Paolo Bergamaschi

Paolo Bergamaschi è stato per 24 anni consigliere nelle istituzioni europee. In pensione dal novembre 2019, continua a collaborare con riviste, siti web e quotidiani.

interventi

PIU' FACILE COSTRUIRE UN GRATTACIELO CHE COSTRUIRE LA PACE

internazionalismo
La pace fra Armenia e Azerbaigian non è mai stata così vicina, dopo due guerre sanguinose per il Nagorno Karabakh, e gli strascichi di odio che hanno lasciato; l’impressionante spettacolo della fascia di sicurezza lasciata dagli armeni, una landa senza più nulla, con villaggi cancellati, le case abbattute, gli alberi tagliati, i fiumi deviati e solo mine; 750 mila profughi, ma poi lo stupore per la rinascita di Baku e i suoi grattacieli. Di Paolo Bergamaschi.

Anche se buona parte della città si trova geograficamente sul suolo del vecchio continente, Istanbul rimane a tutti gli effetti una metropoli dal volto mediorientale. Per me ha sempre rappresentato la grande porta verso l’Asia. Ogniqualvolta venivo inviato in missione nelle repubbliche...

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Diario americano

internazionalismo
Seconda parte del diario americano di Paolo Bergamaschi

(continua dal numero precedente) Contrariamente a Bruxelles e Strasburgo, le città che frequento da più di vent’anni, trovare un posto dove cenare a tarda ora a New York non è affatto un problema. A Manhattan puoi farlo in qualsiasi momento; sono moltissimi i locali aperti...

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Diario americano

America
prima parte del diario di viaggio di Paolo Bergamaschi in America

C’è un filo diretto, anzi un doppio filo diretto che lega indissolubilmente l’Unione Europea alle Nazioni Unite. In primo luogo l’Ue rappresenta nel vecchio continente quello che l’Onu rappresenta su scala globale anche se in forma più organica e integrata...

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SULLE TRACCE DELLA NOVOROSSIYA

internazionalismo
Attraversare un paese grande quanto Polonia e Germania insieme, dove a est si parla una lingua e ad ovest un’altra, dove la corruzione generale ha fatto la fortuna, come del resto altrove, di un comico che prendeva in giro la politica; l’interesse del grande e minaccioso vicino a mantenere nell’instabilità il paese; la leggendaria Odessa con la sua scalinata, unica località balneare rimasta all’Ucraina dopo la perdita della Crimea. Di Paolo Bergamaschi.

Quando l’eurodeputata Rebecca Harms mi aveva chiesto la disponibilità a partecipare alla missione di osservazione delle elezioni presidenziali in Ucraina avevo tergiversato. La prospettiva di tornare un’altra volta a Kiev non mi entusiasmava anche se l’appuntamento, dal ...

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Benvenuti in Pridnestrovie

in europa
Il continuo movimento di eletti da un gruppo politico all’altro, oltre a riguardare tutti i paesi, affligge anche il parlamento europeo; il caso clamoroso della Moldavia, dove l’espressione corrente è “cattura dello Stato”; una sentenza che fa fallire il lungo processo di avvicinamento all’Unione europea; il grande e intricato problema della Transnistria, che nel 92 insanguinò le acque dello Dniester; l’Ocse, organizzazione dello status quo. Di Paolo Bergamaschi.

Il cambio di casacca in politica non è un fatto occasionale. Anche nelle democrazie più consolidate capita di vedere politici che cambiano di schieramento durante il mandato. Le ragioni possono essere tante e svariate. C’è, ad esempio, chi se ne va sbattendo la porta per antagonismo personale...

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AI CONFINI DELL'ABCHAZIA

internazionalismo
Un confine, quello fra Abchazia e Ossezia che non dovrebbe esserci e che invece viene progressivamente fortificato dai russi, frutto dell’avventura giorgiana per riprendersi le province ribelli, cui seguì una vera e propria pulizia etnica promossa dai russi. Di Paolo Bergamaschi.

Istanbul è sempre lì. Quando l’aereo buca le nubi te la ritrovi di colpo in basso, acquattata nell’oscurità sulle sponde tra lo stretto del Bosforo e il Mar di Marmara come un gatto marpione che attende le prime luci dell’alba per catturare la preda. è la sera di una domenica di inverno...

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Tra Pristina e Mitrovica

internazionalismo
In un Kossovo che celebra il nono anno della sua indipendenza, e che, però, resta l’unico paese dei Balcani in cui è necessario un visto, non cessano le tensioni, fra i serbi della zona di Mitrovica e fra i nazionalisti albanesi alcuni dei quali sognano l’annessione all’Albania. Di Paolo Bergamaschi.

La scultura composta da lettere cubitali che formano la parola "newborn”, neonato, di fronte al palazzo della gioventù e dello sport in una delle aree più affollate di Pristina è ancora al suo posto nonostante siano trascorsi nove anni dalla sua prima esposizione. Anche se viene periodicamente...

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LA REGINA E LA PEDINA

internazionalismo
La Moldavia, la cui comunità in Italia è la più numerosa e integrata, si sta allontanando dall’Europa, complice l’influenza dei russi che usano la Moldavia per arrivare all’Ucraina; i separatisti russi della Transnistria e la strana Gagauzia, di lingua turca ma russofona. Di Paolo Bergamaschi.

Si respira aria di casa all’aeroporto internazionale di Chisinau. Nonne e madri rincorrono i bambini che schiamazzano apostrofandoli in un italiano stentato mentre attendono pazientemente il loro turno alla fila degli imbarchi. D’altronde basta dare una rapida occhiata allo schermo delle...

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Il piccolo paese e la grande diaspora

internazionalismo
Tornare in Armenia, per controllare delle elezioni sempre più disertate da cittadini sfiduciati, molti dei quali pensano di andarsene a raggiungere una delle più importanti diaspore del mondo; un paese che sopravvive grazie alla Russia, la quale però arma il nemico giurato dell’Armenia, l’Azerbaigian, con il quale lo stato di guerra, per il Nagorno-Karabach, è tutt’altro che superato; chi proponeva un accomodamento non è stato eletto. Racconto di Paolo Bergamaschi.

No, questa volta non avevo proprio voglia di tornare in Armenia. L’avevo ripetuto più volte all’eurodeputata finlandese Heidi Hautala che insisteva perché mi aggregassi alla missione di osservazione elettorale del Parlamento europeo di cui lei faceva parte. "Il regolamento parla chiaro”...

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Cronache dal Donbass

internazionalismo
Una situazione, quella dei territori ucraini dilaniati dal conflitto fra separatisti filo-russi e le truppe regolari ucraine, ormai incancrenita nello stillicidio dei morti, nello scambio di artiglierie, nei problemi dei rifugiati, in cui il tempo gioca solo a favore della Russia. Di Paolo Bergamaschi.

È un livido mattino uggioso a Avdiivka ma almeno non si spara. Pochi giorni prima a Monaco, ai margini della rituale conferenza internazionale sulla sicurezza che si tiene ogni anno in Baviera, i ministri degli esteri di Francia, Germania, Russia e Ucraina hanno negoziato un nuovo cessate-il-fuoco...

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Tra Chisinau e Parma

internazionalismo
Appunti di viaggio di Paolo Bergamaschi.

Di tutto aveva bisogno la Moldavia fuorché di nuove elezioni. La crisi politica che nel giro di pochi mesi aveva portato alla caduta di due governi sembrava conclusa e archiviata a gennaio con l’insediamento del nuovo primo ministro Pavel Filip, anche se le manifestazioni di piazza non cessavano...

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Aspettando Bruxelles

internazionalismo
L’adesione dell’Ucraina all’Europa incagliata in un referendum olandese, senza valore vincolante, ma in cui la maggioranza, circa due milioni e mezzo, si sono pronunciati contro la candidatura ucraina; la situazione nel Donbass, la Crimea e la decisione della Finlandia. Di Paolo Bergamaschi.

Ottobre 2016 Cielo imbronciato sul Majdan. Nubi compatte strozzano i timidi raggi del sole acerbo del mattino che non ha ancora la forza di riscaldare gli incerti passanti che tagliano la piazza. Qualche piccione arruffato saltella sul selciato danzando attorno ad un presidio di testimoni di Jehov...

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La terra di fuoco

internazionalismo
Viaggio in Azerbaigian. Di Paolo Bergamaschi

Gelo polare fra Bruxelles e Baku. Non è un bollettino meteorologico che preannuncia paurosi sconvolgimenti climatici nel vecchio continente; si tratta semplicemente dello stato delle relazioni fra il Parlamento europeo e il Milli Majlis, l’assemblea legislativa dell’Azerbaigian. A scatenare la...

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Un paese senza giovani

internazionalismo
Un paese, la Moldavia, che ha visto cambiare tre governi in quindici mesi e che è oggi il più grande beneficiario pro-capite di fondi europei, dove il maggiore oligarca, Vladimir Plahotniuc, controlla il 70% dei media, varie attività economiche e un partito; gli altalenanti e ambigui rapporti con Bruxelles e con Mosca e gli scandali bancari. La frustrazione dell’opposizione e i centomila giovani che hanno visto i loro genitori andarsene a cercar fortuna altrove. Intervento di Paolo Bergamaschi.

A cosa pensereste se vi raccontassero di un paese dove l’uomo più ricco è anche il più potente e ha in mano un’ampia fetta di economia nazionale, il controllo quasi totale dei media e una supremazia illimitata in politica? E se a questo aggiungessimo anche una crisi profonda del settore ...

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Il numero dei prigionieri

internazionalismo
Le difficili relazioni tra Bruxelles e la Bielorussia, con il regime di Lukashenko che non si è fatto fermare né dalle denunce, né dalle sanzioni e che anzi accusa l’Unione di discriminare il suo paese; l’invasione della Crimea, che ha riportato il dittatore al centro dei negoziati, ma gli ha anche ricordato cosa lo aspetta se decidesse di recidere il cordone ombelicale con la Russia; un inquietante decreto contro i “parassiti sociali” che obbliga tutti a lavorare. Intervento di Paolo Bergamaschi.

"Fare l’elastico” è la definizione usata in gergo ciclistico per quei corridori che durante la gara si accodano e si sfilano dal gruppo di testa per ragioni tattiche, di opportunità o più semplicemente per sfruttare la scia degli altri e risparmiare preziose energie in vita del rush finale...

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L'ARARAT, OLTRE IL CONFINE

internazionalismo
La delusione, dopo tre anni di trattative, per l’inaspettato rifiuto dell’Armenia di firmare l’accordo di associazione con l’Unione europea, optando invece per l’Unione euroasiatica con Russia, Bielorussia e Kazakistan, verosimilmente per salvaguardare la propria sovranità territoriale, visti i precedenti di Ucraina, Georgia e Moldova che hanno pagato a caro prezzo la scelta europea; i più convinti negazionisti del genocidio, che oggi sono a Baku. Di Paolo Bergamaschi.

Lo skyline di Erevan è cambiato. Mi ero abituato negli ultimi anni alla selva di gru meccaniche che sovrastavano i quartieri del centro, indice di una frenetica attività edilizia che stava ridisegnando il volto della città. Cantieri aperti nella capitale e cantieri aperti in Armenia, si diceva...

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Tra Varsavia e Sarajevo

null
A un anno dalle rivolte di Piazza Maidan, l’Ucraina è alle prese con il precario cessate-il-fuoco, e con enormi problemi di corruzione: queste le sfide che attendono il nuovo Parlamento, la cui metà dei membri, giornalisti e militanti, occupa quei banchi per la prima volta. Di Paolo Bergamaschi.

Non so cosa passava per la testa degli studenti di Kiev quando alla fine di novembre del 2013 accorrevano in massa a Piazza Maidan per protestare contro la decisione di Yanukovich di non sottoscrivere l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Alcuni erano senz’altro infuriati per...

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Il futuro in 70 centimetri

internazionalismo
Alle ultime elezioni la Moldavia, il paese più povero del Partenariato orientale, dove le rimesse costituiscono un quarto del Pil, ha scelto di guardare all’Europa; il problema, grave e diffuso, della corruzione, e la paura per le possibili ritorsioni del vicino russo. Intervento di Paolo Bergamaschi.

Non amo particolarmente le missioni di osservazione elettorale, quando posso le evito, ma questa volta non avevo scampo. Ero in partenza per Istanbul quando mi ha raggiunto il messaggio di Pietro Ducci, il responsabile del parlamento europeo che pianifica l’invio delle delegazioni degli...

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Il battaglione Donbass

internazionalismo
Reportage da Donetsk di Paolo Bergamaschi

[Prosegue dal numero precedente] Non sempre i sopralluoghi delle delegazioni parlamentari sono utili per farsi un quadro fedele della situazione. Quelli ufficiali, ad esempio, rischiano spesso di essere controproducenti passando per i canali governativi, con le autorità del posto intente a...

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Direzione Donbass

lettere da...
L’Ucraina alle prese con la “lustrazione”. Intervento di Paolo Bergamaschi

Volti tesi, sguardi circospetti e molti posti liberi sul volo per Kiev. D’altronde non può che essere così dopo l’abbattimento del Boeing delle aviolinee della Malaysia nei cieli dell’Ucraina orientale avvenuto solo poche ore prima. Per tutto la notte ero rimasto incollato allo schermo della...

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I GADGET DEGLI AMBULANTI

internazionalismo
Di ritorno a Maidan, dove un anno fa erano giovani e studenti a monopolizzare una piazza oggi segnata dai pesanti scontri che hanno portato dolore e lutti. La scoperta dello sfarzo della residenza di Yanukovic, meta di svago dei cittadini increduli, e le preoccupazioni per il destino di un paese diviso, dove anche la religione sta giocando un ruolo primario. Di Paolo Bergamaschi.

Iegor me l’aveva detto già a novembre: "Questa protesta durerà a lungo, siamo disposti a rimanere in piazza fino a primavera”. Pensavo scherzasse ma è stato di parola. Ormai sono di casa a Kiev. I tassisti dell’aeroporto hanno volti familiari e so perfettamente come comportarmi quando mi ci...

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LA VOCE DEL MAIDAN

null
Di ritorno dall’Ucraina, Paolo Bergamaschi ci parla di un paese al bivio, stretto tra i ricatti energetici di Putin e un’aspirazione europea a cui Bruxelles pone via via nuove condizioni; una situazione aggravata dalla crisi e dalle lungaggini della burocrazia europea, ma ancora foriera di speranze ora che “il genio della democrazia e della libertà è uscito dalla lampada...”.

Quello di Vilnius doveva essere il vertice della consacrazione definitiva del Partenariato Orientale, il momento solenne in cui raccogliere i primi concreti risultati del processo lanciato a Praga nel maggio del 2009. Si è trasformato, invece, in una leziosa passerella cerimoniale dei leader europei...

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RITORNO A PRISTINA

balcani
Un paese che manca ancora dei requisiti minimi per essere riconosciuto alle Nazioni Unite e il cui percorso verso l’Unione europea resta lungo e tortuoso alimentando un crescente senso di frustrazione; il problema di una burocrazia inerte e corrotta e gli effetti, anche economici, della partenza di molte agenzie internazionali. Diario di viaggio di Paolo Bergamaschi.

Non me ne vogliano gli amici kosovari, ma Pristina è davvero la più brutta capitale d’Europa, e lo dico con cognizione di causa avendo ormai battuto e perlustrato ogni angolo del vecchio continente. Non c’è uno scorcio, un edificio, un angolo prospettico, un punto originale di osservazione...

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IL PASSO DELLA CROCE DELL'ORSO

in altri continenti

Non c’è traccia di confine sul Passo della Croce dell’Orso, non una pietra, una lapide, un cippo o un’indicazione che ricordi agli sparuti turisti che si avventurano da queste parti che qui passa la linea che secondo la cartografia ufficiale separa l’Europa dall’Asia. Solo raffiche di vento...

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IL CLUB DEGLI AUTOCRATI

in altri continenti
Con il ritorno del potere nelle mani di Putin, anche formalmente, le relazioni con l’Europa rischiano di diventare ancora più tese; la debolezza dell’Europa di fronte al paese da cui dipende per gli idrocarburi e la situazione, sempre critica, dei dissidenti; il caso Magnitsky. Di Paolo Bergamaschi.

Prendere o lasciare. Non c’era via di mezzo. La seconda metà di dicembre non è di certo il momento migliore per recarsi in visita a Mosca, ma l’invito della Duma per l’anno in corso è giunto solo alla fine di novembre, dopo che la Commissione Esteri del Parlamento Europeo aveva manifestato...

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L'ULTIMA DIGA

internazionalismo
Il Tagikistan, la più povera delle cinque repubbliche dell’Asia Centrale, che vive di rimesse e sommerso, ma è ricca di risorse energetiche, vuol fare una grande diga... Di Paolo Bergamaschi.

La barriera delle postazioni degli agenti di polizia addetti al controllo dei passaporti rappresenta, negli aeroporti, il varco oltrepassato il quale ci si trova proiettati in una realtà parallela che si estende a macchia di leopardo in ogni angolo del pianeta. È il mondo del duty-free, esclusivo...

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LA SINDROME OLANDESE

internazionalismo
Il nuovo volto di Baku, dove finalmente gli aerei atterrano di giorno e non più di notte, segno di un’avvenuta promozione; l’incapacità dell’Ue di giocare un ruolo significativo nel dialogo con l’Armenia; un’economia fondata quasi esclusivamente sulle rendite da petrolio. Diario di viaggio di Paolo Bergamaschi.

La buona notizia è che finalmente gli aerei atterrano a Baku ad orari ragionevoli, come nelle altre capitali europee, senza dover passare la notte in bianco. La cattiva notizia è che Baku rimane, comunque, alla periferia del vecchio continente con distanze inalterate sia, ovviamente, dal punto di...

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QUEL GUERRIERO A CAVALLO

lettere da...
Il rinfocolare di nazionalismo balcanici attorno a un nome, quelli di Macedonia; l'invenzione di un passato e di una tradizione; la frustazione pericolosa di un'attesa lunghissima per entrare in Europa; lo straordinario progetto, oggi realizzato, di una pista ciclabile lungo tutta la vecchia cortina di ferro. Intervista a Paolo Bergamaschi.

"Welcome to Macedonia, the cradle of civilization”, "Benvenuti in Macedonia, la culla della civiltà”, questo è il messaggio che compare sui cellulari quando si arriva all’aeroporto di Skopje. Chi giunge per la prima volta da queste parti potrebbe pensare a un errore della compagnia telefoniche...

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L'EUROPA E LE BALENE

lettere da...
Viaggio in Islanda, a tre anni dal crack del 2008, quando il paese, piazzato ai vertici delle classifiche mondiali del benessere, fu travolto da uno spaventoso tsunami finanziario. Di Paolo Bergamaschi.

Sono cresciute le betulle di Reykjavik. A metà degli anni Ottanta erano solo piccoli cespugli nei giardini ordinati di una città colorata di un verde intenso, ma incredibilmente spoglia di alberi, come il resto dell’isola. Oggi sono piante adulte che svettano eleganti nella bianca corteccia luce...

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L'internazionale dei despoti

lettere da...
Un viaggio in Turkmenistan, oggi al quarto posto per le riserve di gas naturale, dove non esiste un bilancio pubblico, internet è censurato e alle undici scatta il coprifuoco. Di Paolo Bergamaschi.

E’ un vecchio Iliuscin a elica di una compagnia uzbeka l’apparecchio che mi porta a Ashgabat. Difficile comprendere le ragioni della mia lunga lista di attesa visto che i posti occupati sono a malapena la metà. Da Tashkent alla capitale turkmena ci sono circa 1300 chilometri che sembrano...

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L'oro blu

lettere da...

C’è un errore macroscopico nelle carte geografiche in circolazione oggi. Non si tratta della mancata inclusione di qualche nuovo stato dopo gli sconvolgimenti degli ultimi vent’anni che hanno provocato la disintegrazione di Urss e Jugoslavia, ridisegnando i confini interni di...

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QUEI TRE ELETTORI DI MITROVICA NORD

lettere da...
Appunti di viaggio. Di Paolo Bergamaschi

Confesso di avere cercato di resistere fino all’ultimo. Quando Ulrike Lunacek mi ha chiesto di aggiungermi alla delegazione di europarlamentari incaricati della missione di osservazione delle elezioni in Kosovo ho avuto un improvviso sussulto, ma non ho avuto il coraggio di dire di no. Ho così la...

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LA LINGUA E' LA STESSA

lettere da...

Marzo 2010 Valentin Inzko è forse l’unica persona in Bosnia-Erzegovina, in questi tempi di crisi nera, cui non dispiacerebbe perdere il posto di lavoro. E’ dal 1995, quando furono firmati gli accordi di Dayton che posero fine all’aggressione delle milizie serbe, che l’ex repubblica jugoslava...

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LA GUIDA TURISTICA DEL KOSOVO

lettere da...
Appunti di viaggio. Di Paolo Bergamaschi

Le bandiere issate ai margini della pista dell’aeroporto di Pristina catturano l’occhio dei viaggiatori che dalla scaletta si incamminano verso il nuovo edificio dove vengono smistati i bagagli. La posizione dei pennoni non è casuale. Il numero degli stendardi aumenta ad ogni mia venuta e sono...

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LA RIVOLUZIONE VIA INTERNET

lettere da...
intervento di Paolo Bergamaschi

Contrariamente a quanto avviene con le altre repubbliche dell’ex Unione Sovietica i collegamenti fra la Moldova e l’Italia sono comodi e veloci. Non c’è bisogno di scali intermedi in qualche hub dell’Europa centrale: ci sono voli diretti per Chisinau da Milano, Roma e Verona. Pochi sanno...

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LA GUERRA DEI TIMBRI

lettere da...
Anche la Serbia è infine salita sul treno per Bruxelles, ci sono però delle condizioni, in primis la collaborazione col Tribunale Internazionale sui Crimini di Guerra; mentre ancora stenta la ricostruzione di una memoria rimossa, l’economia migliora e la voglia d’Europa cresce... Intervento di Paolo Bergamaschi.

Novembre nei Balcani è il mese delle pagelle. Non per gli studenti, il cui anno scolastico comincia a fine estate, ma per i governi di quei paesi, la cui azione è scrupolosamente esaminata durante l’arco dei dodici mesi dai burocrati di Bruxelles. Quello delle relazioni annuali sullo stato di...

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FROZEN CONFLICTS

lettere da...
di Paolo Bergamaschi

Paolo Bergamaschi, consigliere per gli affari esteri del parlamento europeo, ha pubblicato Area di Crisi. Guerre e pace ai confini d’Europa, edizioni La Meridiana, 2007.\r \r Maggio 2008\r Non c’è traccia di luna nel cielo di Tbilisi, mentre nel cuore della notte l’auto che mi ha appena...

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LE NUOVE MATRIOSKE DELLA PIAZZA ROSSA

lettere da...
di Paolo Bergamaschi

Raggiungere l’aeroporto di Malpensa è spesso un’impresa. Non per la distanza, del tutto ragionevole, quanto per la posizione, decisamente poco accessibile. Collocare uno scalo di tale importanza a nord di Milano senza una rete adeguata di collegamenti pubblici è stata una scelta a dir poco...

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SULLA VIA DELLA SETA

lettere da...
intervento di Paolo Bergamaschi

Domanda trabocchetto: quanti sono i paesi euro-asiatici, vale a dire gli Stati il cui territorio è diviso fra Europa e Asia? Le mie reminiscenze scolastiche di geografia mi hanno sempre indotto a dire due, Russia e Turchia, ma non tenevano conto di un evento epocale che ha sconvolto la storia...

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TIBET, LA TERRA NON TOCCA PIU’ IL CIELO

lettere da...
Le tre T, gli argomenti, cioè, di cui Pechino non vuol parlare con nessuno: Taiwan, Tienanmen e Tibet. I frutti ormai evidentissimi della colonizzazione Han. Il bimbo che dovrà succedere al Dalai Lama è allevato da Pechino. Lhasa, una città ormai normalizzata. Di Paolo Bergamaschi.

C’è un posto che agli occhi degli occidentali appare come l’ultimo lembo di mondo non ancora sfiorato dai processi della globalizzazione, un luogo mitico ed incontaminato dove il tempo si è fermato e la terra tocca il cielo, un eden quasi irraggiungibile dove si è ricomposta l’unità fra...

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L’ULTIMA EREDITA’

lettere da...
Un viaggio a Murmansk. Di Paolo Bergamaschi.

Prima di partire per Murmansk mi ero informato via internet sulle condizioni atmosferiche che avrei trovato. Sforzo inutile. All’arrivo mi spiegano che oltre il circolo polare artico non è possibile fare previsioni affidabili perché il tempo è troppo instabile. Durante la...

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intervIste

QUESTO CHIEDERE, CHIEDERE, CHIEDERE

in europa
I problemi di un’Europa con ventotto paesi, ognuno con lingua, tradizioni, opinioni pubbliche diverse; il caso della Turchia e del Montenegro; il problema della dipendenza energetica dalla Russia; un club in cui una volta entrato hai solo diritti e non più doveri; la differenza con gli Stati Uniti, che hanno anche “il bastone, non solo la carota”. Intervista a Paolo Bergamaschi.

Paolo Bergamaschi è consigliere per gli affari esteri al Parlamento Europeo. Veterinario di professione, collabora con riviste, siti web e quotidiani. Con Infinito edizioni ha pubblicato Passaporto di servizio (2010) e L’Europa oltre il muro (2013). Da vent’anni viaggi per conto del Parlame

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intervIste curate

UNA LOTTA CONTRO LA DIPENDENZA

in europa
Il trauma del 2010, quando viene abrogata l’autonomia della Catalogna approvata dal parlamento catalano, da quello spagnolo e da un referendum popolare, che ha spinto tanti catalani verso la strada dell’indipendenza; un rapporto molto stretto con la Spagna che non si romperebbe con l’indipendenza; l’europeismo convinto dei catalani, analogo a quello degli scozzesi; l’ideale di una Catalogna aperta e accogliente. Intervista a Raul Romeva.

Raul Romeva è stato per dieci anni parlamentare europeo. Ho lavorato con lui in Commissione Esteri su alcune relazioni che riguardavano in particolare la Cina, i Balcani, il disarmo e il commercio delle armi. Lo ricordo da sempre estremamente sensibile alle questioni che toccavano i diritti...

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