Una Città n° 51 / 1996
Giugno/Luglio
GLI ARTICOLI DI DUE PAGINE sono quelli delle leggi scritte da quando, in base al patto consociativo, si è concesso alla sinistra, esclusa da ogni centro di potere, di governare dal Parlamento: il risultato è stata una proliferazione normativa paralizzante. L’intervista è a Francesco Giuliari.
QUELLA SOGLIA è l'intervista in cui Massimo Paci ci dice della crescita vertiginosa dell'alta borghesia e della povertà che minaccia il ceto medio. In seconda e terza.
LA SOCIETA' ASOCIALE è quella in cui è diventata egemone la forma del lavoro autonomo, per definizione individualista e competitiva, nella quale la socialità è diventata un bene scarso. L'intervista, ad Aldo Bonomi, è in quarta.
Il MERCATO TOTALE è l'intervento di Marco Revelli a un convegno sul commercio equo e solidale. In quinta.
L'EREMITA SOCIEVOLE è l'intervista a Gino Bianco sulla straordinaria figura di Andrea Caffi, intellettuale e militante, socialista e libertario, per lo più sconosciuto ma i cui insegnamenti restano di grandissima attualità. In sesta e settima. A chi parla di rivoluzione dei giudici Roberto Racinaro risponde che in Italia abbiamo avuto il Terrore giacobino senza la rivoluzione e LA VIRTU' PERICOLOSA è quella di un giudice che, convinto di detenere la verità, diventa intollerante e non vede più altre possibilità. Lo scandalo di reati generici come l'abuso d'ufficio che hanno seminato il terrore nelle pubbliche amministrazioni.
IL CONNUBIO PERVERSO è quello fra giudici e media: Daniel Soulez Larivière, avvocato del foro di Parigi, ci spiega come le esigenze giuste, nate nel 68, di una giustizia uguale per tutti si siano ormai tramutate nella violazione del diritto alla difesa. In ottava e nona.
CORRI RAGAZZO è il testamento di un padre, poi ucciso, al figlio, comparso insieme ad altre testimoniaze di ragazzi napoletani su un giornale di istituto. Le riportiamo in decima e undicesima.
Ne LE DATE DI PRAGA Jiri Pelikan, esponente della Primavera di Praga, ci racconta la situazione della Repubblica céca fra un passato che ritorna, nei Sudeti e nella discussione sulla epurazione dei comunisti, e un presente dibattuto fra liberismo e socialdemocrazia. In dodicesima e tredicesima.
Il concetto di unicità della Shoah è sensato? Secondo Pierre Vidal-Naquet no, perché ci fu IL PRECEDENTE DEGLI ARMENI che, anche se in modo artigianale, al pari degli ebrei furono sterminati semplicemente perché nati.
Ne IN QUEL TESTO DI GATTERMANN Alberto Cavaglion ci spiega cosa ne pensasse, dell'unicità, Primo Levi.
In quattordicesima e quindicesima.
PIETRE MILIARI è il racconto di Fiammetta Giugni, veterinaria e scrittrice, sul suo rapporto con una terra aspra e di poche parole come la Valtellina. In ultima.