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Una Città 162 / 2009
I MORTI DIMENTICATI
Intervista a Sergio Sinigaglia di Gianni Saporetti
L’importanza di ricordare anche tutti i giovani che negli anni 70 persero la vita per mano delle forze dell’ordine o dei neofascisti; il rischio di un “noi e loro” ormai fuorviante, ma anche comprensibile finché resteranno pagine oscure nella storia di quegli anni; l’incontro fra Lo Russo e il carabiniere Tramontana. Intervista a Sergio Sinigaglia.

I GESTI GIUSTI
Intervista a Manlio Milani di Massimo Tesei
Il mancato accertamento giuridico della verità sulle stragi, di cui comunque si sa tanto, oltre a lasciare un vuoto pauroso nella storia del paese, condanna i familiari delle vittime a un processo senza fine di vittimizzazione; i riconoscimenti mancati da parte dello Stato; l’importanza di capire i tragitti dei colpevoli. Intervista a Manlio Milani.

MI DIA LA NOTA
Intervista a Laura Manassero di Gianni Saporetti
Giovani che intuiscono ma non memorizzano, che ti seguono dove vuoi ma che poi hanno un’altra vita che tu non conosci, al contrario dei giovani stranieri che vogliono imparare, hanno una memoria di ferro e cercano un adulto che li guidi; l’utilità della punizione che responsabilizza e “libera” anche. Intervista a Laura Manassero.

Una Città 161 / 2009
IL BORSEGGIO DELLA ZIA
Intervista a Marzio Barbagli di Barbara Bertoncin, Alessandro Siclari
I reati commessi da immigrati aumentano e sono gravi: violenze sessuali, omicidi, furti e rapine; a minare il senso di sicurezza della gente sono reati come furti d’appartamento e borseggi, in buona parte commessi da immigrati; la falsa idea di una responsabilità mediatica nel diffondere insicurezza. Intervista a Marzio Barbagli.

LE PRIMARIE
Intervista a Roberto Balzani, Roberto Fasoli, Matteo Lepore, Salvatore Vassallo di Massimo Tesei, Carlo Giunchi
Partendo dall’esempio delle primarie del Pd svoltesi a Forlì con una competizione vera fra due candidati e una grande partecipazione di cittadini, una discussione sulle prospettive tutt’altro che rosee di un partito che sembra aver paura di aprirsi alla società. Forum fra Roberto Balzani, Roberto Fasoli, Matteo Lepore, Salvatore Vassallo.

CUBA E IL MALE MINORE
Intervista a Giampietro "Nico" Berti di Gianni Saporetti, Franco Melandri
Forse anche alcuni anarchici cubani esuli in Florida parteciparono al tentativo di sbarco alla Baia dei Porci e tanti anarchici europei, che vedevano comunque in Cuba una rivoluzione e negli Usa il nemico imperialistico, li tacciarono di essere “venduti agli Usa”; la storia di un convegno del 68 a Carrara... Intervista a Giampietro Berti.

Una Città 160 / 2008
SE JEFFERSON...
Intervista a Pietro Adamo di Gianni Saporetti, Franco Melandri
Il modo ambivalente di guardare all’America della sinistra europea dipende dalla storia: quando qua regnava il privilegio là si diceva “una testa un voto”, qua si aspettava sempre la rivoluzione là pensavano di averla già fatta; il deficit terribile di liberalismo della sinistra italiana. Intervista a Pietro Adamo.

Una Città 159 / 2008
LA MONETA
Intervista a Massimo Amato e Luca Fantacci di Franco Melandri
L’incredibile vicenda dei mutui subprime, alla cui origine c’è la rescissione di ogni rapporto tra debitore e creditore. Il paradosso di una finanza che non riesce a pensare il suo oggetto, la moneta. La proposta originale e “pacifista” di Keynes, rimasta inascoltata a Bretton Woods. Intervista a Massimo Amato e Luca Fantacci.

LA GRANDE TAVOLA
Intervista a Wolfgang Sachs, don Achille Rossi e Edi Rabini di Barbara Bertoncin
La Chiesa intermediaria necessaria tra Dio e l’uomo è l’emblema di unamodernità segnata dall’intromissione, tra l’uomo e le sue attività basilari, di esperti ed istituzioni. La passione per la convivialità e l’incomprensibile fine della sua popolarità. Wolfgang Sachs, don Achille Rossi ed Edi Rabini ricordano Ivan Illich.

LA PSICOLOGIA DEGLI UOMINI D'AFFARI
Intervista a Giorgio Lunghini di Barbara Bertoncin
Una crisi, quella finanziaria, che parte da lontano, per poi arrivare alla new economy e alla fine, forse, ai mutui subprime. Una globalizzazione che doveva portare benefici per tutti e invece ha creato crescenti disuguaglianze. Una lezione, quella di Keynes, che è stata del tutto dimenticata. Intervista a Giorgio Lunghini.