l'altra tradizione

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Una Città 85 / 2000
DISPOTISMO E MISERIA
Intervista a Giampietro "Nico" Berti di Franco Melandri, Gianni Saporetti
Perdenti nel confronto coi marxisti nella Prima internazionale e in seguito, gli anarchici hanno visto confermate dalla storia tutte le loro intuizioni, prima fra tutte quella, profetica, di Stirner sul fatto che l’assolutizzazione della storia avrebbe portato ai manicomi per dissidenti. Parole come uguaglianza, libertà, solidarietà per Marx non avevano alcun valore. Fu il marxismo a ridurre l’ideale comunista di una possibile convivenza diversa fra gli umani a un totalitarismo quasi perfetto. Intervista a Giampietro Berti.

Una Città 83 / 2000
PIENO POTERE
Intervista a Claude Lefort di Marco Bellini
La concezione di una società uniforme, omogenea, immanentemente autoritaria, distingue il comunismo da tutti gli altri autoritarismi e totalitarismi. Il grande successo comunista non derivò affatto dalla simpatia per un ideale giusto, bensì da quella per l’uniformità e l’autorità. L’idea democratica del conflitto e della varietà, ineliminabile nella società umana. Intervista a Claude Lefort.

Una Città 79 / 1999
QUELLA PARATA A BREST LITOVSK
Intervista a Wlodek Goldkorn di Gianni Saporetti
Un antiamericanismo che non deriva solo dalla simpatia per ogni enclave di resistenza alla globalizzazione, ma da una sinistra figlia del romanticismo tedesco e solo a parole della rivoluzione francese, amante delle radici, delle differenze, delle gerarchie, che detesta l’individuo. L’America, ormai, nell’odio di tanti, ha sostituito l’ebreo senza radici, pratico del denaro, cultore del libro, cittadino e cosmopolita. Intervista a Wlodek Goldkorn.

Una Città 74 / 1999
LA LIBERTA’ IN DISCUSSIONE
Intervista a Giampietro "Nico" Berti di Franco Melandri
Lo scontro fondante fu certamente quello fra Stirner e Marx. Nessuno riuscì mai ad andare oltre la critica radicale di Stirner, che vedeva nell’indistinto del comunismo una sacralità che aveva in sé la negazione della libertà. La fecondità di un pensiero che teorizzò e praticò una libertà capace di autocriticarsi e che sopravvive al movimento politico che ebbe nella guerra di Spagna la sua grande occasione, forse non colta. Intervista a Giampietro Berti.

Una Città 73 / 1998
LA FAMIGLIA APPODERATA
Intervista a Antonio G. Calafati di Sergio Sinigaglia
L’idea che l’economia è sempre un prodotto delle relazioni sociali, l’insostenibilità dei costi sociali di un mercato libero del lavoro, della terra, della moneta. Welfare e fascismi furono entrambi risposte all’ideologia del laissez-faire capitalistico. La reciprocità, fondamento antropologico alla base di ogni sistema economico locale, a partire dalla famiglia, dal clan e dal villaggio. L’assurdità della teoria del valore marxista. Intervista a Antonio G. Calafati.

Una Città 72 / 1998
MALATESTA ERA PER FARNE DUE...
Intervista a Massimo La Torre di Franco Melandri
L’originale pensiero dell’anarchico Francesco Saverio Merlino, considerato uno dei primi revisionisti, isolato dai marxisti perché rivalutava il mercato, isolato dagli anarchici perché riteneva inevitabili le istituzioni rappresentative. La critica ai liberali che non pensavano a democratizzare lo Stato e la burocrazia. Lenin era un misto di Nietzsche e socialismo. L’idea di un riformismo dal basso, che affonda le sue radici nel sociale. Intervista a Massimo la Torre.

Una Città 70 / 1998
SPAGNA 36 PRAGA 68
Intervista a Jiri Pelikan di Lisa Foa, Mauro Martini
In Spagna la guerra fu tra democrazia e fascismo, per questo molti cecoslovacchi accorsero. Le responsabilità della sinistra francese. Il patto di Monaco spinse i cecoslovacchi verso i comunisti. La persecuzione stalinista contro i reduci. La fine della democrazia dopo la rottura titoista. Le premesse del 68 e l’incapacità di Dubcek di scegliere fra le uniche due alternative: rottura coi sovietici o via ungherese, alla Kadar. Intervista a Jiri Pelikan.

Una Città 62 / 1997
"INTESO COME MEZZO"
Intervista a Giampietro "Nico" Berti di Franco Melandri
Sulla visione strumentale del movimento politico che aveva Marx avvenne la rottura con gli anarchici, che sostenevano un rifiuto della politica. Il comune errore originario fu l’idea che la politica fosse una condizione eliminabile della vita umana e non necessitasse, quindi, di una sua scienza. La crisi drammatica della prima guerra mondiale. La questione irrisolta, per il pensiero anarchico, della sovranità. Intervista a Giampietro Nico Berti.

Una Città 60 / 1997
FRA CINICI E GESUITI
Intervista a Gino Bianco di Franco Melandri
La straordinaria figura di Nicola Chiaromonte, discepolo di Andrea Caffi, amico di Moravia, Camus e Malraux, con cui combattè in Spagna, critico radicale di ogni ideologismo, di ogni totalitarismo, di ogni società che vive in malafede, pronta a credere a ogni menzogna. Fu nemico spietato del mito dello Stato, nato con la modernità, che accomunò Mussolini, Stalin e Hitler. L’esperienza feconda di Tempo Presente, condivisa con Ignazio Silone. Grande libertario, incompreso dalla sinistra, stalinista e non, continuò a credere nella necessità di gruppi e comunità che si opponessero alla deriva, oppressiva e permissiva insieme, della società occidentale. Intervista a Gino Bianco.

Una Città 59 / 1997
I CAPITALISTI DI MARX
Intervista a André Glucksmann di Marco Bellini
A differenza della Bosnia, dove si doveva intervenire subito, in Albania non è chiaro il perché né il come dell’intervento. Il sospetto è che si voglia solo prevenire un esodo. L’incapacità cronica di capire l’Est e le conseguenze devastanti, specie sull’idea del lavoro, di decenni di marxismo. Un’Europa chiusa non può che partorire dei Le Pen. Intervista a André Glucksmann.