivoluzione americana a quella francese a Proudhon; le figure di Carlo Rosselli e Silvio Trentin e la sconfitta dell’ideale federale in Italia.
In ultima: LA VITA DI MIO FIGLIO; Noam era il terzogenito di Aaron Barnea nato ai tempi della visita di Sadat in Israele, quando la pace sembrava arrivata... Oggi Aaron è impegnato con i Parents’ Circle, l’associazione israelo-palestinese di familiari di caduti, che si batte per fermare la sequela dei lutti.
In copertina: Sarajevo.