Una Città n° 34 / 1994
Settembre
Continuiamo il dibattito su Berlusconi e compagnia.
E' VERGOGNA. Enrico Deaglio in un'intervista fatta ai primi di luglio fu preveggente: la crisi economica, il discredito internazionale, le poche possibilità faranno incattivire Berlusconi. L'ebreo nemico e Riina che aspetta. C'è solo da vergognarsi. In seconda e terza.
DI ECCEZIONE IN ECCEZIONE è l'intervista a Paolo Cesari che non è disposto a cedere un millimetro di un principio garantista in nome dell'opposizione a un governo.
ANDAMENTI E CAMBIAMENTI. Arturo M. L. Parisi, grande esperto di cose elettorali, ci ha fatto coraggio. La maggioritaria fa dimenticare che il 57% non è con Berlusconi, le europee non fanno testo, l'alleanza di governo è tutt'altro che monolitica e i giovani non vanno a destra più del normale. In quarta e quinta. Insieme a "orti di guerra" di Edoardo Albinati.
LA FABBRICA INTEGRATA è quella di Melfi, dove la Fiat sta sperimentando il toyotismo e non tutto è negativo per operai e operaie. Intervista a Vittorio Rieser. In sesta e settima.
HIDDEN KILLER, assassini in agguato, sono le mine antiuomo che restano sul posto a futura memoria di ogni guerra. Ce ne sono 200 milioni e uccidono 800 persone al mese. Possiamo menar vanto delle più micidiali: sono italiane. In ottava e nona.
SKINHEADS E MODETTES è l'intervista a Alessandra Castellani sull'ideologia dei naziskin italiani, dal mito di Salò al razzismo differenzialista. In decima. NICHILISMO LIBERALE è la riflessione di Franco Volpi sulle possibilità di un nuovo ottimismo. In undicesima.
UNA PARTITA DI CALCIO. Al riabilitatore psichiatrico i sintomi, la diagnosi, interessano molto meno del fatto che l'utente abbia voglia di fare una partita di calcio... Intervista a Giorgio Villa. In dodicesima e tredicesima. Insieme alla "stazione" di Antonella Anedda.
LA PUNTA DEL CAPPUCCIO. Francesco che sconfessa le crociate, che si fa povero fra i poveri, che dice che i luoghi santi sono ovunque fu santificato, divinizzato, reso inimitabile... neutralizzato. La straordinaria battaglia che si combatté attorno alla figura di Francesco. Intervista a Chiara Frugoni. In quattordicesima e quindicesima.
NOI SIAMO DI JUNGBUSCH è il racconto di Lisa Massetti dell'esperienza fatta con un gruppo di giovani italiani che a Mannheim frequentano scuole differenziali e che nella loro differenza si trincerano. In ultima.