Una Città126 / 2005
Febbraio


IL MALE DELL’AMERICA è l’intervista-shock a Emmanuel Todd: l’America sta decadendo economicamente; l’Europa diventerà il suo nemico mortale e questo, invece di indurla a più miti consigli, la spingerà verso nuove avventure; le democrazie occidentali ormai trasformate in oligarchie, illuminata quella europea, guerrafondaia quella americana; il paradosso di sentirsi vittime dei paesi mussulmani, gli unici al mondo, oggi, a essere invasi, bombardati, occupati; in seconda e terza.
Sempre in terza, UN DIFFICILE OTTIMISMO è la lettera da Israele di Erela e Morale Bar-on.
I VENTENNI DEMOCRATICI sono quelli che hanno fatto la campagna elettorale per Kerry, provenienti tutti da famiglie benestanti e dalle migliori università, poliglotti e usi a viaggiare, figli di quell’America delle grandi città cosmopolite che si contrappone all’altra, tradizionalista, rurale, sedentaria; l’esperienza di Valentina Pasquali, andata volontaria a sostenere la causa democratica; in quarta e quinta.
PER COMPITO FARE UN AEREO: succede alla scuola professionale di Rovereto, dove un imprenditore finanzia il restauro di un Caproni del ‘37, che dovrà volare: altrove i lavori di saldatura dei ragazzi vengono buttati nel bidone appena finiti; l’intervista è a Claudio Stedile e Vittorio Menghini, in sesta e settima.
Dall’ottava all’undicesima, EGREGIO SIGNOR LADRO... è l’intervista ai redattori di Ristretti Orizzonti, detenuti; dell’esperienza della rivista fatta in carcere, e poi della Gozzini e del suo aspetto premiale, dell’ora di affettività che solo fuori piace intendere come ‘ora di sesso’, e d’altro ancora, parlano Stefano, Paolo, Elton, Giuma, Sandro, Elvis, Claudio, Gianfranco, Marino, Andrea, Sandro, Nicola, Ilir, Graziano e, in più, Ornella Favero; ALLE DUE DI NOTTE SUL COMPUTER è il racconto di Francesco.
In dodicesima e tredicesima, nelle immagini di Digaetano, i volti di irakeni che quotidianamente rischiano la vita per lavorare coi loro camion.
Dalla quattordici alla diciassette continuiamo a parlare di Cina: INTERNET E I CONTADINI è la riflessione di Wang Hui, esponente della sinistra neomaoista, fautrice di una democrazia anche economica per combattere le disuguaglianze che si stanno consolidando; ne L’ATELIER DEL MONDO Jean Philippe Béja ci racconta di come va la censura in Cina, di cosa si muove fra i dissidenti, e delle grandi potenzialità di un paese oggi ancora incentrato sul tessile;
A DONGGUANN (CI) FANNO LE SCARPE è il reportage di Mauro Baioni.
FINCHE’ VOLA LO SVASSUM MAGGIORE il Trasimeno è vivo, ma tanti pericoli, anche mortali, si sono addensati in questi decenni sul lago; che fare? Risponde Ermanno Gambini.
MARTIRE DELLA PACE E DELL’UMANESIMO sta scritto sulla tomba al Cairo di Jean-Sélim Kanaan, giovane funzionario dell’Onu che a trentatré anni, dopo una folgorante carriera maturata sui fronti della Bosnia e del Kosovo, è andato a morire a Baghdad... A parlare è la vedova, Laura Dolci.
In ultima FAR L'OPERAIO NON E' BUONO, è l’intervista a Marco Bifani, operaio napoletano.
In copertina: Bologna.