Una Città n° 47 / 1996
Gennaio-Febbraio
ESSERE TERZI. Giovanni Palombarini riprende i temi dell'intervista a Marco Boato del numero scorso: le possibili distorsioni della giustizia, l'uso dei pentiti, la lotta alla mafia, la separazione delle carriere. In seconda e terza. Insieme al ricordo di Avdo di Mostar, morto suicida.
Il MERCATO SOCIALE è quello del no-profit che vede tanti giovani impegnati in un mix di volontariato, impegno politico e imprenditorialità.
In PROGETTI SOCIALI Gianfranco Bettin ci racconta dell'impegno sociale della sua giunta, dai nomadi alle prostitute, a giovani evasori dell'obbligo scolastico per troppo benessere. In quarta e quinta. Le VIE DI MEZZO sono quelle ricercate dalle donne immigrate, per conquistarsi spazi di libertà in condizioni molto difficili. L'intervista è a Samia Kouider. In sesta e settima. Insieme alla lettera da Sarajevo di Kanita Fociak. RAZZISMO E DIFFERENZA è l'intervista dove Pierre-André Taguieff ci spiega come il relativismo culturale, cavallo di battaglia degli antirazzisti, sia diventato pilastro di un razzismo differenzialista addirittura più pericoloso di quello biologista. La battaglia antirazzista non può non riproporre con forza un ideale universalista. La mescolanza che, per fortuna, avanza, anche grazie alla caduta progressiva delle tradizioni. In ottava e nona. UNO SCIOPERO CONSERVATORE? è l'intervista in cui Michel Wieviorka, sociologo francese,
ci esprime i suoi dubbi su uno sciopero, non generale, finalizzato a che nulla cambiasse nel settore pubblico, dal vago sapore nazionalistico e antieuropeistico. Si è andati piano, ma nessuno ha raccolto politicamente l'indicazione. Hubert Gasser, in QUEL SILENZIO, ci spiega le posizioni che hanno visto contrapporsi, al congresso dei Verdi tedeschi, interventisti e non interventisti in Bosnia. In decima e undicesima.
IL TABU' CHE NON C'E' è quello che non impedisce un uso immorale, inutile, spesso anche dannoso della sperimentazione animale. L'intervista è a Franco Travaglini. In dodicesima e tredicesima. Insieme all'intervento di Carla Melazzini, IL DOPPIO ISMAELE.
VIOLENZA IN LIBERTA' è quella che si sprigiona in una guerra civile. Il giusto uso e anche l'abuso di una definizione. Intervista a Gabriele Ranzato. Insieme all'intervento di Carlo Panella, sulla significativa rimozione della resistenza antinazista tedesca. LE FIRME sono quelle raccolte in un quartiere rosso di Bologna
contro una signora che gestisce un bar frequentato da maghrebini. A parlare è Maria Tugnoli.
In ultima. In copertina: Roma, stazione Termini.