Una Città210 / 2014
Febbraio


LA COPERTINA è dedicata agli studenti e agli insegnanti, presi tra vecchio e nuovo.
LA BOLLINATURA. Una pubblica amministrazione a rischio di collasso che esige interventi non ordinari e un progetto di riforma di lungo periodo; le due occasioni perse, il varo delle regioni degli anni 70 e le riforme, poi cadute, dei 90; l’introduzione improvvisa dell’obbligo alla competizione e del diritto alla trasparenza in un corpo vecchio e del tutto impreparato; la moltiplicazione dei ricorsi e del contenzioso,  l’affermarsi, nella crisi della politica, di poteri enormi e anomali come quello della Ragioneria dello Stato; che fare? Intervista a Marco Cammelli (da pag. 3 a pag. 6).
GLI SVANTAGGIATI. La tendenza, fin dall’Unità, alla diminuzione progressiva delle disuguaglianze di salute, s’è interrotta: da qualche anno il divario tra Nord e Sud non è mai stato così netto; lo svantaggio inteso come maggiore o minore capacità di controllare il proprio destino; il concetto di "inverse care law” per cui a curarsi di più sono quelli che ne hanno meno bisogno; i primi dati sugli effetti della crisi che mostrano una resilienza inattesa, in gran parte dovuta a un sistema sanitario che, seppur sovraccaricato, regge. Intervista a Giuseppe Costa (da pag. 7 a pag. 10).
TASSARE I FIGLI MASCHI? Per la rubrica "neodemos” Noah Carl parla del problema dell’aborto selettivo e delle possibili soluzioni (a pag. 10).
L’ASCOLTO DEL LAVORATORE. Come è successo che Pomigliano, dove ancora pochi anni fa l’80% della produzione era fallata e giravano i cani randagi per i reparti, è stato premiato come miglior impianto europeo per il Wcm, cioè il sistema che riduce sprechi e perdite; la convinzione, ormai condivisa anche dalle aziende, che nei processi di innovazione la partecipazione dei lavoratori è decisiva; la necessità, per il sindacato, di tornare ad ascoltare i lavoratori. Intervista ad Alberto Cipriani (da pag. 11 a pag. 14).
LA CARTELLA NELLA NUVOLA. In una scuola dell’Appennino romagnolo, i ragazzini, oltre alla Lim, sono stati dotati di notebook, alcuni forniti da un progetto altri portati da casa; nuove tecnologie che non necessariamente rivoluzionano la didattica, ma che aiutano a motivare i ragazzini e che, grazie ai sistemi di cloud storage, cioè di immagazzinamento nella "nuvola”, permettono di fare scuola anche quando studenti e insegnanti sono bloccati a casa dalla neve. Intervista a Fabio Pagliani, Anna Landi, Margherita Giamblanco e Paolo Visini (da pag. 15 a pag. 17).
POTER ASPIRARE. Thomas Emmenegger ripercorre gli anni trascorsi dalla chiusura del Paolo Pini, l’ospedale psichiatrico di Milano, dove ora ci sono un ostello, un ristorante, un teatro e le attività fervono; la sfida di tenere insieme le esigenze di sostenibilità economica con la vocazione inclusiva; un’impresa che sopravvive grazie ai propri ricavi di produzione e che, pur avendo voluto rimanere fuori dal sistema lombardo degli accreditamenti, offre alle persone con problemi di disagio mentale un alloggio, un lavoro e un contesto, anche culturale, accogliente (da pag. 18 a pag. 22).
UNO STATO COME GLI ALTRI. Per "hearts and minds”, Stephen Bronner parla della politica estera americana di Barack Obama e di quanto sia importante, anche nell’interesse dell’America, iniziare a considerare Israele uno stato come gli altri (pag. 22).
LUOGHI. Nelle centrali: Thiés, Senegal.
RIVEDERE SARAJEVO IN FIAMME. A ormai vent’anni dalla fine della guerra, i cittadini bosniaci, esasperati da una situazione economica e sociale da tempo intollerabile e da un sistema politico corrotto e inefficiente, si sono stancati e hanno iniziato a far sentire la loro voce. Intervista a Valentina, Muhamed, Nemanja e Asmir (da pag. 27 a pag. 29).
LA CAPITALE. L’architettura fascista non è stata un tutt’uno sempre uguale nel tempo; le influenze reciproche fra i vari paesi europei e la concorrenza fra capitali; l’esempio di Mosca e della Grosse Halle di Berlino; non solo assi monumentali ma case popolari, quartieri residenziali e verde; il dibattito sulla monumentalizzazione della colpa. Intervista a Harald Bodenschatz e Max Welch Guerra (da pag. 30 a pag. 34).
IL VALORE DELLA PROCEDURA. Il diffondersi di teorie, anche a sinistra, secondo le quali la democrazia non riesce a stare al passo della complessità del mondo, non seleziona le competenze, non si fonda su valori, mentre è proprio la procedura ad essere il valore fondante dello spirito democratico; il disprezzo verso i parlamenti, il favore per il presidenzialismo alla francese e il rischio del caudillismo. Intervista a Nadia Urbinati (da pag. 35 a pag. 38).
LETTERE. Alfredo Sole, ergastolano ostativo, cioè senza alcuna speranza di uscire, mai, si interroga sul significato della parola "rieducazione”; da Hong Kong, Ilaria Maria Sala ci parla di vacanze cinesi e del recente attentato di Kunming; Belona Greenwood, da Norwich, Inghilterra, ci scrive delle iniziative per l’anniversario della Prima guerra mondiale e del dubbio che per i più giovani quel passato resti incomprensibile.
PER IL BENE DEI RAGAZZI. Un appunto di Francesco Ciafaloni sullo stato di salute della scuola e sul dibattito in corso, non solo in Italia, attorno alla valutazione di scuole e insegnanti (pag. 42).
STORIE DI ORDINARIA UMANITÀ. Per "appunti di lavoro”, la storia, finita male, di una giovane ragazza del Sud assunta in una birreria del Nord, di Massimo Tirelli (pag. 44).
LA VISITA è alla tomba di Maria Montessori (pag. 45).
APPUNTI DI UN MESE. Si parla di diagnosi preimpianto, dei problemi di Wikipedia con il diffondersi dei piccoli schermi, di Amazon e del giorno in cui non avremo il tempo di decidere un acquisto che Amazon ce l’avrà già consegnato perché lo sapeva da prima; dei bambini di Reunion, portati illegalmente in Francia negli anni 60 e 70 per ripopolare le campagne; delle strade svedesi, le più sicure al mondo, dell’Inps e delle Poste, di Letta, Renzi, eccetera eccetera (da pag. 39 a pag. 45).
UCRAINA. "Penetrando fino entro le provincie di Kursk e di Vorones, e tagliando completamente i Russi dal mare di Azow, l’Ucraina rendeva inevitabile una futura guerra con la Moscovia, qualunque fosse il Governo di questa. In Crimea gli Ucraini calpestavano i diritti tanto dei numerosi russi che vi sono immigrati, quanto dei Tartari che vi abitano fino dal XIII secolo. Con la Romenia, un conflitto insanabile scoppiò a causa della Bessarabia”. Per il "reprint” pubblichiamo il capitolo dedicato all’Ucraina de "La Pace di Versailles” di Andrea Caffi e Umberto Zanotti-Bianco uscito nel 1919 (a pag. 46 e 47).