Una Città n° 35 / 1994
Ottobre
Il TERZO INVERNO è quello che aspetta gli abitanti di Sarajevo assediata. Dopo un poco di pace, potrebbe essere il peggiore. E' l'intervista a Gigi Riva. In seconda e terza.
\r DA DANZICA A SARAJEVO. Gianfranco Brunelli ci parla di un pontificato segnato da una speranza: una nuova Europa unita sotto l'insegna del rispetto dei diritti umani. Nata in Polonia, quella speranza sta morendo a Sarajevo. In quarta e quinta.
\r L'EMERGENZA DELLE GARANZIE è l'intervista a Luigi Manconi, dove si parla di una giustizia lesionata permanentemente dal susseguirsi di emergenze che trasformano il reo in nemico.
\r E sulle responsabilità di una sinistra che ha visto nei giudici la cura alla propria impotenza.
\r In UNA INIQUA IMPUNITA' Giuliano Pisapia fa una critica dettagliata, nel metodo usato
\r e nel merito, del decreto proposto dal pool di Milano. In sesta e settima.
\r COME AVANZI DI LAGER è il racconto di Edith Bruck, dove le riflessioni molto pessimistiche sul momento attuale si mischiano ai ricordi della deportazione ad Auschwitz, della perdita della madre, della vita al campo. In ottava e nona. Insieme alla "stazione" di Antonella Anedda.
\r INATTUALITA' DELL'ATTUALITA' è l'intervento di Carla Melazzini sui rischi della nuova parola magica "memoria storica", su Schindler's List, su cose che sono molto complesse e non si risolvono con due capitoli di un libro di storia. Insieme alle risposte dei suoi studenti a un questionario sulla camorra. In decima e undicesima.
\r LA POLITICA DELLA MENTE. Secondo Paolo Virno dentro tendenze, certamente liberatorie, come la diminuzione del tempo di lavoro, la crisi dello stato e l'esaltazione delle differenze si annida il pericolo di un nuovo fascismo. CONSUMO DI LIBERTA'. Partendo dalle stesse considerazioni, Massimo Ilardi arriva a conclusioni diverse: la libertà è muoversi, è nei consumi, l'identità anche e non va male che sia così. In dodicesima e tredicesima.
\r LA VARIETA' DELLA REALTA' è quella che ormai molti poeti non riescono più a vedere, accecati dalla fuga dal significato, incantati dal gergo del profondo e dell'oscuro, ormai presi in un circolo vizioso autoreferenziale con il loro esiguo pubblico. E' l'intervista a Alfonso Berardinelli. In quattordicesima e quindicesima.
\r LO SPAZIO, IL VENTO E LA RADIO è il racconto di Laura Pariani del viaggio che da ragazzina intraprese per andare a conoscere in Patagonia un nonno anarchico esule. In ultima.