Tutte le interviste
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COMPETERE INSIEME
Intervista a Stefano Zamagni di Paolo Bertozzi
La divisione in parti uguali che non corrisponde più ai bisogni differenziati. L’inefficienza che colpisce sempre i più deboli. La falsa idea che il motore di una società sia nel profitto e non nella competizione. Il pluralismo assicurato, da cooperative e società no-profit, al mercato. Intervista a Stefano Zamagni.
LINGUE D’ALGERIA
Intervista a Claudia M. Tresso di Gianni Saporetti
Un paese crogiuolo fecondo di lingue e culture. Premesse alla barbarie integralista di oggi furono l’arabizzazione forzata e la lotta a tutto ciò che sapeva di francese seguite al ’62. La necessità di sostenere quegli intellettuali che, a rischio della vita, credono ancora in un Mediterraneo culla di culture che si mescolano. Intervista a Claudia M. Tresso.
JEANS
Intervista a Massimo Canevacci di Marco Bellini
Un giovanilismo dilagante in tutte le classi di età. L’ansia di differenziarsi. Giovani per nulla gregari delle mode marcano la propria identità nei dettagli dell’abito e della stanza. L’attrazione del randagismo giovanile. Lo stadio. Intervista a Massimo Canevacci.
Una Città 40 / 1995
GIOIRONO PER MORO...
Intervista a Piergiorgio Bellocchio di Gianni Saporetti
L’indegno conflitto di interessi che non interessa a nessuno, in un paese in cui furbizia e debiti sono considerati garanzie per la collettività. Classi dirigenti che, dopo il fascismo, hanno continuato a governare con la DC e che oggi si rivendicano apertamente. La Resistenza, unico fatto rivoluzionario della nostra storia. Intervista a Piergiorgio Bellocchio.
VUOTO A VINCERE
Intervista a Umberto Croppi, Marco Tarchi di Gianni Saporetti
La svolta di Fiuggi: l’eredità del blocco di potere democristiano raccolta da chi fino a ieri, per salvaguardare la nicchia elettorale nostalgica, inneggiava al fascismo del 2000.
Il pericolo della spregiudicatezza nel vuoto programmatico e culturale. Intervista a Umberto Croppi e Marco Tarchi.
AL FONDO DEL FIUME
Intervista a Giovanni Damiani di Marco Bellini
Ad attestare la qualità dell’acqua non sono tanto le analisi chimiche finalizzate all’uso, quanto le forme di vita del fondo del fiume.
La straordinaria capacità autodepurativa dei fiumi compromessa dalle manomissioni ed emulata malamente dai depuratori, brutte copie costosissime. Le alternative ci sono. Intervista a Giovanni Damiani.
Una Città 39 / 1995
SCORCIATOIE PER IL BARATRO
Intervista a Marco Boato di Gianni Saporetti, Massimo Tesei
Il 29 aprile del 93, una data che resterà nella storia del paese, quando il "partito del crollo" trainato dal giustizialismo di Lega e Rete tende una trappola al governo Ciampi. Ogni ipotesi di transizione graduale, per riscrivere le regole e dare tempo alle forze politiche di cambiare, viene travolta dalla fretta di vincere che si impossessa di una sinistra che di lì a poco sarà travolta. Una pagina di storia da meditare. Intervista a Marco Boato.
COS’HAI?
Intervista a studente napoletano di Carla Melazzini
Quando si vede che l’altro è malintenzionato e per paura purtroppo si passa alle mani. Il segnale di una frase detta in dialetto. L’ignoranza che ti isola e ti spinge a rispettare chi per paura è rispettato. Cosa significa abitare in un quartiere che è tutto il mondo. L’importanza della scuola per intravedere un’altra strada e l’incontro con una professoressa che ti fa vergognare volendoti bene. Intervista a un giovane studente napoletano.
A TURNO
Intervista a Peppino Ortoleva di Marco Bellini
La caduta di qualità dei programmi e della professionalità nell’epoca della neo-Tv, fatta di flusso quotidiano e chiacchiericcio. Contenitori di pubblicità che devono pubblicizzare se stessi. L’indissolubile nesso fra democrazia e Tv e le due derive: plebiscitaria della destra e elitaria della sinistra. La comunicazione da uno a molti e il grave problema della "personalità televisiva". Intervista a Peppino Ortoleva.
Una Città 38 / 1995
L’ERESIA DELL’ETICA
Intervista a Giampietro "Nico" Berti di Franco Melandri
L’identificazione fra socialismo e abbattimento del capitalismo è alla base della fine del socialismo reale e della crisi della socialdemocrazia. L’importanza di quegli eretici del socialismo, Merlino, Caffi, Rizzi, allora emarginati perché vedevano il socialismo non come negazione di qualcosa, ma come affermazione di un’etica. Intervista a Nico Berti.